SOVANA (Antonella Giroldini)

E’ l’immagine di “città di Geremia” quella associata ormai da tempo a questo altopiano tufaceo, dove, tra il VII e il VI secolo a. C., fiorì un importante centro etrusco e poi romano, nel medioevo sede vescovile e capitale della contea aldobrandesca. La decadenza, iniziata nel XV secolo, divenne irreversibile dopo il saccheggio senese del 1410. La Rocca duecentesca, di cui oggi si possono vedere i resti della torre del cassero e le mura perimetrali, era il cardine del sistema difensivo costruito  dalla cinta muraria medievale. Piazza del Pretorio , cuore del centro medievale, è definita a destra del duecentesco Palazzo pretorio, e della loggetta del Capitano; di fronte il profilo atipico del palazzo dell’Archivio, con campanile a vela e orologio; sulla sinistra la chiesa di S. Maria Maggiore, cui si accede dal fianco destro poiché l’ingresso principale è stato inglobato nel seicentesco palazzo Bourbon del Monte.

 

Isola Maggiore …Lago Trasimeno (Antonella Giroldini)

La pace degli olivi, dei lecci e dei cipressi attirò nel ‘200 una comunità di Frati minori che qualche anno più tardi, accolsero lo stesso san Francesco per un intera quaresima. Oggi l’isola, seconda del lago per grandezza, è meta ambita di chi non vuole rinunciare al fascino di un giro in battello ed è anche l’unica a essere ancora abitata. Il villaggio , sulla riva occidentale , si compone di una sola strada lastricata , chiusa tra case tre – quattrocentesche e della parrocchiale seicentesca.

Al termine del paese è la romantica chiesa di S. Salvatore, con all’interno un polittico frammentario di Sano di Pietro, proveniente dalla chiesa del vicino convento francescano. La punta meridionale dell’isola è occupata dal neogotico castello Guglielmi o villa Isabella(in abbandono) , che il marchese Giacinto Gglielmi fece costruire sui resti del convento francescano, del quale rimangono tracce nel chiostro e nella chiesa, ristrutturata. Fu la marchesa Elena Guglielmi a renderlo famoso grazie al laboratorio di merletti da lei fondato nel 1904, insegnando alle donne del luogo, già esperte nella tessitura delle reti il “punto Irlanda” , a tutt’oggi produzione tipica dell’isola.

 

Paesaggi di calcare (Antonella Giroldini)

In corrispondenza di un crepaccio tettonico scaturiscono innumerevoli sorgenti termali sorgenti termali (35°) nelle cui acque sono presenti (in soluzione) grandi quantità di sale di calcio. Queste acque hanno lasciato sui fianchi della collina depositi calcarei che, trasformatisi in ossido di calcio, hanno dato luogo nel tempo a rupi frastagliate e dentellate, bianche scogliere e cascate di acqua pietrificata, cristallizzata in lucenti stalattiti di travertino. Ne risulta un suggestivo scenario, caratterizzato da un susseguirsi di terrazze sovrapposte, costituite da enormi vasche tra loro comunicanti che a seconda delle diverse ore del giorno e della luce riflessa assumono differenti e spettacolari colorazioni.

La Valle dei Re (Antonella Giroldini)

Le tombe della Valle dei Re sono tutte ipogee e presentano una disposizione generale ricorrente: una porta tagliata verticale nella roccia , un lungo corridoio  diviso in sezioni che vanno  progressivamente restringendosi , nicchie e cappelle laterali e una serie più o meno numerosa di ambienti di ampiezza diversa, con soffitti retti a pilastri. Alle pareti, decorazioni incise e dipinte, con geroglifici e figure spesso misteriose e inquietanti. Quasi al fondo dell’ipogeo, nella camera principale, si trova l’enorme sarcofago in pietra dove veniva depostala mummia del re.

RECIFE (Antonella Giroldini)

La Casa della Cultura è un edificio particolare che sorge su una ex – prigione. Eccellente esempio di rigenerazione architettonica in quanto sorge su un edificio per anni abbandonato e oggi divenuto centro vivo e attivo della città. E’ sede di uno dei mercati più tradizionali della città. Un vero e proprio polo turistico e commerciale insieme al Mercato di San Josè per chi cerca l’artigianato e i prodotti locali.

Il Palazzo del Governo è tra i palazzi storici di Recife più conosciuti essendo la sede storica del potere cittadino. Si trova nel centro storico, in particolare nel quartiere di Sant’Antonio e si affaccia sulla Piazza della Repubblica. Tra i suoi punti forti vi è il giardino tropicale che lo circonda. Si tratta di uno dei più grandi e rigogliosi giardini della città, qua potrete passeggiare e ammirare la florida natura locale.
Recife non a caso è soprannominata la Venezia del Brasile. La città sorge su isole, fiumi e canali. Neanche a dirlo i collegamenti principali sono dei ponti. Si trovano più di 50 ponti e tra questi il più famoso è il Ponte Maurício de Nassau. Un ponte che unisce le due isole al centro della città brasiliana. Da qui potrete godere della veduta panoramica sui fiumi Beberibe e Capibaribe.

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I giardini del Marocco ( Antonella Giroldini)

Come in tutto l’Islam , anche in Marocco il giardino è prefigurazione e proiezione sulla terra del paradiso promesso agli eletti, luogo in cui immagini, suoni, profumi, fanno intravedere al fedele le delizie dell’aldilà. Simbologia religiosa, immaginario, della gente del deserto, necessità della vita si rinforzano l’un l’altro nella preziosità dell’acqua. E’ l’acqua, infatti, al centro del giardino: acqua che irriga e rende fertile un terreno chiuso, separato dal deserto , che lo rinfresca e anima di suoni, lo arricchisce di frutti , ne accresce con usi rituali la dimensione religiosa, che trasforma infine il giardino stesso , da oasi di piacere e dimora dello spirito , in luogo di raccolta e distribuzione di una risorsa indispensabile alla collettività.

Ance lo schema del giardino islamico si riallaccia al corano.

Lisbona … Convento do Carmo (Antonella Giroldini)

Il Chiado, un cuneo di ampie strade tra Rua do Crucifixio e Rua Da Misericordia, è un elegante quartiere del XVIII secolo con negozi e caffè esclusivi, mentre il vicino Barrio Alto (quartiere alto) , caratterizzato da un groviglio di piccole e strette viuzze, è un raffinato quartiere residenziale del XVII secolo, la Soho di Lisbona, famoso per gli atelier di innovativi stilisti , boutique vintage, negozi di dischi , ristoranti e bar e caffè dall’atmosfera bohemienne.

Nel Chiado le pittoresche rovine del Convento do Carmo in Calcada do Sacramento, una traversa di Rua Garrett, sono l’unica testimonianza di architettura gotica rimasta a Lisbona dopo il devastante terremoto del 1755 , oggi utilizzate come teatro all’aperto. Particolarmente affascinante è la Chiesa del convento , una delle più grandi di Lisbona , costruita nel 1423: le alte e snelle colonne, i muri e gli archi rampanti del corpo principale e del coro hanno infatti resistito al terremoto.

Giove (Antonella Giroldini)

Giove, un nome che farebbe supporre una qualche leggenda che vede il Dio Giove soggiornare in questo luogo…ma non è per questo che questo luogo si chiama con un nome così importante. Siamo in Umbria, in provincia di Terni. In un posto che si trova tra due valli (che in latino si dice Jugum) ecco svelato il nome divino.

Divino il nome, divino il posto che è a giusta ragione considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Un borgo che lascia respirare un’aria medievale che si evince soprattutto nel centro storico, un lampante esempio di struttura medioevale con i suoi vicoli che si intrecciano tra le mura medievali, con i suoi archi, le sue scale. Nella porta di ingresso del borgo da il benvenuto il monogramma di San Bernardino.

La piazza principale del paese è Piazza XXIV Maggio che ospita l’imponente Palazzo dei Duchi Mattei. Il castello ducale,costruito nel XVI secolo, si erge su una rocca preesistente ed ha una caratteristica e originale rampa interna percorribile con le carrozze fino al piano nobile. Dall’entrata principale si giunge in un ampio androne al termine del quale c’ una vasta loggia che si affaccia sulla valle del Tevere. All’interno del Palazzo si possono ammirare pitture di Domenichino, l’Alfani e Paolo Veronesi che rappresentano soggetti mitologici e biblici. Si narra che nel castello ci siano 365 finestre quanti sono i giorni dell’anno.

Altra costruzione meritevole di visita è la Chiesa Parrocchiale, risalente all’epoca barocca e dedicata alla Madonna Assunta. Al suo interno si possono ammirare i meravigliosi decori.

Fuori le mura si può visitare la Cappella di San Rocco, dedicata al Santo che custodisce affreschi risalenti al Cinquecento. E poi la Chiesa della Madonna del Perugino, dove i fedeli appendono voti alle pareti. Sull’immagine della Madonna, dipinta nel 1658, si può vedere una macchia opera di uno squilibrato che, miracolato dalla Madonna, ha poi riacquistato la ragione.

Chi sceglie di immergersi nella bellezza di questo borgo potrà assaporare la genuintà dei suoi prodotti come l’ottimo vino, l’eccelente olio, i funghi, i tartufi, gli asparagi che, abbinati alle carni di cinghiale, si trasformano in piatti unici dai sapori forti e decisi.