Giove, un nome che farebbe supporre una qualche leggenda che vede il Dio Giove soggiornare in questo luogo…ma non è per questo che questo luogo si chiama con un nome così importante. Siamo in Umbria, in provincia di Terni. In un posto che si trova tra due valli (che in latino si dice Jugum) ecco svelato il nome divino.
Divino il nome, divino il posto che è a giusta ragione considerato uno dei borghi più belli d’Italia. Un borgo che lascia respirare un’aria medievale che si evince soprattutto nel centro storico, un lampante esempio di struttura medioevale con i suoi vicoli che si intrecciano tra le mura medievali, con i suoi archi, le sue scale. Nella porta di ingresso del borgo da il benvenuto il monogramma di San Bernardino.
La piazza principale del paese è Piazza XXIV Maggio che ospita l’imponente Palazzo dei Duchi Mattei. Il castello ducale,costruito nel XVI secolo, si erge su una rocca preesistente ed ha una caratteristica e originale rampa interna percorribile con le carrozze fino al piano nobile. Dall’entrata principale si giunge in un ampio androne al termine del quale c’ una vasta loggia che si affaccia sulla valle del Tevere. All’interno del Palazzo si possono ammirare pitture di Domenichino, l’Alfani e Paolo Veronesi che rappresentano soggetti mitologici e biblici. Si narra che nel castello ci siano 365 finestre quanti sono i giorni dell’anno.
Altra costruzione meritevole di visita è la Chiesa Parrocchiale, risalente all’epoca barocca e dedicata alla Madonna Assunta. Al suo interno si possono ammirare i meravigliosi decori.
Fuori le mura si può visitare la Cappella di San Rocco, dedicata al Santo che custodisce affreschi risalenti al Cinquecento. E poi la Chiesa della Madonna del Perugino, dove i fedeli appendono voti alle pareti. Sull’immagine della Madonna, dipinta nel 1658, si può vedere una macchia opera di uno squilibrato che, miracolato dalla Madonna, ha poi riacquistato la ragione.
Chi sceglie di immergersi nella bellezza di questo borgo potrà assaporare la genuintà dei suoi prodotti come l’ottimo vino, l’eccelente olio, i funghi, i tartufi, gli asparagi che, abbinati alle carni di cinghiale, si trasformano in piatti unici dai sapori forti e decisi.