Come Viaggia il Capricorno (Antonella Giroldini)

Capricorno  (22 /12– 20/01)

…. Viaggiare tra la natura wild alla ricerca delle proprie radici  

Citazione: “There is a happy land where only children live they don’t have the time to learn the ways of you sir. Mr. Grownup (c’è una terra felice dove vivono solo bambini loro non hanno il tempo di imparare  i tuoi modi. Signor Adulto)”.   – There is a happy land. David Bowie 

Capricorno: è il genitore ed il fanciullo. Dentro di sé albergano sia l’uno che l’altro. Quello che il Capricorno fa non è altro che esprimere sé stesso attraverso il proprio lavoro. Che spesso è duro e ricco di sacrifici, ma quando porta alla vetta, il panorama ripaga ogni sforzo. Ha la testa, la volontà, l’intelligenza e il carisma che lo portano esattamente dove vuole arrivare”.

Come viaggiatore è uno spirito avventuroso, amante delle attività outdoor, della natura wild. Trekking, scalate fino alle alla vetta delle montagne più alte, immersioni. Se siete tipi adrenalinici e molto attivi, scegliete come compagno di viaggio un Capricorno e non resterete delusi.  Per la sua serietà l’ho pensato come guida di un gruppo di amici in bici! Mappa da seguire, tabella di marcia definita da lui da rispettare.

Lo possiamo trovare tra i paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato alle Residenze Sabaude patrimonio dell’Unesco, salendo fino ai Sacri Monti di Piemonte e Lombardia per poi perlustrare i Siti Palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Amano scoprire luoghi che affondano le radici nella storia e questi sono tutti e quattro beni Patrimonio dell’Unesco, che volete di più?

SCOPRENDO SENTIERI E PERDENDOSI TRA LE VIGNE. IN COPPIA OPPURE IN UN GRUPPO DI AMICI.

Il 2022 sarà un anno scoppiettante per i nati sotto il segno del Capricorno. Un anno di nuove conoscenze, piacevoli scoperte, avventurosi inizi. Per questo il suggerimento è, limitazioni da Covid permettendo, di fare le valigie e andare alla scoperta di una meta fresca e vivace, un luogo ideale, insomma, per sentirsi parte di un mondo.

Come Viaggia il Sagittario (Antonella Giroldini)

Sagittario (22/11– 21/12)

… Rondini … grandi esploratori

Citazione: “Come fly with me. Let’s fly. Let’s fly away (…) once I get you up there where the air is rarefied we’ll just glide starry  – eyed  (vieni a volare con me.Voliamo. Voliamo via/ (…) Ti porto lassù/ Dove l’aria è rarefatta/ Vogliamo solo planare/ con gli occhi di stelle.)”.   – Come fly with me. Frank Sinatra 

Sagittario: è una rondine. Un volatile socievole che abita ovunque nel pianeta e che non tocca quasi mai terra. È fuoco ma non può vivere senza aria”.

Il segno del Sagittario è fortemente legato al concetto di viaggio. Che sia psicologico, alla scoperta di sé o ovviamente geografico, se c’è una parola che sembra cucita a misura addosso a questo segno è “viaggio”. Amano avventurarsi in zone inesplorate senza mai dimenticare le proprie origini.

Cercano vacanze in cui l’esperienza la fa da padrone e lascia un ricordo indelebile nella mente.  Hanno ben chiaro l’itinerario di viaggio che deve prevedere ogni giorno una città diversa seguendo l’impulso del momento, tenersi occupati in ogni circostanza e sentirsi liberi di muoversi, curiosare ed esplorare privilegiando magari un viaggio on the road o un pellegrinaggio.

Siete grandi esploratori, governati da Giove, cercate tutto ciò che non capite. La vostra vita è un susseguirsi di domande, alla scoperta del diverso da voi e, per farlo, avete un ottimismo incrollabile. Amate i luoghi densi di spiritualità e cultura perché sono ricchi di risposte.

Voi  che siete viaggiatori di larghe vedute apprezzerete la magia e il garbo della Basilicata: dal paesaggio surreale di Craco, piccolissimo borgo medioevale con la sua Chiesa madre e palazzo Grossi, alla capitale della cultura 2019 Matera, col fascino dei suoi sassi, e molto di più.

Sirene tra luoghi e leggende (Antonella Giroldini)

Tra le sue pagine sembra quasi di sentire la voce di queste creature mitologiche che
mi narrano sia la loro storia sia la loro essenza ed infine le loro caratteristiche.

Leggendolo scopro che il protagonista è proprio il nostro paese e che il libro è una raccolta di antiche leggende dedicate alle sirene nostrane: “l’Italia è il Paese delle Sirene: da nord a sud ci sono racconti d’acqua dolce e salata. Molte sono le storie che narrano la vita delle sirene, come le leggende di biancofiore e Solabella note in tutto il sud Italia. Salendo a nord nel Mar Ligure a Sestri Levante ricorderai l’amore vissuto tra la sirena Segesta e Tigullio. Nel Gargano dove impera lo scoglio Pizzomunno…. “.

Eccolo il libro di questo mese si intitola “Sirene tra luoghi e leggende”, scritto da Sophie Lamour con Prefazione di Marco Pepè ed edito da De Ferrari Editore.

L’ho scelto perché sin da piccola, come l’autrice del libro, ho amato “La sirenetta” di Andersen e soprattutto perché ho la curiosità di scoprire se anche l’Italia è terra di Sirene. Se anche nel nostro paese ci solo leggende legate a queste creature mitologiche.

compiendo questo viaggio tra le acque e la tradizione italiana cosa potresti
scoprire di te?

“noi sirene siamo la memoria dell’acqua e la memoria della terra così in alto, così in basso. Vi sono luoghi che ancora celano il segreto della nostra presenza, nei quali siamo cresciute…Connubio di bellezza suggestiva, natura rigogliosa e storia leggendaria: uno di essi è la costiera amalfitana, è qui che Ulisse incontra le sirene di Omero: Licosa, Ligea e Partenope dalle cui spoglie fu fondata la città di Napoli. La casa delle sirene era lo scoglio di marina piccola dell’isola di Capri che si affaccia di fronte ai faraglioni, e l’arcipelago delle sireneuse conosciute come “Li Galli”. Anche Ichnusa era uno dei luoghi in cui si potevano incontrare le sirene: Orfeo, vicino alle coste sarde, mise in salvo il suo equipaggio di argonauti, con il suono divino della sua lira …. L’isola Ichnusa, attuale Sardegna, è terra delle Domus De Janas, casa delle streghe in cui venivano celebrati i riti legati all’acqua e all’aldilà” …

E come in un atlante geografico da Nord a Sud viene tracciata la mappa della presenza delle sirene in Italia e ogni gruppo ha proprie caratteristiche. Così mentre “Le Sirene del Nord Italia derivano dalla tradizione orale nata dai fiumi e sulle rive
dei laghi e si mescolano con le leggende francesi, … in cui è l’amore la forza che spinge all’azione queste meravigliose creature metà pesce metà donna. Il loro è l’amore più bello che un uomo possa desiderare, ma anch’esso nasconde un lato oscuro e delle insidie…” (Il merletto di Burano); le sirene del centro Italia sono intimamente legate alla “cultura etrusca ancora per molti versi misteriosa, che ha donato all’umanità un simbolo straordinario che è quello della sirena a due code. Un simbolo di eternità legata al femminile, in cui tutti possono credere per trovare la propria strada nel viaggio alla scoperta del proprio “io” e del senso della vita”.
(Egeria); le sirene del sud Italia, infine, sono sirene ancestrali che rappresentano le paure dell’ignoto e nel contempo una sfida per navigatori e lupi di mare (Il dono di Partenope).





Sacro e profano si mescolano in questi racconti da nord a sud della bella Italia, storie
intervallate da simboli e aspetti curiosi. “Sirene tra luoghi e leggende”, vi farà
riscoprire il mostro marino femminile nei racconti della tradizione italiana,
sguazzando in tiepide acque salate mediterranee, fino alle dolci acque cristalline
delle cascate di montagna.

Per concludere vi lascio alcune domande …

Come le sirene del Nord Italia anche tu sei guidato da una passione?
Sei riuscito a scoprire quale è la forza motrice che ti guida?                                                                                                      Oppure leggendo le storie delle Sirene del Sud Italia hai identificato la paura o le paure che ti tengono bloccato?                  Affrontandole quali doni potresti ricevere?

Vi lascio con una riflessione: una delle forze delle Sirene è esattamente lo spirito di gruppo, per ricordarci che insieme si può crescere molto e che la forza che da l’esperienza vissuta insieme e condivisa è un potente motore di coscienza e conoscenza di sé e dell’altro… Ed allora il mio invito è a leggere queste storie con la curiosità di individuare delle mete da scoprire con dei buoni compagni di viaggio ed in puro stile Travel Coachig.

Come Viaggia lo SCORPIONE (Antonella Giroldini)

Scorpione (23 /10 – 22/11)

Viaggiare per sfuggire alla quotidianità e squarciare i veli

Citazione: “Be ready. Be ready to get confused (…)

There’s definitely. Definitely. Definitely no logic to human behaviour but yet so. Yet so irresistible.  (Sii pronto a restare confuso. Non c’è assolutamente alcuna logica nel comportamento umano. Ma è comunque così irresistibile)”.   – Human behaviour. Bjork 

Lo Scorpione: “è un segno d’acqua, ma in lui si trova in esaltazione Mercurio, pianeta dell’aria, e ha gli stessi governatori del focoso Ariete. Perciò nella sua natura si mescolano sensibilità, intelligenza e passione. Un essere marino che si è adattato alla vita sulla terraferma, trasformando la propria natura”.

È affascinante proprio perché complesso “Io seduco” dice lo Scorpione e la trasformazione è una delle caratteristiche più ammalianti del suo fascino….

La comprensione del mondo per lo Scorpione passa da sensazioni ed intuizioni e non da ragionamenti logici e razionali. Dove c’è qualcosa da scoprire, là c’è lui!

Scoperta, analisi e resistenza sono i suoi tratti distintivi.

Il Suo elemento è l’acqua. Ma non immaginatevi ruscelli e mare, no, sono più vicini all’acqua di un lago o di una palude: all’apparenza ferma, ma ricca di mulinelli e tranelli per i più audaci.

Ed a voi, cari scorpioncini, che parlate per battute, vi piacciono gli indovinelli e gli enigmi da risolvere e che trovate che la quotidianità è noia, vi immagino in un posto “magico” nel cuore di una valle vicino Siena, un’imponente Abbazia Circense abbandonata.

Qui troverà pace quel bisogno di scoperta che rende il vostro animo inquieto. Tra le valli senesi un reperto del XII secolo, una delle reliquie più interessanti del nostro paese: la spada nella roccia di San Galgano. Avete pane per i vostri denti: immergetevi con la fantasia nel ciclo bretone di Re Artù. Qui avete pane per i vostri denti: immergetevi con la fantasia nel ciclo bretone di Re Artù.

Come Viaggia la Bilancia (Antonella Giroldini)

Bilancia  (23 /09 – 22/10)

Per degustare con gli occhi e con il palato

Citazione: “All we are saying. Is give peace a change (Tutto quello che chiediamo è di dare una possibilità alla pace!)”.   – Give peace a change – Plastic ono band

Con la Bilancia siamo pronti ad uscire dall’individualità, per confrontarci con gli altri.

Per vivere a pieno la bellezza della vita bisogna vivere in armonia.  Per lei trovare un equilibrio tra tutte le diversità è importante. Non vuole combattere gli opposti, ma vorrebbe che si integrassero. 

Dire che la Bilancia sia calma ed equilibrata è errato, affermare che sia sempre alla ricerca di pace ed equilibrio è sacrosanta verità.

Voi Bilancini avete bisogno di equilibrio anche in viaggio, motivo per cui, per non farvi imbronciare, bisogna darvi movimento e quiete, storia e divertimento. Idealisti e perfezionisti, attratti dal bello, amanti della poesia, delle arti grafiche e fautoti delle simmetrie: d’altronde l’equilibrio è il tuo mantra! Frequentatori impavidi di cocktail party, prime teatrali, opere e balletti, amate circondarvi di persone affascinanti.

Vi divertite a creare un mondo meraviglioso e se non ci riuscite rischiate di diventare apatici e pigri, ma sempre col sorriso, ovvio! Per questo vi portiamo nella capitale, a scoprire in prima persona la grande bellezza di Roma!

Grosseto, Terra d’Acqua (Antonella Giroldini)

Mi piace la vibrazione di queste due parole vicine: terra ed acqua!

Questa estate ho voglia di mare, ma non solo: mi stuzzica l’idea di partecipare ad un percorso di crescita personale, di fare un’esperienza di gruppo. Esigenze diverse e difficili da conciliare: voglia di relax e necessità di mettermi in gioco.
Ascolto il mio dialogo interno per vedere cosa ne uscirà. L’unico posto che mi consente di conciliare entrambe le esigenze è il Glamping Terre di Sacra, a Chiarone/Capalbio (Sud della Toscana), 120 chilometri da Roma che si percorrono in meno di 2 ore. Imbocco l’Aurelia ed in meno di due ore sono lì!
L’idea non mi fa impazzire. È un luogo troppo vicino a casa, troppo conosciuto, troppo “banale”. Per sceglierlo dovrei abbandonare il copione che seguo da anni: per me “viaggiare veramente“ vuol dire andare lontano, in un paese estero, e non tornare mai due volte nello stesso posto. Questa volta scelgo di abbandonare il mio copione ed ascolto i miei bisogni.

Ed ecco il mio stimolo, la guida che fa per me: “GROSSETO, terra d’acqua – Edizioni Effigi.

Mi piace il titolo, mi piace la copertina, mi piace la fotografia … Lo scelgo di pancia, con i sensi. Mi piace la vibrazione di queste due parole vicine: terra ed acqua! Bene, ancora una volta mi ascolto, nessuna aspettativa, nessuna performance, solo quello che evocano in me queste due parole: natura, contatto con gli elementi e vita all’aria aperta.

Sono scettica, molto scettica! Sarà davvero possibile seguire l’incoraggiamento dello scrittore francese Marcel Proust: “ Le vrai voyage ce n’est pas de chercher des nouveaux paysages mais un nouveau regard “ ( Viaggiare è guardare al mondo con occhi sempre nuovi)?

Quando scegli un viaggio da cosa ti fai guidare? Quale delle tue parti sceglie la meta, quale compra il biglietto e fa la valigia?

Conoscendo bene la parte di me che giudica l’ovvio, i luoghi di prossimità, le scelte “facili”, quasi che viaggiare valesse la pena esclusivamente macinando km e km, mi domando, ripensando al libro di Ilaria Vigo “Travel Coaching – Dis – orientarsi e scoprire la Magia della Vita”, come posso risvegliare in me la Meraviglia e DARMI NUOVI OCCHI per incontrare con spirito nuovo questo luogo conosciuto?
Mentre mi preparo prenotare mi continuo a chiedere se sarà possibile, chissà se ne sarò capace? e soprattutto chissà che tipo di vacanza mi aspetterà se questa estate deciderò di restare a due passi da Roma?

Con queste domande mi accingo a partire per la mia ultima settimana di vacanza.
La Travel Book Coach che è in me prende subito il timone e si mette alla ricerca di un “libro di ispirazione”. Chissà che qualche viaggiatore prima di me, non abbia saputo cogliere l’essenza di questo luogo e non mi sappia regalare nuove suggestioni e spunti per trasformare quella che nella mia mente è stata catalogata e bollata come vacanza scontata e banale, in un viaggio dai colori e dai sapori “vividi”.

L’Oasi si è fatta portavoce di un messaggio universale che incita tutti a non essere più sfruttatori dell’ambiente dove si vive o si opera, ma suoi custodi responsabili. Non più padroni della natura ma suoi protettori.

Inizio a sfogliare il libro con calma, senza fretta e sento forte il richiamo all’acqua: “colpisce in Maremma, l’immensità dello spazio, gli incontaminati tesori naturali e l’intensità dei colori, un’isola in terra ferma …
… Lido costiero e terra di conquista, di sfruttamento delle risorse e di città fantasma, ha sviluppato una cultura legata ad umili mestieri, ma radicati nel carattere forte ed ombroso della gente, che ha sopperito con l’orgoglio, l’abilità manuale e la creatività, alle difficoltà ambientali. Una cultura povera, in cui i gesti quotidiani del vivere diventano un’arte strettamente ancorata alle origini contadine, ai mestieri, emblemi dell’essere tutt’uno con la terra, di cui seduce l’essenzialità e la genuinità in ogni espressione.
Ogni viaggio in Maremma è sinonimo di natura, cultura, escursioni, relax e buona cucina. Un palcoscenico unico dove il tempo si è fermato. La Maremma terra d’acque: mare, golfo, laguna, stagni, fiumi, paludi, canali ed infine coltivi e da
qui, si immagina l’intera architettura paesaggistica, cui alludono le parole di Roberto Ferretti: “questa è la storia di un grande lago salato, dove ora pascolano i buoi, un tempo navigavano barche e luccicavano città”. Proprio intorno all’antico Lago di Prile, si può ricomporre l’identità culturale della Maremma… museo a “cielo aperto” dove l’acqua ha determinato sia il prosperare di città e borghi, sia il degrado ambientale dovuto all’incuria, nonché l’oggetto di colossali bonifiche di colmata che ne cancellarono l’identità del lago. Fino a quando la natura si è presa la propria rivincita cominciando di nuovo a pulsare forte e viva…”

All’arrivo ho voglia di incontrare questo territorio come si fa con un nuovo “amico” entrato nella mia vita. Non ho fretta di sapere tutto, rallento e mi concedo il lusso di fare attenzione ai particolari e di dedicargli spazio e tempo, valorizzando quello che mi colpisce. Metto da parte la mia guida e lascio che il luogo si sveli a suo modo.

Ogni giorno un’emozione e sensazione nuova mi guidano nel vivere il luogo!

Siamo immersi completamente nella natura ma allo stesso tempo abbiamo tutte le comodità. Siamo in un campeggio di lusso con tende in stile safari africano di una bellezza raffinata ed a due
passi dal mare; ma il Glamping non offre solo questo ma è una vera e propria porta aperta sull’habitat degli dell’Oasi WWF. Siamo, infatti, nel mezzo dell’oasi tra il lago salmastro e la duna sabbiosa, una cornice unica per questa vacanza. Si respira un profondo amore e rispetto da parte degli ospiti e dello staff per questo posto. Sembra quasi che il messaggio e lo spirito con cui è stato creato sia entrato profondamente nel DNA di questa terra.

L’Oasi si è fatta portavoce di un messaggio universale che incita tutti a non essere più sfruttatori dell’ambiente dove si vive o si opera, ma suoi custodi responsabili. Non più padroni della natura ma suoi protettori.

Ancora oggi al centro dell’Oasi WWF, lo staff si prende cura di tartarughe e cicogne ed altri migratori che hanno bisogno di aiuto. Questa zona è un luogo affascinante ed un’opportunità unica per vivere a pieno il rapporto con il mare. Ci sono Chilometri di spiaggia bellissima con le dune in riva al mare. dal profondo guizzano delfini, pesci, mostri marini, balzando di gioia per festeggiare il loro padrone”. 

S.A.C.R.A. (Società Anonima Capalbio Redenta Agricola), infatti, è nata con la missione di rilevare
la proprietà che si estendeva dal castello di Capalbio al mare e fondare redimere il
comprensorio attorno al lago di Burano. Del resto già le antiche leggende del luogo ci
narrano di questo spirito indomito del popolo grossetano da sempre impegnato a “fare
della Maremma un giardino” – La storia fantastica di Ximenes

La spiaggia è un’immensa distesa di sabbia con le dune in riva al mare, lunghissima con km di spiaggia libera, ampia e ben tenuta. Il mare è bello, non hai i colori della Sardegna, ma solo perché la sabbia in quella zona è scura. Ogni giorno, peraltro, il mare regala sfumature di blue diverse a seconda dell’energia con cui si “sveglia”. Un azzurro intenso nelle limpide giornate di sole ed un blu profondo e cupo quando la giornata è ombrosa ed il sole si cela dietro le nuvole. Ogni giorno si può godere il mare in modo diverso a seconda della energia e delle emozioni che vogliamo goderci. Mi regalo un giorno di pieno relax nella spiaggia attrezzata con lettini comodi ed un pranzo in pieno stile biologico ed un aperitivo godendosi un meraviglioso tramonto sul mare.

Mi regalo, poi, un’alba su una spiaggia libera e incontaminata a nord dello stabilimento balneare. Nel silenzio mi alzo e raggiungo la spiaggia libera per i nudisti. Mi godo la solitudine, il silenzio e alle prime luci dell’alba ed un bagno purificante che mi regala una sensazione di libertà e di contatto pieno con la natura. Questa terra dal fascino selvaggio sa di libertà.

Così come letto nella mia guida di viaggio “sembrava difficile scoprire lo spazio e la luce di un’altra Maremma. E invece, in queste pagine, nuovi colori, nuove angolature e nuovi punti di vista sono diventati segni di storia, tradizioni, costumi, paesaggi. Sono diventati luoghi mai scoperti prima, antichi e inesplorati nel medesimo istante, esistenti da sempre eppure riaffiorati come un sigillo di cui si era persa la memoria.

Visitando Grosseto e i suoi dintorni, il lettore si avvia pe strade d’acqua dimenticate, sentieri avvolti di
suggestione, di silenzio e di tranquillità; eppure, lidi vivaci e accoglienti e passa, di sorpresa in sorpresa, per
l’improvviso apparire di personaggi, storie, paesaggi, animali e tanti tipi di vegetazione. Aspetti inediti di
questa terra di confine”.

Questo legame forte con l’acqua traspare anche nelle leggende del luogo ci raccontano storie di
amori tra Ninfe, Fiumi e nascita di creature marine – La leggenda di Ombrone e di Narba e le
meduse di Albarese

Non era stato per nulla facile scegliere l’ovvio e guardare ciò che percepivo come scontato come se lo “vedessi” per la prima volta, ma alla fine sono riuscita a cambiare prospettiva.

  • E per te come sarebbe mollare i programmi e le aspettative?
  • Cosa potresti scoprire di te se “incontrassi” luogo in pieno “stile Travelcoaching”?
  • Ti è mai capitato di sentire forte lo spirito di un luogo che hai visitato?
  • Come è stato sentirne
    l’energia e farti guidare dalle sensazioni che ti ha trasmesso?

Con un sorriso scanzonato e la gratitudine nel cuore ripeto a fior di labbra questa frase del nostro Guru improbabile: “Ci sono posti da visitare che solo pochi fortunati riescono a vedere”.

Ed eccola qui la mia scoperta di questa fine estate: una vacanza, quella che sulla carta si presenta ai miei occhi come una “banale” vacanza al mare, a pochi km dalla mia Roma, nella tranquilla Capalbio si trasforma in un’occasione di scoperta di me stessa e di profondo incontro con il luogo e con gli “ospiti” del luogo. Nel mio caso, sfida raccolta!

Da accanita lettrice, da organizzatrice puntigliosa, da ossessiva e compulsiva scrittrice di programmi di viaggio, mi sono lasciata guidare dalle sensazioni ed ho scoperto che il luogo varia e si offre a noi a seconda di come lo vediamo e di come ci sentiamo. È bastato cambiare prospettiva.
Qualche giorno prima di arrivare al Glamping ho iniziato a sfogliare la mia guida su Grosseto, ma ho sentito che era il momento di accantonare la lettura per lasciarmi guidare dall’energia del luogo. Cambiare prospettiva, cambiare la modalità di approccio al viaggio, rallentare, osservare il luogo con gli occhi della meraviglia e aprirmi all’incontro con l’altro grazie al sorriso hanno reso questo luogo e questa vacanza un incredibile prisma di emozioni.

Con un sorriso scanzonato e la gratitudine nel cuore ripeto a fior di labbra questa frase del nostro Guru improbabile: “Ci sono posti da visitare che solo pochi fortunati riescono a vedere”.

Questa volta grazie alle nuove modalità sono tra i fortunati!

Ritroverò la voglia di scoprire le storie di questo luogo dopo qualche giorno che sono a Roma con la voglia di tornare a esplorare le vie dell’acqua e le sue leggende.

Al nostro prossimo incontro selvaggia e cangiante Maremma!

Narba e le meduse di Albarese (Antonella Giroldini)


Miti e leggende nascoste d’Italia: Narba e le meduse di Albarese

Scoprire l’Italia Segreta attraverso le sue leggende

una fanciulla di nome Narba, stava in riva al mare riparandosi dai raggi del Sole con fronde di ramoscelli. Un giorno il Sole offeso ed incuriosito dalla creatura che ripudiava i suoi raggi dorati, chiese aiuto a Maestrale per vederne il volto. Questi soffiò sempre più forte, ma ella sembrava non accorgersi di nulla. Arrivò in aiuto Libeccio, che portò via le fronde dalla testa di Narba facendola volare tra le onde impetuose ed un mulinello infuriato la trascinò sul fondo. Il Sole allora disse “Che rimanga sul fondo e non veda mai più la luce dei miei raggi”.

Storia tratta dal libro: “GROSSETO, terra d’acqua – Edizioni Effigi.”

Di questo libro mi piace il titolo, mi piace la copertina, mi piace la fotografia … Lo scelgo di pancia, con i sensi. Mi piace la vibrazione di queste due parole vicine: terra ed acqua! Bene, ancora una volta mi ascolto,nessuna aspettativa, nessuna performance, solo quello che evocano in me queste due parole: natura, contatto con gli elementi e vita all’aria aperta.

LA LEGGENDA CI RIPORTA ALLA VALORIZZAZIONE DI CIÒ CHE GLI ALTRI NON RIESCONO A VEDERE DI NOI, MA CHE CON I GIUSTI SRUMENTI POSSONO DIVENIRE I NOSTRI PUNTI DI FORZA.

La luna pallida e argentea, mentre aspettava la notte, ebbe pietà della fanciulla e dolcemente la fece affiorare dalle acque donandole un pò del suo chiarore. Nettuno, in onore della nuova creatura marina, le donò preziose sfumature iridate e Narba divenne una soave medusa danzante. Da Narba nacquero tutte le meduse che si vedono volteggiare nell’azzurro mare di Alberese o più al largo.

La leggenda di Narba ci introduce in un territorio, quello di Albarese, da dove si parte alla scoperta dei paradisi circostanti dove mandrie brade di cavalli e buoi maremmani pascolano libere nei prati, mentre nei boschi cinghiali, istrici, caprioli e daini si moltiplicano e nelle zone umide gli uccelli acquatici trovano il loro habitat naturale. Un lungo viale di pini, cisti e ginestre conduce al litorale, segnato dalle dune e dai profumi di macchia mediterranea che ricopre le scogliere nella ripida discesa verso il mare. In questo paradiso, ci sono itinerari da percorrere a piedi, a cavallo, in bicicletta e canoa. Spettacoli di natura incontaminata, punti panoramici di eccezionale. Alla Bocca d’Ombrone (il fiume che ha dato origine ad un’altra leggenda), il fiume trascina i tronchi sradicati dalle piene a consumarsi di sole e vento sulle spiagge tra il fremere delle onde e le grida dei gabbiani, mentre al largo, nel chiarore dell’orizzonte, si profilano le sagome delle isole
che un tempo furono “insediate “dai mori.

Le suggestioni di questa storia come potrebbero aiutarti a visitare questo luogo e scoprire nuovi punti di vista sulla tua unicità?Ciò che affiora dalle acque o si scorge attraverso la fitta vegetazione del luogo, quali tue parti e/o risorse, potresti far affiorare dallo “sfondo”?

COME MAI IL TRAVEL COACHING USA MITI & LEGGENDE?

La narrazione mitologica ha il potere di inviare svariati messaggi e di attivare il paragone tra il noto e qualcosa che non conosciamo ancora. Il potere evocativo del mito sta nell’usare il racconto come grimaldello per far si che il luogo trasmetta al viaggiatore nuove ispirazioni filosofiche che facilitano un nuovo approccio alla scoperta di sé. Il luogo diventa, quindi, un Setting Trasformativo in grado di offrire a chi viaggia, anche grazie alla narrazione mitologica, un’amplificazione di significati, e la scoperta di soluzioni sorprendenti a volte anche un po’ magiche. Questa dimensione dominata dall’emotività, dalle sensazioni, dalle risonanze apre la porta al potenziale di ognuno di noi.

Come Viaggia la VERGINE (Antonella Giroldini)

Vergine (23 /08 – 22/09)

Fidarsi e Affidarsi per spezzare il senso del dovere….

Citazione: “Raccontami le storie che ami inventare, spaventami (…) conquistami. Inventami dammi un’altra identità stordiscimi. Disarmami e infine colpisci abbracciami ed ubriacami di ironia e sensualità”.   – Parole di Burro – Carmen Consoli

La Vergine è un segno che presenta molte sfaccettature. Ha bisogno di stabilità, ma anche di movimento. È saldo a terra eppure desidera volare. È pragmatico, ma mentale

Di solito è più l’equilibrio interiore che cercano, piuttosto che quello esteriore.

Dentro il suo cuore e la sua testa c’è caos per cui alla fine è anche molto divertente, un po’ goffa e piuttosto ironica. Spesso se ne viene fuori con battute inaspettate, gusti musicali particolari, idee strambe che strappano una risata di gusto. Ed è bella perché è così: affidabile anche quando non sembra.

Tende a sfuggire da tutto ciò che smuove il suo animo, perché i sentimenti non possono essere controllati e perciò li teme”, ma la sua freddezza “è solo apparente e le serve per sopportare un’emotività così fuori controllo da non poter essere gestita.

Ed allora, caro viaggiatore della Vergine, tu che chiedi davvero troppo a ste stesso, come puoi sfuggire al logorio della vita quotidiana? Affidati e fatti portare per mano da qualcuno ti bendi e ti prenda per mano e porti nella bella laguna veneta, dove il paesaggio tranquillo è animato da un’operatività affascinante che potrebbe rilassarvi. Nulla è meglio dell’acqua per ritrovare un ritmo più naturale.

Come Viaggia il LEONE (Antonella Giroldini)

Leone (23 /07 – 22/08)

Lasciare andare tutto il trascurabile per fare spazio l’eccezionale!

Citazione: “Sayin. Rise up to the the lighht in the sky. Yeah watch the light lift your heart up burn your flame through the night. “(Alzati/ verso la luce / Lascia che la luce accenda il tuo cuore/ Brucia la tua fiamma nella notte)Spirit – Beyoncè  

La quinta tappa dello Zodiaco ci fa scoprire i nostri talenti, ed infatti l’elemento che governa il Leone è il Sole. Un segno caratterizzato dal grande amore per la vita, dalla fiducia nei propri mezzi e quell’ottimismo che non lo fa mollare mai!!!

È un entusiasta, passionale, autoreferenziale e bisognoso dell’attenzione degli altri, egocentrico ma generoso, arrogante ma divertente, È un insieme esplosivo di emozioni.

Un segno che porta in sé tutte le sfumature della passione fino a viverle in maniera teatrale e che ha un grande bisogno di azione e di stimoli intellettuali che potrebbero tradursi anche in gran belle avventure e nuove amicizie, dove ci porterà in viaggio?

Molto probabilmente raggiungerà la Sicilia, terra di amore, di grandi storie e di sapori intensi, sotto il sole accecante, all’ombra di una bella pergola o navigando nel blu del suo mare.

E gustando a pieno la vita non rinuncerà certo all’ esplosione di gusto e sapori… ed eccolo, quindi, ad ordinare pasta alla norma, caponata, cous cous di pesce e cannoli siciliani.

E tu sei pronto a gettarti a capofitto nella vita e sei pronto a vivere a pieno (qui e ora) tutto ciò che ogni viaggio in travel coach ti può offrire! 

Come viaggia il CANCRO (Antonella Giroldini)

Cancro (21 /06 – 22/07)

Viaggiare all’insegna del confort!

Citazione: “No. Non avere paura quando vai a dormire solo se la stanza sembra vuota e se senti il cuore in gola non avere paura mi prenderò cura io di te” – Non avere paura – Tommaso Paradiso

Chi entra nella vita del Cancro si sente a casa. È un segno che ha un bisogno profondo di stabilità, che lo lega al concetto di passato. Il vissuto, chi era e tutti i ricordi accumulati nella vita, sono lo scoglio su cui si sente ancorato.

È un viaggiatore che ama la coccola degli amici, della famiglia. Ritrovarsi insieme per condividere e portare a casa dolci ricordi.

La vacanza ideale per i cancerini deve essere scelta con la giusta attenzione perché è un segno molto legato alle sue cose, anche quando si tratta di una camera di hotel. Amano l’accoglienza di un alloggio e i comfort durante il viaggio.

Ischia potrebbe essere la meta ideale per una personalità sensibile legata alle tradizioni. I viaggiatori di questo segno, amanti del buon gusto e dello shopping saranno conquistati da questa meta. Li troveremo a passeggiare lungo le boutique di lusso e i piccoli negozietti degli artigiani sul porto di Sant’Angelo d’Ischia o a fare lunghe passeggiate al chiaro di luna lungo Il sentiero di Montevico, che scende dal cimitero di Lacco Ameno verso la spiaggia delle Monache.

E voi siete pronti a seguire i nostri cancerini e scegliere che vi assicuri un’accoglienza squisita e vi prometta confort sotto tutte le sue forme?