ARRONE (Antonella Giroldini)

Verso Terni nella valle oltre Ferentillo si incontra Arrone, castello di poggio sulla sinistra del Nera che ricoprì un ruolo di primaria importanza nel medioevo come punto di controllo della variabilità per Rieti. L’abitato di più recente formazione si sviluppa fuori del perimetro castellano e ha come fulcro generatore la chiesa di S. Maria Assunta : dal portale quattrocentesco si accede alle tre navate con affreschi di Francesco Cozza, Jacopo Siculo , Vincenzo Tamagni e Giovanni da Spoleto; tra gli arredi, pregevoli sculture in terracotta invetriata del ‘500.

La via del Castello sale alla cosiddetta Terra, il nucleo castellano più antico al quale si accede per la porta ogivale. Vi sorge la chiesa di S. Giovanni Battista, eretta nel XIV – XV secolo in stile gotico e dotato di una vivace decorazione ad affresco che impreziosisce la tribuna poligonale.

YAZILIKAYA (Antonella Giroldini)

A 3 km da Bogazkoy, è il principale luogo di culto ittita, la cui visita riveste un particolare interesse per i numerosi rilievi scolpiti nella roccia, importante testimonianza delle credenze di un popolo vissuto 3000 anni fa; processioni convergenti di celebrarono quel connubio mistico che doveva assicurare agli uomini la prosperità.

CASTELLO DI DUINO (Antonella Giroldini)

Il Castello di Duino, di proprietà dei Principi della Torre e Tasso, è stato costruito nel 1300 sulle rovine di un avamposto romano.
Si presenta all’esterno come una costruzione composita e massiccia che domina il golfo di Trieste. Al suo interno, custodisce importanti capolavori d’arte e raffinati cimeli storici. Nel corso dei secoli ha ospitato numerosi personaggi illustri: tra gli altri, il poeta R.M. Rilke, Elisabetta d’Austria (la famosa Sissi), l’arciduca Massimiliano d’Asburgo e la moglie Carlotta del Belgio.
La visita al castello e al suo giardino permette di ammirare il fortepiano suonato da Franz Liszt, la scala Palladio, il panorama sul Golfo di Trieste che si gode dall’alto della torre, i bastioni a picco sul mare e il Bunker costruito nel 1943 dalla Kriegsmarine tedesca.

La dimora storica propone:
Percorso di visita attraverso 18 sale che raccontano, con preziosi arredi e numerosi documenti, la storia della famiglia Torre e Tasso e il parco con la sua varietà di flora mediterranea.
Durata: 1 ora e mezza
Partecipanti: individuali e gruppi di min. 10 persone
Modalità: tutti i giorni, tranne il martedì.Prenotazione obbligatoria con almeno una settimana di anticipo
Visita alle rovine di Castel Vecchio, primo nucleo fortificato costruito nell’XI secolo. Sotto la rocca, a picco sul mare, uno scoglio che ricorda nella forma una donna avvolta in un mantello vi farà scoprire la leggenda della Dama Bianca.
Durata: 1 ora
Partecipanti: per gruppi di min. 10 persone
Modalità: apertura da concordare al momento della prenotazione
Location per ricevimento matrimoni, cene di gala, eventi privati e aziendali.
Mostre d’arte, riprese fotografiche e cinematografiche.
Eventi culturali e musicali di alto livello.

Orario
da novembre alla seconda metà di marzo: aperto solo nei weekend dalle 9.30 alle 16.00
(durante la settimana solo su prenotazione per gruppi con almeno 25 persone)
chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio

dal 17 marzo al 31 marzo: 9.30-16.00
da aprile a settembre: 9.30-17.30
dal 1 al 16 ottobre: 9.30-17.00
dal 17 ottobre ai primi di novembre: 9.30-16.00
giornata di chiusura: martedì

Ingresso:
Intero 8 €
Ridotto 6 €
Visite guidate da prenotare in anticipo con costo supplementare

Castel Vecchio (l’Antica Rocca dell’XI Secolo) è visitabile solo su prenotazione

CASTELLO DI DUINO
Località Duino 32
34011 Duino-Aurisina – TS
Tel. +39 040 208120
visite@castellodiduino.it
info@castellodiduino.it
http://www.castellodiduino.it
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SAN VITO LO CAPO (Antonella Giroldini)

San Vito Lo Capo è un paesino tutto bianco nella provincia nord di Trapani. Il mare è meraviglioso tanto da essere paragonato a quello dei Caraibi. Un viaggio a San Vito Lo Capo è una meravigliosa esperienza per chi ama il mare e la natura, infatti, il paese è incastonato tra due luoghi naturali considerati i più belli d’Italia: la Riserva dello Zingaro e la Riserva di Monte Cofano. In questa guida vogliamo soffermarci sulle spiagge: belle, ampie e bagnate da un mare spettacolare.

 

La spiaggia del centro di San Vito Lo Capo è un enorme arenile libero lungo tre chilometri. La sabbia è bianca ed il mare cristallino con fondali abbastanza bassi. Il litorale di San Vito Lo Capo è delimitato a oriente dal Monte Monaco ed ad Ovest dal faro. Anche se la maggior parte della spiaggia è libera, sono presenti alcuni stabilimenti balneari dotati di tutti i comfort.

Nelle vicinanze di San Vito Lo Capo si trova il golfo di Castellammare, a dominare questo golfo è Scopello, una località ideale per gli amanti delle immersioni subacquee. A caratterizzare il paesaggio di Scopello sono i due faraglioni, che si immergono in un mare dalle mille sfumature del blu. A Scopello ci sono ottime spiagge dove trascorrere le giornate estive, come Guidaloca, formata da ciottoli e da un mare limpido. Non mancano le piccole baie nascoste, come Cala Mazzo, raggiungibile solo attraverso un sentiero non asfaltato. Altre spiagge sono accessibili solo tramite imbarcazioni, come Cala Bianca, Cala Rossa e Punta Pispisa.

7 chilometri di costa immersi nella natura selvaggia. Questa è la Riserva dello Zingaro, dove si susseguono baie, calette e grotte bagnate da un mare veramente fantastico. L’ingresso alla riserva costa 3 euro a persona e potrete scendere nelle varie calette, alcune più agevoli ed altre più impervie. La prima spiaggia della Riserva entrando dal comune di San Vito è la Tonnara dell’Uzzo dove ci sono due spiaggette di ciottoli, una raggiungibile solo via mare, mentre più avanti a Cala Capreria il mare è ideale per chi ama le immersioni o lo snorkeling. Non lontano si può accedere alla Grotta dell’Uzzo, uno siti archeologici preistorici più importanti di tutta la Sicilia. Un’altra grotta meravigliosa è quella dei Cavalli, dove si ammirano pitture rupestri e si può accedere anche ad una piccola spiaggetta. Altre Cale meravigliose della Riserva dello Zingaro sono Cala Beretta, Cala Marinella, Cala Varo e Punta della Capreria.

 

LAGO DI SCANNO (Antonella Giroldini)

Il lago di Scanno è uno di questi posti in Italia che pochi conoscono, e che anche per questo resta un luogo speciale che vale la pena scoprire. Diventato il lago più grande in Abruzzo dopo il prosciugamento del Fucino, il lago di Scanno è un bellissimo specchio d’acqua incastonato tra i Monti Marsicani, a 922 metri d’altitudine. È lungo 1722 metri e largo 700, con una profondità massima di 32 metri. Ma soprattutto, ha una caratteristica che infiamma l’immaginazione di tutti: è un lago a forma di cuore.

L’origine del lago è naturale. Si tratta infatti di un antico lago di sbarramento formatosi in seguito al distacco di una frana dal Monte Genzana. Secondo un’antica leggenda, però, il lago di Scanno si sarebbe formato in seguito a un combattimento tra i romani e Re Battifolo, un sovrano del posto. Quando questi stava per essere sopraffatto, invocò l’aiuto del mago Bailardo che con un incantesimo fece coprire d’acqua il campo nemico. Un’altra leggenda vede invece protagonista la bellissima fata Angiolina, di cui si era invaghito tale Pietro Baialardo, che ordinò il suo rapimento. Per sfuggire ai rapitori, la fatina fece in modo che sotto i loro piedi si materializzasse un lago, nel quale sprofondarono.

Non ci sono vere e proprie spiagge, ma declivi del terreno più o meno dolci consentono di raggiungerne comunque le sponde con relativa comodità. Le acque color verde smeraldo del lago sono balneabili. Nel lago di Scanno il nuoto è un’esperienza unica, ma è possibile anche noleggiare barche e pedalò per un tour più comodo. Il lago è attrezzato con un’area di sosta per camper. È consentita anche la pesca!

La Chiesa della Madonna del Lago, dedicata a Santa Maria dell’Annunziata, è stata edificata nel 1702 sulla sponda meridionale del lago, proprio sul luogo in cui si trovava una sacra immagine della Madonna, dispensatrice di miracoli e meta di pellegrinaggi. L’interno della chiesetta è stato ristrutturato all’inizio del XX secolo in stile neogotico, con affreschi di pittori del posto.

La chiesa conservava inoltre un’antica statua della Madonna del Lago, che è stata però trafugata nel 1979. Quella attualmente esposta è una copia successiva, realizzata subito dopo il furto da un artista scannese.