La Lanterna …Genova (Antonella Giroldini)

È il faro più importante d’Italia, aiuta le navi e perfino gli aerei a trovare la giusta via: la Lanterna di Genova, così come viene chiamata da tutti, è il simbolo della città più importante del commercio marittimo del nostro Paese. 

Alta ben 77 metri, più volte danneggiata e altrettante ricostruita, regala un bellissimo panorama dalla prima cornice accessibile al pubblico. Ma la Lanterna non offre solo questo: qui vi raccontiamo tutto quello che c’è da sapere sul simbolo della Superba.

La Lanterna si trova su quel che resta del vecchio promontorio di San Benigno, una piccola collina rasa poi al suolo a inizio del secolo scorso per far spazio al porto ed allo sviluppo del quartiere di Sampierdarena. Il maestoso faro si raggiunge infatti solo attraverso un camminamento costruito nel 2001 che per alcuni tratti costeggia le antiche mura della città, risalenti al 1600, per poi ricongiungersi all’antica strada di accesso che termina nella Porta Nuova della Lanterna.

L’antichissimo monumento, secondo alcune fonti, venne fondato nel lontano 1128, quando sulla sua sommità si bruciavano le fascine per orientare i naviganti. Nel 1340 venne dipinto sulla torre inferiore lo stemma della città, la croce di san Giorgio. Nel 1513, durante il dominio francese della città, la Lanterna venne pesantemente danneggiata durante i combattimenti tra l’esercito francese di Luigi XII e i genovesi guidati dal comandante Andrea Doria, per liberare il porto assediato e distruggere il Forte delle Briglie costruito dai nemici. Nel 1543 acquistò il suo aspetto definitivo, per volere del doge. Subì ancora danneggiamenti per cause belliche dalla fine del 1600 fino alla II Guerra Mondiale, ma ogni volta è stata poi restaurata e sta lì, a simboleggiare l’orgoglio dei genovesi. Alla fine del ‘700 venne dotata di un parafulmine e a metà ‘800 venne arricchita di un nuovo sistema di illuminazione. Nel 1936 si passò all’illuminazione elettrica e negli anni ’70 venne dotata di un fanale intermittente rosso per orientare gli aerei del vicino aeroporto. 

La Lanterna è aperta da martedì a domenica: in caso di allerta arancione o temporali però le visite sono sospese; verificate quindi le condizioni meteo per evitare di trovarla chiusa. Per arrivare prendete l’autobus n.1 e scendete al Terminal Traghetti. (fermata Dinegro). Da qui, seguite le frecce rosse indicate per terra nel parcheggio del terminal per giungere all’inizio del camminamento. Il costo del biglietto, comprensivo di parco e museo, è di 6€ e sono previste agevolazioni.

Boccadasse (Antonella Giroldini)

Boccadasse è un antico borgo marinaro della città di Genova, che fa parte del quartiere di Albaro.
Il nome deriverebbe dalla forma della piccola baia: Boccadasse significherebbe bocca d’asino (bocca d’azë).
Secondo una leggenda, il borgo pare sia stato fondato intorno all’anno 1000 da alcuni pescatori spagnoli che, colti da una tempesta, trovarono rifugio in questa insenatura. Dal nome del loro capitano (De Odero o Donderos), sarebbe derivato il cognome Dodero, ancora oggi diffuso nella zona.

Con le sue case dalle tinte pastello, addossate le une alle altre e strette attorno ad una piccola baia, anche se ormai circondato dal contesto cittadino, il borgo si è conservato pressoché immutato nel tempo, come lo si sarebbe potuto vedere uno o due secoli fa, circostanza che ne ha fatto una delle più note attrattive turistiche genovesi.

La grande suggestione di questo luogo è dovuta anche al fatto che non si tratta di una semplice conservazione del passato ad uso turistico, ma di un borgo vivo e vitale, dove ancora alcuni pescatori continuano la loro antica attività.
Oggi, accanto a loro, ci sono gelaterie, ristoranti e piccole gallerie d’arte.

Boccadasse è il tradizionale punto di arrivo delle passeggiate dei genovesi in Corso Italia, il frequentato lungomare che dalla Foce attraversa tutto il quartiere di Albaro e termina in corrispondenza della chiesa dedicata a Sant’Antonio di Padova, dove sono conservati numerosi ex voto legati a drammi della gente di mare. Sul retro della chiesa si trova una piazzetta panoramica intitolata al poeta Edoardo Firpo dalla quale si può godere il panorama del sottostante borgo marinaro.

Dal Belvedere Firpo si accede al borgo, attraverso un scalinata oppure percorrendo la via Aurora, una tipica “crêuza” ligure. Un’altra “crêuza” a levante della piazzetta risale al capo di S. Chiara per poi ridiscendere a Vernazzola, frazione del quartiere di Sturla e antico punto di approdo al quale faceva capo la via che portava nell’entroterra attraverso la valle Sturla.
Dal belvedere in cima al Capo Santa Chiara, sovrastato dal castello Türcke, costruzione medioevaleggiante in stile Liberty, costruito nel 1903 su progetto di Gino Coppedè, si può godere un ampio panorama sul levante genovese fino al promontorio di Portofino.

ALBARO …GENOVA (Antonella Giroldini)

Albaro è un quartiere residenziale che si estende sopra la zona di Corso Italia e Boccadasse.

Fin dal XVI secolo è stato arricchito da splendide residenze volute dai governanti della Repubblica di Genova, che hanno anche contribuito a costellare la zona di rigogliosi spazi verdi grazie a giardini e parchi ben curati.

Sono molte le ville storiche della zona, come villa Saluzzo-Bombrini, conosciuta come “il Paradiso”, o la villa Saluzzo-Mongiardino nella quale abitò alcuni mesi George Byron, oppure ancora villa Bagnarello, dimora del soggiorno genovese di un altro celebre artista: Charles Dickens.

Tra le residenze illustri meglio conservate vanno citate anche villa Giustiniani-Cambiaso, con un grande parco, oggi riconvertita a sede dell’Università di Genova, e villa Sauli Bombrini Doria, che ospita il Conservatorio Niccolò Paganini.

Ad Albaro si trova anche un’imponente scalinata in stile liberty intitolata a Giorgio Borghese, la quale porta ad un belvedere affacciato sul mare che offre una suggestiva panoramica sul levante di Genova.

Tra i molti edifici religiosi e di interesse artistico della zona, si annoverano la chiesa dei Santi Nazario e Celso e la chiesa di San Francesco d’Albaro, edificata nel 1324; e la chiesa in stile romanico-gotico intitolata a Santa Maria del Prato, risalente addirittura al 1172, costruita grazie alle sovvenzioni di ricchi genovesi.

In quest’area, spostandosi ancora verso levante, si incontrano i quartieri di Sturla, Borgoratti e San Martino.

Sturla, attraversata dal fiume omonimo che sfocia nel golfo, un tempo è stata borgo di pescatori, mentre oggi ospita molte strutture balneari e campi attrezzati per attività sportive. Borgoratti, invece, è stato un antico borgo rurale. A Borgoratti il poeta genovese Giorgio Caproni ha dedicato un componimento compreso in “Come un’allegoria” del 1936.

Come Viaggia il Capricorno (Antonella Giroldini)

Capricorno  (22 /12– 20/01)

…. Viaggiare tra la natura wild alla ricerca delle proprie radici  

Citazione: “There is a happy land where only children live they don’t have the time to learn the ways of you sir. Mr. Grownup (c’è una terra felice dove vivono solo bambini loro non hanno il tempo di imparare  i tuoi modi. Signor Adulto)”.   – There is a happy land. David Bowie 

Capricorno: è il genitore ed il fanciullo. Dentro di sé albergano sia l’uno che l’altro. Quello che il Capricorno fa non è altro che esprimere sé stesso attraverso il proprio lavoro. Che spesso è duro e ricco di sacrifici, ma quando porta alla vetta, il panorama ripaga ogni sforzo. Ha la testa, la volontà, l’intelligenza e il carisma che lo portano esattamente dove vuole arrivare”.

Come viaggiatore è uno spirito avventuroso, amante delle attività outdoor, della natura wild. Trekking, scalate fino alle alla vetta delle montagne più alte, immersioni. Se siete tipi adrenalinici e molto attivi, scegliete come compagno di viaggio un Capricorno e non resterete delusi.  Per la sua serietà l’ho pensato come guida di un gruppo di amici in bici! Mappa da seguire, tabella di marcia definita da lui da rispettare.

Lo possiamo trovare tra i paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato alle Residenze Sabaude patrimonio dell’Unesco, salendo fino ai Sacri Monti di Piemonte e Lombardia per poi perlustrare i Siti Palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Amano scoprire luoghi che affondano le radici nella storia e questi sono tutti e quattro beni Patrimonio dell’Unesco, che volete di più?

SCOPRENDO SENTIERI E PERDENDOSI TRA LE VIGNE. IN COPPIA OPPURE IN UN GRUPPO DI AMICI.

Il 2022 sarà un anno scoppiettante per i nati sotto il segno del Capricorno. Un anno di nuove conoscenze, piacevoli scoperte, avventurosi inizi. Per questo il suggerimento è, limitazioni da Covid permettendo, di fare le valigie e andare alla scoperta di una meta fresca e vivace, un luogo ideale, insomma, per sentirsi parte di un mondo.

Come Viaggia il Sagittario (Antonella Giroldini)

Sagittario (22/11– 21/12)

… Rondini … grandi esploratori

Citazione: “Come fly with me. Let’s fly. Let’s fly away (…) once I get you up there where the air is rarefied we’ll just glide starry  – eyed  (vieni a volare con me.Voliamo. Voliamo via/ (…) Ti porto lassù/ Dove l’aria è rarefatta/ Vogliamo solo planare/ con gli occhi di stelle.)”.   – Come fly with me. Frank Sinatra 

Sagittario: è una rondine. Un volatile socievole che abita ovunque nel pianeta e che non tocca quasi mai terra. È fuoco ma non può vivere senza aria”.

Il segno del Sagittario è fortemente legato al concetto di viaggio. Che sia psicologico, alla scoperta di sé o ovviamente geografico, se c’è una parola che sembra cucita a misura addosso a questo segno è “viaggio”. Amano avventurarsi in zone inesplorate senza mai dimenticare le proprie origini.

Cercano vacanze in cui l’esperienza la fa da padrone e lascia un ricordo indelebile nella mente.  Hanno ben chiaro l’itinerario di viaggio che deve prevedere ogni giorno una città diversa seguendo l’impulso del momento, tenersi occupati in ogni circostanza e sentirsi liberi di muoversi, curiosare ed esplorare privilegiando magari un viaggio on the road o un pellegrinaggio.

Siete grandi esploratori, governati da Giove, cercate tutto ciò che non capite. La vostra vita è un susseguirsi di domande, alla scoperta del diverso da voi e, per farlo, avete un ottimismo incrollabile. Amate i luoghi densi di spiritualità e cultura perché sono ricchi di risposte.

Voi  che siete viaggiatori di larghe vedute apprezzerete la magia e il garbo della Basilicata: dal paesaggio surreale di Craco, piccolissimo borgo medioevale con la sua Chiesa madre e palazzo Grossi, alla capitale della cultura 2019 Matera, col fascino dei suoi sassi, e molto di più.

Come Viaggia lo SCORPIONE (Antonella Giroldini)

Scorpione (23 /10 – 22/11)

Viaggiare per sfuggire alla quotidianità e squarciare i veli

Citazione: “Be ready. Be ready to get confused (…)

There’s definitely. Definitely. Definitely no logic to human behaviour but yet so. Yet so irresistible.  (Sii pronto a restare confuso. Non c’è assolutamente alcuna logica nel comportamento umano. Ma è comunque così irresistibile)”.   – Human behaviour. Bjork 

Lo Scorpione: “è un segno d’acqua, ma in lui si trova in esaltazione Mercurio, pianeta dell’aria, e ha gli stessi governatori del focoso Ariete. Perciò nella sua natura si mescolano sensibilità, intelligenza e passione. Un essere marino che si è adattato alla vita sulla terraferma, trasformando la propria natura”.

È affascinante proprio perché complesso “Io seduco” dice lo Scorpione e la trasformazione è una delle caratteristiche più ammalianti del suo fascino….

La comprensione del mondo per lo Scorpione passa da sensazioni ed intuizioni e non da ragionamenti logici e razionali. Dove c’è qualcosa da scoprire, là c’è lui!

Scoperta, analisi e resistenza sono i suoi tratti distintivi.

Il Suo elemento è l’acqua. Ma non immaginatevi ruscelli e mare, no, sono più vicini all’acqua di un lago o di una palude: all’apparenza ferma, ma ricca di mulinelli e tranelli per i più audaci.

Ed a voi, cari scorpioncini, che parlate per battute, vi piacciono gli indovinelli e gli enigmi da risolvere e che trovate che la quotidianità è noia, vi immagino in un posto “magico” nel cuore di una valle vicino Siena, un’imponente Abbazia Circense abbandonata.

Qui troverà pace quel bisogno di scoperta che rende il vostro animo inquieto. Tra le valli senesi un reperto del XII secolo, una delle reliquie più interessanti del nostro paese: la spada nella roccia di San Galgano. Avete pane per i vostri denti: immergetevi con la fantasia nel ciclo bretone di Re Artù. Qui avete pane per i vostri denti: immergetevi con la fantasia nel ciclo bretone di Re Artù.

Come Viaggia la Bilancia (Antonella Giroldini)

Bilancia  (23 /09 – 22/10)

Per degustare con gli occhi e con il palato

Citazione: “All we are saying. Is give peace a change (Tutto quello che chiediamo è di dare una possibilità alla pace!)”.   – Give peace a change – Plastic ono band

Con la Bilancia siamo pronti ad uscire dall’individualità, per confrontarci con gli altri.

Per vivere a pieno la bellezza della vita bisogna vivere in armonia.  Per lei trovare un equilibrio tra tutte le diversità è importante. Non vuole combattere gli opposti, ma vorrebbe che si integrassero. 

Dire che la Bilancia sia calma ed equilibrata è errato, affermare che sia sempre alla ricerca di pace ed equilibrio è sacrosanta verità.

Voi Bilancini avete bisogno di equilibrio anche in viaggio, motivo per cui, per non farvi imbronciare, bisogna darvi movimento e quiete, storia e divertimento. Idealisti e perfezionisti, attratti dal bello, amanti della poesia, delle arti grafiche e fautoti delle simmetrie: d’altronde l’equilibrio è il tuo mantra! Frequentatori impavidi di cocktail party, prime teatrali, opere e balletti, amate circondarvi di persone affascinanti.

Vi divertite a creare un mondo meraviglioso e se non ci riuscite rischiate di diventare apatici e pigri, ma sempre col sorriso, ovvio! Per questo vi portiamo nella capitale, a scoprire in prima persona la grande bellezza di Roma!

Come Viaggia la VERGINE (Antonella Giroldini)

Vergine (23 /08 – 22/09)

Fidarsi e Affidarsi per spezzare il senso del dovere….

Citazione: “Raccontami le storie che ami inventare, spaventami (…) conquistami. Inventami dammi un’altra identità stordiscimi. Disarmami e infine colpisci abbracciami ed ubriacami di ironia e sensualità”.   – Parole di Burro – Carmen Consoli

La Vergine è un segno che presenta molte sfaccettature. Ha bisogno di stabilità, ma anche di movimento. È saldo a terra eppure desidera volare. È pragmatico, ma mentale

Di solito è più l’equilibrio interiore che cercano, piuttosto che quello esteriore.

Dentro il suo cuore e la sua testa c’è caos per cui alla fine è anche molto divertente, un po’ goffa e piuttosto ironica. Spesso se ne viene fuori con battute inaspettate, gusti musicali particolari, idee strambe che strappano una risata di gusto. Ed è bella perché è così: affidabile anche quando non sembra.

Tende a sfuggire da tutto ciò che smuove il suo animo, perché i sentimenti non possono essere controllati e perciò li teme”, ma la sua freddezza “è solo apparente e le serve per sopportare un’emotività così fuori controllo da non poter essere gestita.

Ed allora, caro viaggiatore della Vergine, tu che chiedi davvero troppo a ste stesso, come puoi sfuggire al logorio della vita quotidiana? Affidati e fatti portare per mano da qualcuno ti bendi e ti prenda per mano e porti nella bella laguna veneta, dove il paesaggio tranquillo è animato da un’operatività affascinante che potrebbe rilassarvi. Nulla è meglio dell’acqua per ritrovare un ritmo più naturale.