Il Petra Taybet Zaman Hotel (Antonella Giroldini)

Durante il nostro tour Giordano, alloggiamo in un resort particolare: Il Petra Taybet Zaman. 

 

Situato sotto la Desert Highway nelle montagne Taybet si trova un vecchio villaggio giordano:  Taybeh . Questo una volta era un vivace villaggio vicino alle montagne sacre di Petra, ma negli anni ‘ 60 era una comunità quasi deserta perché i suoi abitanti  si trasferirono verso città più moderne.

Dopo un lungo dibattito su cosa fare con il vecchio villaggio , l’ex sindaco di Taybeh , Abu Firas propose di trasformarlo  un rifugio turistico , creando così una partnership con la comunità locale . Il risultato finale è stato un villaggio ricostruito, e gestito da gente del posto , facendo si che la comunità mantenesse  il suo patrimonio vivo e si stimolasse la crescita .

Amra è stato restaurato per quanto riguarda l’autenticità dei materiali , l’ambiente , lo stile regionale, con la conseguente preservazione della cultura , riciclo dei materiali . Per gli ospiti è un’esperienza da ricordare.

si distingue per le sue camere in stile beduino . Le camere sono tutte particolarmente curate , con bagno privato completo di doccia o vasca, aria condizionata e riscaldamento , e sono arredate con gusto per completare e rispettare  lo stile villaggio e l’impostazione . Tutte le camere sono dotate di TV satellitare , telefono diretto , minibar , asciugacapelli e cassaforte in camera.

Tra i servizi del resort Sono un bagno turco , Una piscina ALL’APERTO , un museo , un Souk ( Mercato ) , dove la ceramica , la tessitura e prodotti di manifattura locale ; un forno arabo , un ristorante con tradizionale araba e specialità fatte in casa ma di cucina internazionale , e un bar.

C’è anche un  intrattenimento serale Nella piazza del paese .

 

 

Le Saline di Pedra Lume a Sal (Antonella Giroldini)

Nell’isola di Sal vale assolutamente la pena di visitare le saline naturali di Pedra Lume che hanno la particolarità di estendersi nel cratere del vulcano spento.

Il tragitto della teleferica è lo stesso percorso che si deve seguire per accedere al cratere ricoperto di bacini e canali. Il paesaggio è strano e indubbiamente fantastico, irreale, dove la roccia e il terreno assumono colorazioni che vanno dal verde al bianco , dall’argento all’ocra , dal rosa al blu. Lungo il bordo interno del cratere una bassa vegetazione paludosa contende il territorio ai campi di sale e costituisce rifugio per alcune specie di uccelli. Il contrasto tra il verde della vegetazione, il bianco incantato del sale e l’ocra delle pareti rocciose è davvero notevole.

Davvero suggestivo il bagno…. anche un peso davvero ” pesante” come il mio ha l’impressione di essere leggero e riesce a fluttuare: merito del sale nell’acqua. Attenzione, però, essenziale fare una doccia appena usciti perché il sale insieme al sole fa si che la pelle sia fortemente irritata.

Salbea … grotte di sale a Roma (Antonella Giroldini)

Abbiamo decisamente bisogno di eliminare lo stress a un costo accessibile …Gironzolando si internet scopriamo che da poco Roma hanno aperto le Grotte di Sale.

L’idea di queste due ragazze polacche ci sembra geniale : ” …. SALBEA nasce con la grande voglia di fornire un servizio utile, che sia per voi fonte di un sorriso e di una sensazione di benessere,  offrendovi la possibilità di depurare e rinforzare il vostro organismo.  Abbiamo cercato di realizzare uno scenario fiabesco dove permettervi di rilassarvi, lasciando libera la mente da stress e preoccupazioni, gustando i suoni ed i profumi della natura; magari, lasciandovi cullare per qualche minuto nelle braccia di Morfeo… Tutto questo senza chiedervi particolare impegno, preparazione o disposizione di tempo; a due passi da casa vostra ed in qualsiasi momento della vostra ricca giornata”…….

Decisamente queste ragazze ci sono riuscite…

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L’idea nasce in Polonia (paese con una grande tradizione di miniere di sale), dove iniziano a sorgere le prime stazioni climatiche all’interno delle miniere di sale ormai dismesse dalla loro primaria attività; venivano adibite al pubblico delle grotte di sale nelle quali i microelementi di iodio, potassio, calcio, magnesio, selenio, ecc presenti al loro interno potessero essere assorbiti dal corpo umano tramite l’apparato respiratorio  con facilità, aiutando l’organismo stesso a ripristinare al suo interno la presenza di elementi indispensabili per la salute.

Da qualche anno si è riusciti a ricreare artificialmente, anche in ambienti in superficie, il microclima presente nelle miniere: nascono le Grotte di Sale, oggi diffuse nel Nord-Est dell’Europa ed attualmente alla conquista dell’America.
Sono costruite in modo da ricreare gli ambienti delle miniere di sale: in bellezza, imponenza, suggestione, ma soprattutto per quanto riguarda gli effetti benefici del loro microclima sulla nostra salute, grazie all’elevata concentrazione di salgemma inspirato o assorbito tramite l’epidermide.

Le pietre di sale con cui viene costruito l’interno della grotta provengono da una vena mineraria Himalayana nella regione del Kashmir, dalle miniere di Klodawa e di Wieliczka (Polonia); quest’ultima è la più antica miniera di sale conosciuta, inserita nell’Elenco del Patrimonio Culturale e Naturale Mondiale dell’UNESCO tra i primi 12 patrimoni del mondo. Per secoli e stata una fonte di arricchimento per il paese e base materiale della cultura. Oggi e il sanatorio sotterraneo polacco più visitato ed e anche una attrazione turistica.

Una seduta nella Grotta permette al nostro organismo di assorbire una quantità tale di microelementi che soltanto una permanenza di tre giorni in una località marina, nel periodo immediatamente successivo ad una burrasca, potrebbe garantire. L’atmosfera che si respira nella Grotta, unica al mondo per magia e proprietà microclimatiche, apporta benefici al corpo e all’anima.

La seduta non presenta controindicazioni ed è accessibile a tutti. … Notiamo subito che c’è un angolino dedicato ance ai più piccoli …

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A fine seduta ci godiamo un ottima tisana ed un cioccolatino al gusto di sale ….

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Bullicame … le terme di Viterbo ( Antonella Giroldini)

Fin dall’antichità, il bacino idrotermale del viterbese è stato conosciuto ed apprezzato. Si tratta di una serie di sorgenti di acque, la cui temperatura varia da 40° a 56° , da cui sgorgano acque sufuree, solfatobicarbonate e alcalini – terrose. Citata da Dante Alighieri nell’Inferno. La sorgente del Bullicame è la principle. I romani costruiscono le loro terme, e gli stabilimenti attuali sono molto apprezzati , anche se non mancano nella zona luoghi dove si può fare il bagno liberamente.

Facendo una passeggiata per la città e seguendo le indicazioni scorgiamo pozze di varie grandezza dove troviamo persone immerse nelle pozze o che prendono il sole. Davvero suggestivo il panorama, peccato che non vi siano aree ove sia possibile fare una doccia o rinfrescarsi, ma per questo…. si accede alle terme dei Papi!

 

NATURNO (Antonella Giroldini)

Se i luoghi di maggior interesse sono la chiesa parrocchiale di SS Pietro e Paolo, con belle sculture, tra le quali una Madonna lignea e l’insolito Museo della Macchina da Scrivere. A piedi, camminando per circa un’ora e mezza , si può ammirare la cascata di Parcinese , che con i suoi 98 m è la più alta dell’Alto Adige.  Il panorama che si gode è senza dubbio particolare , grazie alla presenza del maestoso monte Tessa. Naturno riserva un’eccezionale sorpresa . Si tratta di un gioiello d’arte medioevale la piccola chiesa di S. Procolo, che conserva le opere di pittura più antiche dell’Alto Adige. Gli affreschi del 400 all’esterno dell’edificio, che ha origini molto remote , sono solo un assaggio di ciò che si trova all’interno , dove artisti di cultura longobarda realizzarono nell’VIII – X secolo raffigurazioni di particolare espressività , pur nel tratto essenziale del disegno. Si distingue, per vivacità narrativa, la scena di S. Procolo in fuga da Verona. Nel centro del paese la cuspide a bulbo del campanile segnala la tardogotica chiesa parrocchiale di S. Zeno.

 

Terme Poseidon (Antonella Giroldini)

I giardini di Poseidon sono il più grande Parco termale di Ischia: oltre 20 piscine ed un centro benessere

Sono nel comune di Forio, affaccia sulla splendida Baia di Citara, uno dei panorami più belli dell’isola, già nota ai Romani per le sue straordinarie acque bollenti.
Ischia appartiene geologicamente al sistema vulcanico dei Campi Flegrei, un bacino dove i segni del vulcanismo sono ancora ben presenti con le fumarole, la solfatara di Pozzuoli, le terme di Agnano a Napoli, ecc.
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L’isola ha anche un’attività vulcanica secondaria, che si manifesta con fenomeni minori, quali solfatare (emissioni di vapore acqueo surriscaldato misto a zolfo), fumarole e mofete (emissioni calde di vapore e anidride carbonica) e, soprattutto, le acque termali, ricche di sostanze benefiche.
Acque termali altamente curative alimentano oltre venti piscine immerse nel verde, con temperature che variano da 28° C a 40° C, tre piscine con acqua di mare per il nuoto sportivo e per il divertimento dei bambini, una grotta di vapore termale secondo la tradizione greco-romana scavata nel tufo, tre gruppi “Kneipp” (bagni alternati 40° C/15° C) di effetto circolatorio e un cammino di esercizio vascolare degli arti inferiori.
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 Tra le altre cose, nella bella stagione, è possibile approfittare della bella spiaggia che ha un area attrezzata dove si hanno a disposizione: doccia, spogliatoi e tanto altro!

GLORENZA (Antonella Giroldini)

Interamente circondata da una massiccia cortina muraria, alta 7m, con torri cilindriche agli angoli e tre porte a torre quadrangolari lungo lati: così appare ancora oggi questo borgo fortificati, che per integrità è uno maggiori dell’Italia settentrionale, esattamente come lo costruirono nella prima metà del XVI secolo Jorg Kolderer, Turing e Cristofaro da Lurago, architetti e ingegneri di Massimiliano I. Glorenza punto obbligato di passaggio per i commerci tra Svizzera, Germania, Tirolo e Italia, era stata distrutta nel 1499 durante la guerra d’Engadina e l’imperatore, temendo altre invasione svizzere, ritenne di doverla munire adeguatamente, anche tenendo conto della nuova realtà delle armi da fuoco.

Fuori dalla porte Tubre, in cui è allestita una mostra che racconta le vicende della città.

 

Lago di Carezza (Antonella Giroldini)

Il panorama dolomitico per eccellenza è quello del lago di Carezza, uno specchio di acque cristalline abbracciate da boschi nel quale si riflette il profilo di Latemar. Un quadro decisamente pittoresco, che il turismo scoprì già a fine ‘800 e che divenne una delle tappe irrinunciabili del Gran Tour nelle Dolomiti.