GLI IMPRESSIONISTI SEGRETI A PALAZZO BONAPARTE (Antonella Giroldini)

Palazzo Bonaparte – Spazio Generali Valore Cultura ospita la mostra Impressionisti Segreti.

Nelle meravigliose sale del piano nobile, che fu la dimora di Maria Letizia Ramolino – madre di Napoleone Bonaparte, sono esposte oltre 50 opere di artisti tra cui Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin, Signac, Van Rysselberghe e Cross.
Tesori nascosti al più vasto pubblico, provenienti da collezioni private raramente accessibili e concessi eccezionalmente per questa mostra.

La mostra rappresenta un’occasione unica per compiere un affascinante viaggio alla scoperta dell’Impressionismo attraverso magnifiche e inedite opere all’interno della prestigiosa e mai svelata cornice di Palazzo Bonaparte, uno dei gioielli più segreti e meglio conservati di Roma.

La cura della mostra è affidata a due esperte di fama internazionale: Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefinì il ruolo del mercante d’arte e primo sostenitore degli impressionisti, e Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi, sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet e Berthe Morisot.

La mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia, in partnership con Generali Valore Cultura. È patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, dall’Ambasciata di Francia in Italia e dalla Regione Lazio, ed è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale.

ONDE DI GIOIA ..VIAGGIARE IN TRAVEL COACHING AL TEMPO DEL COVID – 19 (Antonella Giroldini)

…. Qualsiasi parola sarebbe superflua … la presentazione di Ilaria è la migliore … viaggiare con lei è scoprire se stessi e le proprie potenzialitàa

 

 

 

 

Il GIARDINO DI VILLA D’ESTE ( Antonella Giroldini)

Dalla logia di Villa d’Este si ha una bella vista sul giardino che digrada a terrazze simmetriche ricco di fontane e giochi d’acqua. Dallo scalone si scende, passando dalla fontana di Bicchierone probabilmente berniniana, al suggestivo viale delle Cento Fontane, fiancheggiato da numerosi getti d’acqua e sculture. All’estremità destra del viale è la Fontana di Tivoli di Pirro Ligorio, detta anche dell’Ovato per la forma , che rappresenta la cascata di Tivoli, i monti circostanti e i fiumi Aniene ed Erculaneo simboleggiate da statue; all’estremità sinistra è la fontana di Roma o Rometta, riproduzione in miniatura di edifici dell’antica Roma. Continuando lungo il viale centrale si scende alla fontana dei Draghi, anch’essa del Ligorio, e quindi al piano ove si allineano tre peschiere. Sulla destra, in fondo, è la grande fontana dell’Organo, iniziata nel 1568 e terminata nel 1611, con monumentale prospetto architettonico; l’acqua azionava un organo idraulico completamente automatico, una delle meraviglie della Villa; cadendo, provocava per compressione un getto d’aria in grado di azionare un mantice, poi, passando da canne d’organo, emetteva suoni modulari da un cilindro, fatto ruotare dalla forza dell’acqua. Restaurato dopo anni di studi e lavori da parte di un gruppo di specialisti in idraulica, l’organo idraulico suona ogni due ore, a partire dalle 10,30, tutti i giorni. Il viale centrale termina alla rotonda dei Cipressi, ornata di alberi centenari, mentre altri giochi d’acqua sono in posizione più appartata. La fontana della Civetta, come la fontana dell’Organo, è animata da un fantasioso congegno idraulico che deriva da simili macchine d’epoca ellenistica. La spinta dell’acqua cadente muove una civetta che si avvicina a un gruppo di uccelli di bronzo, che, per la sua presenza, smette di cinquettare.

DUOMO DI ORVIETO (Antonella Giroldini)

Il Duomo di Orvieto, una delle massime realizzazioni artistiche del tardo Medioevo italiano, costituisce un unicum che sfugge ad ogni semplicistica classificazione di stile, in cui il sentimento animatore delle grandi cattedrali del due-trecento, le soluzioni architettoniche degli ordini mendicanti ed i motivi figurativi del gotico francese trovano una perfetta armonia di volumi e di linee nell’originale superamento della tradizione basilicale romana.
“Blocco compatto e allungato” che si erge a caratterizzare lo spazio avvolgente della piazza, la cattedrale, intitolata alla Vergine Assunta, è stata edificata nel corso di più secoli, dal XIII al XVII. Vari sono i motivi della sua costruzione:   politici, urbanistici, sociali, artistici e non solo religiosi, come vorrebbe la tradizione, che lega il Duomo al Miracolo dell’Eucarestia avvenuto a Bolsena nel 1263.

 

Dubai : Spiagge (Antonella Giroldini)

Gli abitanti di Dubai amano le spiagge delle loro città. E se i residenti a Jumeirah  – che vivono a pochi passi dalle limpide acque turchesi  – non si perdono il rito quotidiano della nuotata di prima mattina o nel tardo pomeriggio, gli altri cercano di frequentare la spiaggia almeno nel week end . Persino gli espatriati vanno in spiaggia il venerdì , giorno in cui vedrete gli autobus delle aziende edili in attesa sulla Open Beach, mentre i loro impiegati giocano a cricket sulla sabbia.

Sebbene secondo alcuni gli edifici in costruzione a Palm Island abbiano deturpato un po’ il panorama, i resort balneari situati lungo la spiaggia di Jumerah sono considerati i migliori del mondo, con piscine gigantesche dotate di bar , giardini pieni di palme e ottime possibilità di praticare gli sport acquatici e diverse attività all’aperto.

ASCOLI : Sopra e dentro il Ponte Romano ( Antonella Giroldini)

Passeggiare sul Ponte Romano Agusteo, risalente al I secolo a. C., sarà possibile, visto che Ascoli è una città tra due fiumi (il Tronto e un suo affluente, il Castellano), ma passare dentro allo stesso sarà un’esperienza di certo ancora più suggestiva. Inutile dire che è stato realizzato in travertino: alto 25 mt., lungo 22,20, ha misure straordinarie per l’epoca della sua edificazione. Il ponte è visitabile all’interno attraverso un corridoio d’ispezione, il cui ingresso si trova nella testata esterna con accesso dalla porta dell’edificio che lo fiancheggia.Dato il valore archeologico, è considerato uno dei ponti più rappresentativi della tecnica e della civiltà romana avendo conservato integralmente le sue caratteristiche costruttive.

SANTO DOMINGO (Antonella Giroldini)

Costruita sull’argine occidentale del Rio Ozama, prima città europea fondata nell’Emisfero occidentale, Santo Domingo è oggi una moderna metropoli, cosmopolita e caotica, abitata da 2,2 milioni di persona. Irradiatasi verso l’interno, come un vecchio ventaglio spagnolo, questa città affollata, dalla porta storica monumentale, combina il fascino del Vecchio Mondo con la raffinatezza moderna e il carisma latino.

Fondata nel 1498 da Bartolomeo Colombo, fratello di Cristoforo, la neonata città divenne la piattaforma di lancio delle spedizioni di colonizzazione delle Americhe. La città fu inizialmente chiamata Nueva Isabela e dislocata sulla sponda orientale del Rio Ozama. Nel 1502 un uragano rase al suolo l’insediamento ligneo, e il governatore Nicolas de Ovando la ricostruì in pietra sull’altra riva del fiume, ribattezzandola col nome di Santo Domingo de Guzman. Progettata secondo un preciso reticolato, la città si stende all’interno di una cinta muraria, ancora esistente, con sei porte d’ingresso e 20 bastioni.

Oggi Santo Domingo è una città moderna e movimentata, alla moda, superba sul fronte culinario e animata da una frizzante vita notturna che esprime il misterioso fascino latino. Il contrasto tra il moderno yang e il coloniale yin si trova lungo il Malecon, un boulevard sul lungomare fiancheggiato da casinò e hotel, e nel moderno Naco- Winston Churchill  – Piantini, un conglomerato di uffici, attività commerciali e ristoranti, luogo ideale per nottate di salsacaliente. Anche l’arte si sta imponendo come attrattiva, concentrata nel superbo Museo de Arte Moderno.

I siti più interessanti sono raccolti attorno  alle tre piazze principali della Zona  Colonial. La vecchia città merita almeno tre giorni di vita, mentre la Ciudad Nueva, Gazcue  e i distretti periferici un giorno ciascuno.

La Zona Colonial è stata dichiarata parte del patrimonio mondiale dell’Unesco nel 1990  ed è il più antico insediamenti europei ancora esistenti nel Nuovo Mondo, è un tesoro di attrazioni storiche i cui fascino incanta per giorni. La Zona Colonial abbraccia, all’interno della città vecchia, un centinaio di isolati urbani, le cui antiche strade e piazze acciottolate sono ornate da un complesso architettonico di prim’ordine: castelli, palazzi,  case signorili, molti dei quali sono adatti a ristoranti, boutique, hotel, gallerie e musei.

 

 

 

BORGO MEDIEVALE DI GRECCIO (Antonella Giroldini)

Il borgo medievale di Greccio, nella Provincia di Rieti, è arroccato a 705 metri d’altitudine, su un bastione roccioso, alle pendici del Monte Lacerone, affacciato in splendida posizione panoramica sulla valle Santa Reatina.

Fondato probabilmente da una colonia Greca, in tempi antichissimi, si hanno notizie delle battaglie sostenute con le comunità vicine fin dal secolo XI, data della nascita del Castrum.

Nel primo periodo della sua genesi, più precisamente negli anni a cavallo del 1100, il castrum Greciae conobbe una fase di grande sviluppo demografico ed urbanistico in seguito all’immigrazione degli abitanti di Rocca Alatri, un centro situato nei pressi della vicina abbazia cistercense di San Pastore, che cominciò a spopolarsi in quel periodo.

Nel 1242 fu distrutto ad opera delle truppe di Federico II di Svevia che, in guerra contro la Santa Sede e non riuscendo ad espugnare Rieti dopo dieci mesi di assedio, incaricò nel mese di maggio il suo capitano generale Andrea di Cicala di mettere al ferro e fuoco l’intero circondario.

Fu la più drammatica devastazione che il paese subì, insieme al saccheggio delle truppe napoleoniche che si consumò nel 1799.

L’antico borgo conserva intatta la sua struttura, tipica di un “castrum” fortificato, nella quale spiccano i resti del castello, risalente al secolo XI.