GENOVA una città che può sorprenderti ad ogni passo (Antonella Giroldini)

PRIMO WEEKEND FORMATIVO “GENOVA… ALLA SCOPERTA DI UNA CITTA’ PIU’ STRANA CHE BELLA “?

Il nostro secondo anno di formazione del Master in Travel Coaching è iniziato con una meta inconsueta ed
inaspettata: Genova. Genova per me negli anni è sempre stata solo una sosta veloce, un punto di partenza per partire alla visita di altri parti di Liguria. Mi incuriosisce la scelta di Ilaria: dare il là al nostro secondo anno di formazione proprio da qui! Vivo questa scelta come un’opportunità, una meta da scoprire che molto probabilmente non avrei mai scelto di visitare se non fosse stata inserita tra le mete dei nostri sei magici week end formativi.
Non appena Ilaria ci ha detto che sarebbe stata la nostra meta mi si sono allertate le “antenne” alla ricerca
di un libro che mi facesse “annusare “dalle sue pagine lo spirito e l’energia della città in attesa di visitarla.

Ho scelto un volume impegnativo – Aldo Padovano – Il Giro di Genova in 501 luoghi – la città come non l’avete mai vista.

L’autore è uno storico, scrittore, regista straordinario e originario di Genova e quindi grande conoscitore dei caruggi. È un libro ricco di suggestioni e di curiosità ma soprattutto è un libro che fa esclamare “Ma Dai!!!”, o almeno a io l’ho pensato più volte mentre “bighellonavo” tra le sue pagine durante il mio viaggio in treno Roma/Genova ….

E come sarebbe per te provare a leggere una guida o visitare un luogo in modalità “Ma Dai?”.

Genova e questo libro mi hanno regalato un nuovo modo di approcciarmi al luogo: il perdersi, il gironzolare e il vagabondare per le strade della città lasciandosi sorprendere e assaporandone l’essenza senza
programmi e senza aspettative …. Allo stesso modo è stato divertente sfogliare le pagine del libro e fermarsi a leggere in maniera approfondita la storia del titolo evocativo.

Come sarebbe per te provare a leggere una guida o visitare un luogo in modalità “Ma Dai?”. Una modalità che in cui ti permetti di esplorare il mondo con quel misto di mancanza di aspettativa e di apertura alle infinite possibilità che ci posso venire incontro mentre svoltiamo l’angolo di un palazzo o sorprendendoci da una intuizione o da una suggestione che può arrivare sfogliando le pagina di un libro.

Cosa accadrebbe se ci lasciassimo catturare da una frase e/o dal titolo di un capitolo, e cogliere nella narrazione qualcosa che parla anche di te, che ti incuriosisce e ti invita ad un incontro con il luogo?

“Questa insolita e “colta” lettura invita a una scoperta e una riscoperta di Genova anche per chi Genova la conosce a chi ogni giorno cammina per le sue strade e che ora potrà farlo magari nei fine settimana con questa guida in mano. La città antica, il porto, il centro, le alture, la Val Bisagno, il Levante, il Ponente, la Valpolcevera; Aldo Padovano, accompagna il lettore sulla Promenade, la domenica pomeriggio o al tramonto. Verso le case in stile liberty, e poi di colpo tra caruggi e piazzette poco più grandi di un foulard. Catturati e resi per sempre poesia nelle canzoni di Fabrizio De André. Vico dei caprettari e la sua barberia San Siro, la prima cattedrale San Carlo e la madonna della fortuna La stazione Genova Principe e il monumento a Colombo I magazzini del cotone La Sala Sivori: dalla musica al cinema L’ex ristorante San Pietro alla foce Il parco urbano delle mura Boccadasse tra barche, gatti e cantautori…. “

Così ho provato ad approcciarmi a questo libro e leggendolo ho scoperto una strana abitudine dei Genovesi: ricorrere “al trasloco degli arredi urbani”.

Si incontra questo curioso fenomeno nel racconto della “sirena” di piazza Soziglia: “ La fontana doveva essere completata nella parte terminale da una sirena scolpita in marmo da Gian Giacomo Paracca di Valsolda., Piazza Soziglia all’epoca più che dal popolo era frequentata dai nobili ai quali all’epoca più che dal popolo era frequentata dai nobili ai quali non garbava che nel luogo del loro passaggio si levassero continuamente spruzzi e men che meno sopportavano l’andirivieni del popolino intento ad attingere l’acqua. Per cercare di ovviare a tale inconveniente il 16 luglio fu pubblicato un proclama secondo cui era vietato servirsi dell’acqua della fontana “per lavar panni, bagnar vasi o caratelli, verdure, abbeverarvi animali, ecc”. Nel 1589 – poiché l’acqua continuava ad allargare la piazza disturbando anche l’attività delle botteghe circostanti – fu deliberato di vendere la Sirena e trasferire il “barchile” nell’attigua piazza Lavagna, allora dalle dimensioni molto più ristrette dell’attuale.

La statua della sirena era sparita da tempo nessuno se ne preoccupava. Viene data dunque facoltà al Lomellini
di rintracciarla o di farne fare un’altra. La sirena non fu più ritrovata, e così si dovette sostituirla con una nuova statua”.
Ma come fa notare Aldo Padovano i traslochi di arredi urbani in questa città vanno ben oltre le fontane …: “non vorrei ripetermi, ma devo registrare in città un ennesimo “trasloco” da un luogo all’altro di uno degli elementi di quello che oggi viene definito nel gergo “architettese”, “arredo urbano”. … Spesso, nel descrivere i luoghi di questa città abbiamo sottolineato il fatto che le fontane, i portali e financo le porte delle cinte murarie sono state costrette a traslocare in altre zone per nuove esigenze urbanistiche.

Ma che una che una chiesa sia stata ricostruita se non con le stesse pietre, ma assolutamente identica a qualche chilometro dal sito originario, è veramente insolito. È capitato alla Nostra Signora del Rimedio, oggi in
piazza Alimonda”.

Leggendo che in questa città, tutto è in movimento, che tutto può essere mutato, trasformato e che tornando nella stessa piazza potresti non trovare lo stesso paesaggio urbano….

Che suggestioni ti arrivano?

Ti senti spaesato dal mutamento, dalla perdita di punti di riferimento o sei divertito e incuriosito?

Che ne dici, ti va di disegnare una mappa seguendo gli spostamenti dei pezzi di arredi urbani?

Se andassi in giro per la città, unendo i puntini dei monumenti e delle piazze alla ricerca degli “arredi erranti “, si mostrerebbe un disegno?

E se sì, quale? Cosa dice di te questa mappa simbolica.

Questo percorso insolito, un giro attraverso 501 luoghi, è rivolto anche a chi Genova la vive e la conosce.
Visitandola in modalità “Ma Dai” si può anche incontrare “Genova e la sua “grande bellezza”: i colori, le luci, le suggestioni e la storia, i suoi vicoli così vivi e pulsanti. Genova e le sue anime: una città di mare, di cultura, arte e innovazione, unica e autentica. Il turismo nella città ligure aumenta di anno in anno, e i luoghi da scoprire sono molti e spesso poco conosciuti”.

Il nostro weekend formativo in Travel Coaching ci ha portato a incontrare le diverse anime di questo luogo….

L’anima orgogliosa e battagliera di questo popolo che così parla al visitatore in prima persona – lo ammoniva circa le sue intenzioni. Questa iscrizione si trova su una lapide attergata a una delle due torri di Porta Soprana: “Nel nome di Dio Onnipotente, Padre Figlio e Spirito Santo. Amen/Sono difesa da uomini, circondata da mirabili mura/e con il mio valore scaccio lontano i dardi nemici. / se porti pace, puoi toccare pure queste porte, /se mi muovi guerra, triste e battuto ti ritirerai. /il Meridione e il Ponente, il Settentrione e l’Oriente sanno/su quali enormi moti di guerra io Genova ho sostenuta vittoriosa.”;

lo spirito pittoresco e bohemien di Bocadasse: “questo antico borgo di pescatori, questa profonda e naturale insenatura è posta al termine orientale di corso Italia, la lunga e tortuosa passeggiata carreggiabile che si snoda dalla foce del torrente Bisagno ai confini del quartiere di Sturla. … Bocadasse conserva ancora quasi completamente intatte le sue caratteristiche originarie: le pittoresche abitazioni, il porticciolo, la spiaggetta, le barche e financo gli abitanti, una comunità variegata ma piuttosto compatta, che si tramanda di generazione in generazione le proprie abitudini: il sole, i gatti, la pesca, l’ozio.

l’ingegno innovativo dell’’ascensore di Montegalletto: “Nel 1929, per collegare rapidamente la stazione ferroviaria di Principe con il quartiere che si era sviluppato attorno alla parte superiore di Montegalletto, si decise di realizzare un ascensore pubblico che, superando un dislivello di 70 metri, permettesse in pochi minuti di arrivare a destinazione. Era necessario percorrere un tunnel sotterraneo di circa 300 metri per raggiungere le ……è il risultato dell’originale combinazione di una funicolare con un ascensore. 

Le due cabine hanno una partenza simultanea: quando la prima, iniziando la sua corsa dall’ingresso di Principe, percorre la galleria orizzontalmente, la seconda comincia la discesa da corso Dogali; le cabine si incontrano alla base della cavità: quella che arriva dall’alto diventa di fatto una funicolare e continua il suo percorso in piano verso
l’uscita. Quella in salita, posizionata sul piano dell’ascensore., è sollevata verso la stazione a monte

lo sguardo benevolo di una divinità protettrice, simbolo della città, la lanterna: “Guardavo, nella notte, ad occidente, il grande lume palpitante della Torre di Capo di Faro; il lume che ha, pur nella regolarità isocroma del suo lampeggiamento, qualcosa di così misteriosamente umano. Un lampo bianco, poi un buio breve;
come un occhio che vi si abbassino sopra le ciglia… così descriveva nel 1953 il faro della Lanterna di Genova lo scrittore e giornalista genovese Giovanni Ansaldo. Questa torre alta 76 metri (raggiunge i 7, compreso lo scoglio su cui poggia) è dal 1128, l’anno della sua costruzione, il simbolo della città. Il poeta dialettale del secolo scorso Edoardo Firpo paragonava la luce della Lanterna a un altro corpo celeste

Quando là sulla marina/batte la luna piena/e tutto brilla il mare/e verso Capo Mele/bianche si vedono le vele/ come se ci fosse il sole, /quella lanterna rigida/ inutile vi pare/. Ma non è così quando, / buio come in bocca al lupo, /urlano i marosi e le raffiche…/ Ecco che allora diventa/Accesa più che il sole, /una divinità…”

il Museo delle culture, ideato e costruito dal capitano Enrico Albertis che viaggiando per mare e per terra tra Otto e Novecento, il capitano ha racchiuso il mondo nella sua dimora” il suo castello testimonia il fascino che i mondi lontani da lui visitati hanno esercitato sul suo spirito, impregnato di “genovesità” e amore per il mare e altrettanta curiosità verso l’ignoto e l’intentato”. Così esortava Il Capitano Enrico Alberto D’Albertis : “Oh giovani italiani, che avete salute, tempo e denaro, viaggiate, viaggiate, viaggiate senza aspettare l’età della prudenza forzata, dagli acciacchi e dal rimpianto”.

Visitare Genova con questa modalità, ci invita a sorprenderci ed a scoprire Una città incantevole al primo sguardo e che sorprende ad ogni visita. Un viaggio nei luoghi più magici e rappresentativi che ci potrebbe permettere di scoprire le nostre voci interne !!

Vasche di El ( Antonella Giroldini)

El Spa è la day spa nel cuore di Roma: hammam tradizionale, massaggi, sentieri di coppia, rituali delle più antiche tradizioni per donarti il benessere nel modo più lieve e naturale, coccolato da professionisti. Un ambiente raffinato e suggestivo in cui sei protagonista del tuo tempo.

Noi ci siamo regalati un percorso di due ore e mezza

Percorso Benessere di coppia dell’acqua

Il percorso inizia con l’antico rituale arabo dell’hammam. Abbiamo stazionano inizialmente nel calidarium, una stanza di vapore caldo a 40°. Dopo circa 20 minuti viene effettuato con un guanto ruvido un profondo scrub della pelle: in questo modo vengono eliminate le cellule morte, con un effetto rigenerante sulla pelle che diventa luminosissima. Il rituale prosegue con il tradizionale savonage con il prezioso savon noir Cinq Mondes ed il lavaggio, effettuato mediante abbondanti ed energiche abluzioni. La sensazione è quella di essere lavati e coccolati come dei neonati.

Segue il bagno nelle suggestive nelle vasche di El: in un’atmosfera densa di vapore, ci si immerge in acque dalle proprietà rigeneranti. Il passaggio dal calidarium (vasca calda) al frigidarium (vasca fredda), secondo l’antica tradizione delle terme romane, ha un effetto stimolante per la circolazione.

Una volta scelto l’olio essenziale dalla fragranza più gradita, si prosegue con un massaggio rigenerante di 30 min., per ristabilire il naturale equilibrio corpo-mente.

Infine, rigenerati e purificati, nella sala relax potrete assaporare tè verde alla menta o tisane.

Amati! Sei la persona con cui vivrai tutta la vita!

La Sirena del lago di Lispida (Antonella Giroldini)

La presenza di acqua calda in questo lago ha da sempre stimolato la fantasia degli abitanti, dando origine a varie credenze e leggende.

La più nota ha come protagonista Manfredo, giovane conte di Monticelli, il quale soffriva di una malattia alle gambe che non gli dava pace. Dopo aver sperimentato senza successo numerose cure, il dolore che lo affliggeva divenne sempre più acuto, impedendogli di dormire. La notte di San Giovanni, non potendo trovare pace, si recò fin sulle sponde del lago di Lispida, a meditare sulle sue sfortune. Il giovane sfortunato aveva deciso di gettarsi nel Lago di Lispida.
Ma prima che potesse realizzare il suo proposito, sentì un canto melodioso e dalle scure acque del lago emerse una bellissima fanciulla mezza donna e mezzo pesce, la quale commossa dal dolore del giovane decise di aiutarlo. La sirena si immerse e dal fondale portò in superficie del fango bollente con il quale coprì le membra malate di Manfredo.

La Sirena poi si mise a cantare, e assieme alle membra il giovane sentì anche il cuore andargli in fiamme. Il conte, guarito, giurò il suo amore eterno alla sirena, da essa ricambiato. I due si videro per alcune notti, ma la Sirena fu scoperta dal re dei fauni, che in segno di castigo per aver tradito le sue genti la condannò a essere donna.

La leggenda vuole che la Sirena non si fece più vedere. Ancora oggi lo spirito del conte di Monticelli si aggira di notte nei pressi del lago invocando la sua amata, ma secondo la leggenda solo durante la notte di San Giovanni Battista i due innamorati si riescono a rincontrare e chi si trova nei paraggi può udire il canto melodioso della sirena provenire dal fondo delle acque.
Da allora, poi, i fanghi degli Euganei iniziarono a ridare a molti la salute. E nella notte di San Giovanni sono in molti a giurare che dal fondo del lago si senta ancora il canto felice della sirena.

Leggenda tratta dal libro  “Guida alle Terme e al Benessere in Italia “di Soldavini e Giuseppe Piccolo, ed. Magenes

Il lago di Lispida si trova tra Monselice e Battaglia Terme e si estende ai piedi del versante orientale del piccolo monte da cui prende il nome. Il Lago si può raggiungere tramite una breve passeggiata lungo il sentiero che costeggia i vigneti della tenuta di Villa Italia.

Quanto sei disposto a partire portando nel tuo zaino, il tuo miglior sorriso?

Mi colpisce di questa leggenda il processo di guarigione che l’incontro con qualcuno di sconosciuto ed inatteso può generare in noi. E come spesso avviene in viaggio, se siamo disposti ad andare incontro all’ignoto con un sorriso ed il
cuore aperto, magari potremo scoprire che le parole di uno sconosciuto, il suo sorriso o una condivisione, possono essere la chiave per innescare in noi un nuovo modo di guardare il nostro quotidiano, o scoprire una risorsa dentro di noi che possiamo portarci anche nel nostro quotidiano.

Come Viaggia il Capricorno (Antonella Giroldini)

Capricorno  (22 /12– 20/01)

…. Viaggiare tra la natura wild alla ricerca delle proprie radici  

Citazione: “There is a happy land where only children live they don’t have the time to learn the ways of you sir. Mr. Grownup (c’è una terra felice dove vivono solo bambini loro non hanno il tempo di imparare  i tuoi modi. Signor Adulto)”.   – There is a happy land. David Bowie 

Capricorno: è il genitore ed il fanciullo. Dentro di sé albergano sia l’uno che l’altro. Quello che il Capricorno fa non è altro che esprimere sé stesso attraverso il proprio lavoro. Che spesso è duro e ricco di sacrifici, ma quando porta alla vetta, il panorama ripaga ogni sforzo. Ha la testa, la volontà, l’intelligenza e il carisma che lo portano esattamente dove vuole arrivare”.

Come viaggiatore è uno spirito avventuroso, amante delle attività outdoor, della natura wild. Trekking, scalate fino alle alla vetta delle montagne più alte, immersioni. Se siete tipi adrenalinici e molto attivi, scegliete come compagno di viaggio un Capricorno e non resterete delusi.  Per la sua serietà l’ho pensato come guida di un gruppo di amici in bici! Mappa da seguire, tabella di marcia definita da lui da rispettare.

Lo possiamo trovare tra i paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato alle Residenze Sabaude patrimonio dell’Unesco, salendo fino ai Sacri Monti di Piemonte e Lombardia per poi perlustrare i Siti Palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Amano scoprire luoghi che affondano le radici nella storia e questi sono tutti e quattro beni Patrimonio dell’Unesco, che volete di più?

SCOPRENDO SENTIERI E PERDENDOSI TRA LE VIGNE. IN COPPIA OPPURE IN UN GRUPPO DI AMICI.

Il 2022 sarà un anno scoppiettante per i nati sotto il segno del Capricorno. Un anno di nuove conoscenze, piacevoli scoperte, avventurosi inizi. Per questo il suggerimento è, limitazioni da Covid permettendo, di fare le valigie e andare alla scoperta di una meta fresca e vivace, un luogo ideale, insomma, per sentirsi parte di un mondo.

Esperienze Trasformative (Antonella Giroldini)

STRUMENTI DALL’INCONSCIO – ANSIA E RABBIA REPRESSE DISTRUGGONO IL PRESENTE

Partendo da questo : ” Albert Bandura, noto per il suo lavoro sulla teoria dell’apprendimento sociale, in particolare per il suo impatto sulla teoria sociale cognitiva, con l’esperimento della bambola Bobo ha ampiamente dimostrato in che modo un bambino imiti il comportamento dell’adulto acquisendo ed amplificandone le emozioni, fino a replicare atteggiamenti di tensione e rabbia.

Inconsapevole di ciò che accade, quindi, replica il comportamento, scrivendo in sé come veritiero ciò che in realtà non sperimenta sulla sua pelle come esperienza diretta.

Può acquisire quindi comportamenti connessi alla rabbia senza che ve ne siano le ragioni, ma solo perché l’adulto lo ha reso valido con il suo comportamento.

Questo indica quindi che potresti basare la tua vita su comportamenti appresi, che ti hanno riscritto le emozioni in maniera per te disfunzionale.

Questo ti espone a reazioni incoerenti con situazioni e persone, per di più tu non ne sei al corrente, poiché ciò che per te risulta normale, per l’altro può risultare eccessivo.

La rabbia è l’emozione repressa che più manifesta questa situazione, poiché socialmente non viene accettata, ma gestita, veicolata, in sostanza rinnegata.

Quindi, se negata, ti gestisce, poiché non la conosci a fondo…..”

Stefano Scialpi ed il Suo Lazarus ti insegnano a trovare la via per fare il salto ed abbracciare quanto Nietzsche dice : « Ogni volta che ho trovato un essere vivente, ho anche trovato la volontà di potenza […] E la vita stessa mi ha confidato questa segreto : “ Vedi, disse, io sono il continuo, necessario superamento di me stessa “ »

Come Viaggia il Sagittario (Antonella Giroldini)

Sagittario (22/11– 21/12)

… Rondini … grandi esploratori

Citazione: “Come fly with me. Let’s fly. Let’s fly away (…) once I get you up there where the air is rarefied we’ll just glide starry  – eyed  (vieni a volare con me.Voliamo. Voliamo via/ (…) Ti porto lassù/ Dove l’aria è rarefatta/ Vogliamo solo planare/ con gli occhi di stelle.)”.   – Come fly with me. Frank Sinatra 

Sagittario: è una rondine. Un volatile socievole che abita ovunque nel pianeta e che non tocca quasi mai terra. È fuoco ma non può vivere senza aria”.

Il segno del Sagittario è fortemente legato al concetto di viaggio. Che sia psicologico, alla scoperta di sé o ovviamente geografico, se c’è una parola che sembra cucita a misura addosso a questo segno è “viaggio”. Amano avventurarsi in zone inesplorate senza mai dimenticare le proprie origini.

Cercano vacanze in cui l’esperienza la fa da padrone e lascia un ricordo indelebile nella mente.  Hanno ben chiaro l’itinerario di viaggio che deve prevedere ogni giorno una città diversa seguendo l’impulso del momento, tenersi occupati in ogni circostanza e sentirsi liberi di muoversi, curiosare ed esplorare privilegiando magari un viaggio on the road o un pellegrinaggio.

Siete grandi esploratori, governati da Giove, cercate tutto ciò che non capite. La vostra vita è un susseguirsi di domande, alla scoperta del diverso da voi e, per farlo, avete un ottimismo incrollabile. Amate i luoghi densi di spiritualità e cultura perché sono ricchi di risposte.

Voi  che siete viaggiatori di larghe vedute apprezzerete la magia e il garbo della Basilicata: dal paesaggio surreale di Craco, piccolissimo borgo medioevale con la sua Chiesa madre e palazzo Grossi, alla capitale della cultura 2019 Matera, col fascino dei suoi sassi, e molto di più.

ESPERIENZA DI TRAVEL COACH (Antonella Giroldini)

Ilaria Vigo

 

DALLA CONFUSIONE AD UNA NUOVA MISSIONE
Testimonianza di Antonella Travel Coach Juniore anno 2022

Cara Ilaria, la mia motivazione al momento dell’iscrizione era piuttosto confusa ma sostanzialmente aveva a che fare con la voglia di sentirmi viva con la voglia di trovare qualcosa che mettesse a frutto le mie passioni.

Oggi penso di avere più chiaro quello che davvero mi piace e mi fa sentire in pace e realizzata : valorizzare l’Italia ; ho ritrovare la gioia di scoprire e di viaggiare. Ho imparato a sentire i luoghi ed a connettermi con loro. Alla fine di questo secondo anno spero di riuscire a trovare una seconda fonte di reddito da esercitare con la mia passione più grande: il viaggio.

Foto scattata durante la settimana di RoleGame in Irlanda. Pozzo di San Patrizio, Gortmore, Co. Tipperary, Irlanda 

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— presso St Patricks.

DALLA CONFUSIONE AD UNA NUOVA MISSIONE
Testimonianza di Antonella Travel Coach Juniore anno 2022



Cara Ilaria, la mia motivazione al momento dell’iscrizione era piuttosto confusa ma sostanzialmente aveva a che fare con la voglia di sentirmi viva con la voglia di trovare qualcosa che mettesse a frutto le mie passioni.

Oggi penso di avere più chiaro quello che davvero mi piace e mi fa sentire in pace e realizzata : valorizzare l’Italia ; ho ritrovare la gioia di scoprire e di viaggiare. Ho imparato a sentire i luoghi ed a connettermi con loro. Alla fine di questo secondo anno spero di riuscire a trovare una seconda fonte di reddito da esercitare con la mia passione più grande: il viaggio.

Foto scattata durante la settimana di RoleGame in Irlanda. Pozzo di San Patrizio, Gortmore, Co. Tipperary, Irlanda 

— presso St Patricks.

Come Viaggia la Bilancia (Antonella Giroldini)

Bilancia  (23 /09 – 22/10)

Per degustare con gli occhi e con il palato

Citazione: “All we are saying. Is give peace a change (Tutto quello che chiediamo è di dare una possibilità alla pace!)”.   – Give peace a change – Plastic ono band

Con la Bilancia siamo pronti ad uscire dall’individualità, per confrontarci con gli altri.

Per vivere a pieno la bellezza della vita bisogna vivere in armonia.  Per lei trovare un equilibrio tra tutte le diversità è importante. Non vuole combattere gli opposti, ma vorrebbe che si integrassero. 

Dire che la Bilancia sia calma ed equilibrata è errato, affermare che sia sempre alla ricerca di pace ed equilibrio è sacrosanta verità.

Voi Bilancini avete bisogno di equilibrio anche in viaggio, motivo per cui, per non farvi imbronciare, bisogna darvi movimento e quiete, storia e divertimento. Idealisti e perfezionisti, attratti dal bello, amanti della poesia, delle arti grafiche e fautoti delle simmetrie: d’altronde l’equilibrio è il tuo mantra! Frequentatori impavidi di cocktail party, prime teatrali, opere e balletti, amate circondarvi di persone affascinanti.

Vi divertite a creare un mondo meraviglioso e se non ci riuscite rischiate di diventare apatici e pigri, ma sempre col sorriso, ovvio! Per questo vi portiamo nella capitale, a scoprire in prima persona la grande bellezza di Roma!

Come Viaggia la VERGINE (Antonella Giroldini)

Vergine (23 /08 – 22/09)

Fidarsi e Affidarsi per spezzare il senso del dovere….

Citazione: “Raccontami le storie che ami inventare, spaventami (…) conquistami. Inventami dammi un’altra identità stordiscimi. Disarmami e infine colpisci abbracciami ed ubriacami di ironia e sensualità”.   – Parole di Burro – Carmen Consoli

La Vergine è un segno che presenta molte sfaccettature. Ha bisogno di stabilità, ma anche di movimento. È saldo a terra eppure desidera volare. È pragmatico, ma mentale

Di solito è più l’equilibrio interiore che cercano, piuttosto che quello esteriore.

Dentro il suo cuore e la sua testa c’è caos per cui alla fine è anche molto divertente, un po’ goffa e piuttosto ironica. Spesso se ne viene fuori con battute inaspettate, gusti musicali particolari, idee strambe che strappano una risata di gusto. Ed è bella perché è così: affidabile anche quando non sembra.

Tende a sfuggire da tutto ciò che smuove il suo animo, perché i sentimenti non possono essere controllati e perciò li teme”, ma la sua freddezza “è solo apparente e le serve per sopportare un’emotività così fuori controllo da non poter essere gestita.

Ed allora, caro viaggiatore della Vergine, tu che chiedi davvero troppo a ste stesso, come puoi sfuggire al logorio della vita quotidiana? Affidati e fatti portare per mano da qualcuno ti bendi e ti prenda per mano e porti nella bella laguna veneta, dove il paesaggio tranquillo è animato da un’operatività affascinante che potrebbe rilassarvi. Nulla è meglio dell’acqua per ritrovare un ritmo più naturale.