Mese: Maggio 2020
COLLELUNGO SABINO (Antonella Giroldini)
Il territorio di Collelungo Sabino è incluso nell’AREA DEL DOP “SABINA” ricadente nell’ambito della Provincia di Rieti. L ‘areale della zona di produzione del Dop Sabina (delimitata con decreto 29 maggio 95 MIPAF),in provincia di Rieti comprende il territorio dell’antica Sabina, ovvero , 25 comuni in provincia di Rieti e 15 in Provincia di Roma.
Il paesaggio e’ caratterizzato dalla presenza di impianti di olivi secolari e dal tipico modello d’insediamento umano detto “incastellamento”. Il territorio e’ lambito dal fiume Tevere a sud, e’ attraversato dal rapido e breve fiume Farfa e diviso al centro dai Monti sabini. La regione Sabina fu culla dell’ antico omonimo popolo, che contribuì alla nascita e alle fortune di Roma.
… da Ischia a Positano … (Antonella Giroldini)
FRASSO SABINO (Antonella Giroldini)
Grazioso borgo medievale cinto da verdi colline e da coltivazione di ulivi sorse tra la fine del sec. X e l’inizio del sec.XI sulla riva sinistra del fiume Farfa. Fino a poco tempo fa si pensava che il suo toponimo derivasse dai frassini che circondavano la zona, ma studi recenti hanno ipotizzato che, essendo in epoca romana un “posto di guardia”, la sua etimologia deriverebbe dal verbo latino “fraxare” che significa appunto “fare la guardia”.
Nell’XI secolo fu donato all’Abbazia di Farfa e in seguito divenne proprietà dei Brancaleoni e in seguito degli Sforza Cesarini, che lo ottennero grazie ad un matrimonio dopo una serie di lunghe dispute con la famiglia dei Savelli detenendone il possesso fino alla soppressione dei feudi. A quest’epoca risale la costruzione del maestoso castello che ancora oggi nonostante i numerosi rifacimenti, domina il centro del paese.
Luoghi da visitare:
Castello degli Sforza Cesarini, imponente edificio databile tra il XV e il XVI secolo è caratterizzato da una torre cilindrica angolare ornata di beccatelli. La struttura originaria è stata più volte rimaneggiata nel corso degli anni subendo notevoli danni alla torre e alle pitture degli appartamenti che sono state intonacate o distrutte.
Chiesa di S. Pietro in Vincoli, costruita agli inizi del XIII secolo presenta una piccola abside e tre navate, di cui quella destra nel XVII secolo è stata murata e trasformata in una serie di cappelle funebri annesse all’attiguo cimitero. L’interno è decorato con affreschi risalenti al XV secolo raffiguranti “l’Annunciazione”, la “Fuga in Egitto” e la “Disputa tra i Dottori”. La facciata a capanna si apre con un oculo quadrilobato scolpito con motivi decorativi e presenta un portale sormontato da una lunetta a sesto pieno Restaurata recentemente dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici per il Lazio, la chiesa è oggi adibita ad Auditorium per attività culturali.
Grotta dei Masacci, grandiosa tomba di epoca romana risalente al II sec. d. C., dichiarata nel 1916 monumento di interesse nazionale. Si può ammirare nel comprensorio di Osteria nuova, sotto l’edificio presente nella piana.
Girovagando per un Souk Egiziano ….Depilazione con Filo ( Antonella Giroldini)
Gironzolando in un Souk egiziano scopriamo un metodo singolare per depilare le sopracciglia !!!!
Con nostro sommo stupore scopriamo che tendendo un filo è possibile avere delle sopracciglia pulite e ordinate.
Tornate a casa scopriamo che da un po’ di tempo a questa parte la Depilazione con Filo, originaria della Persia, è sempre più richiesta e ricercata anche in Occidente ed in Italia, ma perché? Vediamo di capire vantaggi e metodi di questa tecnica di depilazione di grande successo.
Il termine Depilazione con Filo, deriva dal nome originale Bandeabru, da cui Bande = filo e Abru = sopracciglia, ed è la tecnica indiana di eliminare la peluria delle sopracciglia attraverso un filo. Nacque tra le donne persiane che iniziavano ad effettuare questa pratica quando ritenute mature e pronte per il matrimonio.
Questa tecnica si sta oggi diffondendo anche in Italia, perché le prime pioniere ad averla provata giurano di esser rimaste soddisfattissime dai risultati: una pelle perfettamente liscia, sopracciglia ben delineate e senza sbavature, il tutto in maniera quasi del tutto indolore.
Per effettuare una depilazione orientale con filo, (che è differente dalla “ceretta orientale” che utilizza una ceretta zuccherata), viene impiegato un filo di cotone ritorto legato da un’estremità al collo dell’estetista o di chi depila. Il filo viene poi avvolto attorno al pelo strappandolo in maniera delicata ma dalla radice, quindi indebolendolo nel tempo. Il vantaggio maggiore però, è che il filo riesce ad avvolgere non solamente i peli uno per uno, bensì tutta la peluria sottile che può esservi sulla palpebra, o molto spesso sul labbro superiore (la zona “baffetti”). In questo modo quindi, il filo ripulisce tutta la zona anche dai peli sottilissimi in maniera molto semplice, differentemente da come farebbe invece una pinzetta, che difficilmente afferra i peli più sottili.
Rispetto ad una ceretta con la quale anche si riesce a ottenere l’effetto di assoluta liscezza ed eliminazione totale di peli e peluria, il vantaggio è quello igienico. La ceretta infatti spesso può creare micro lacerazioni, e non è raro vedere del sangue. In più essa è anche molto dolorosa e più invasiva in quanto si applica uno strappo su tutta la superficie della pelle che risulta anch’essa sollecitata. Il filo, invece, estirpa unicamente il pelo, senza far presa sulla pelle, quindi danneggiandola meno e provocando un dolore molto minore; in pratica si avverte solo un leggero pizzichio.
Un altro vantaggio di questa tecnica, è che, con il filo strappa in un sol colpo un’intera fila di peli, ottenendo quindi una delineatura molto più netta del sopracciglio, tant’è che pare particolarmente indicata per particolari forme delle sopracciglia come ad esempio quella “ad ali di gabbiano”.
SABINA CHE PASSIONE (Antonella Giroldini)
RISTORANTE AL 58 (Antonella Giroldini)
Costruita nel 1967 da Domenico, detto Chicco, all’altezza del cinquantottesimo chilometro della via Aurelia ed a pochi metri dalle onde del mare, la palafitta del Ristorante AL58 si trova sulla riva, a poca distanza dal centro urbano di Santa Marinella e conservando lo stile di vecchia semplicità marinara.
Nata inizialmente come piccolo bar e stabilimento balneare, la struttura ha saputo evolversi nel corso degli anni ’80 prima in panineria e poi in un ristorante che è il fiore all’occhiello dell’attività di famiglia generazione dopo generazione.
Permeati dall’aria di salsedine e dai rumori della risacca, realizziamo le ricette originali di Rita, figlia di un noto pescatore dilettante, preparando piatti caserecci della tradizione marinara con un tocco di raffinatezza ed in una cucina familiare.
Il Ristorante è aperto ogni anno stagionalmente da Marzo a Novembre. D’estate è aperto tutti i giorni a pranzo ed a cena.
La Spiaggia libera attrezzata, apre nei mesi di Giugno, Luglio ed Agosto sino alla metà di Settembre di ogni anno. E’ una spiaggia tranquilla per famiglie, con nolo su richiesta ed abbonamenti ultra convenienti!
ALBEROBELLO (Antonella Giroldini)
Alberobello, in Puglia, con i suoi Trulli è uno dei 54 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List.
Il nome deriva dal tardo greco τρούλος, ovvero “cupola” e indica delle antiche costruzioni coniche in pietra a secco di origine preistorica. La pietra usata per le costruzioni era ricavata dalle rocce calcaree dell’altopiano delle Murge.
Alberobello, cittadina dell’entroterra barese, rappresenta senz’altro la capitale dei Trulli: il centro storico è integralmente costituito da questi particolari edifici di forma piramidale che lo rendono unico al mondo.
La pianta del trullo è approssimativamente circolare; sulla base di roccia naturale si innesta la pesante muratura in calce.
Generalmente i trulli sono unità modulari: gli ambienti interni sono distribuiti intorno al vano centrale. Lo spessore delle mura e la scarsa presenza di finestre assicurano un ottimale equilibrio termico: calore in inverno e fresco in estate.
Il tetto è composto da una pseudo-cupola di lastre calcaree orizzontali posizionate in serie concentriche sempre più piccole – le cosiddette “chianche” (all’interno) e le più sottili “chiancarelle” (all’esterno).
Importantissima la chiave di volta, spesso decorata con motivi di carattere esoterico, spirituale o propiziatorio. Ingegnosa la presenza di un cornicione sporgente dal tetto utilizzato per la raccolta delle acque piovane in apposite cisterne.
I trulli sono un esempio unico di costruzione antica che sopravvive ed è utilizzata ancora oggi. Visitare la stupenda Alberobello è come fare un viaggio in un paese senza tempo.
Navigando sul Mar Rosso (Antonella Giroldini)
PORTO AZZURRO (Antonella Giroldini)
La Piazza di Porto Azzurro
La piazza Matteotti, la piazza più bella dell’Isola d’Elba e tra le più belle d’Italia, famosa come punto d’incontro per romantiche passeggiate e shopping. Nella piazza durante l’estate e non solo, si svolgono numerose manifestazioni, storiche, gastronomiche, culturali e di intrattenimento.
La piazza e il lungomare negli ultimi anni sono stati completamente riammodernati, le due grandi fontane con giochi d’acqua e le lussuose pensiline adornate da piante rampicanti fanno da cornice ai tanti negozietti e ristoranti che impreziosiscono tutto il paese.
La sera le luci della piazza che si rispecchiano sul mare la rendono un posto unico per le vostre passeggiate con tutta la famiglia.
Nel periodo estivo tutta la zona del lungomare, la piazza e il centro storico dalle ore 20:00 viene chiusa al traffico per permettere ai tanti ospiti di passeggiare in completa sicurezza e tranquillità, mangiando un ottimo gelato o facendo shopping.
La Passeggiata Carmignani
La passeggiata Carmignani è un sentiero panoramico direttamente sulla costa di Porto Azzurro, collega il lungomare di Porto Azzurro alla spiaggia di Barbarossa costeggiando le mura del forte S.Giacomo, l’antica fortezza spagnola da cui prende origine tutto il paese, ora adibita a carcere e per questo non visitabile.
La passeggiata Carmignani è lunga circa 1 km ed è un percorso attrezzato con panchine e aree di sosta panoramiche, illuminato tutta la notte, grazie al tratto prevalentemente in piana è adatto anche ai bambini o alle persone anziane, si percorre in circa 20 minuti avvolti dal profumo della macchia meditteranea con una vista panoramica sul frontemare di Porto Azzurro.
Per raggiungere la Passeggiata Carmignani è possibile parcheggiare l’auto al parcheggio di Barbarossa e dopo pochi metri prendere direttamente il sentiero, oppure parcheggiare prima dell’ingresso del Forte e ritrovarsi direttamente a metà della passeggiata dove poter decidere se proseguire verso la spiaggia di Barbarossa oppure deviare verso il lungomare di Porto Azzurro, invece per iniziare la camminata dalla fine del lungomare non esistono parcheggi nelle vicinanze ed è necessario lasciare l’auto nei parcheggi principali del paese.