Bandiera Arancione del Tci, il borgo, alto su un colle non lontano dalla Cassi, dall’antico tracciato della Via Francigena e dall’ Elsa, fu avamposto dei senesi contro i fiorentini e passò più volte dagli uni agli altri. Fortificazione medievale stupefacente conservata mantiene pressoché integre le antiche mura che chiudono l’abitato entro un perimetro di quasi 600 metri segnato sa 14 torri.
Mese: ottobre 2018
Pollock e la Scuola di New York (Antonella Giroldini)
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione: arriva a Roma l’action painting di Pollock e dei più grandi rappresentanti della Scuola di New York.
Dal 10 ottobre l’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York: Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.
Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.
Attraverso circa 50 capolavori – tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e del Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin, Carrie Springer con Luca Beatrice.
ORARI
da lunedì a giovedì 9.30 – 19.30
venerdì e sabato 9.30 – 22.00
domenica 9.30 – 20.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Aperture straordinarie
Giovedì 1 novembre 9.30 – 19.30
Sabato 8 dicembre 9.30 – 22.00
Lunedì 24 dicembre 9.30 – 15.30
Martedì 25 dicembre 15.30 – 20.30
Mercoledì 26 dicembre 9.30 – 20.30
Lunedì 31 dicembre 9.30 – 15.30
Martedì 1 gennaio 15.30 – 19.30
Domenica 6 gennaio 9.30 – 20.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)
BIGLIETTI
Intero 15€ + 1,50€ prevendita
Acquistabile online
LA MIA ISLANDA (Antonella Giroldini)
Andy Warhol al Vittoriano (Antonella Giroldini)
Un’esposizione che con oltre 170 opere traccia la vita straordinaria di uno dei più acclamati artisti della storia.
Il 3 ottobre ha aperto a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita.
La mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi.
Una mostra che parte dalle origini artistiche della Pop Art: nel 1962 il genio di Pittsburgh inizia ad usare la serigrafia e crea la serie Campbell’s Soup, minestre in scatola che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte.
Seguono le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola.
L’esposizione, con le sue oltre 170 opere, vuole riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.
ORARI
da lunedì a giovedì 9.30 – 19.30
venerdì e sabato 9.30 – 22.00
domenica 9.30 – 20.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Aperture straordinarie
Giovedì 1 novembre 9.30 – 19.30
Sabato 8 dicembre 9.30 – 22.00
Lunedì 24 dicembre 9.30 – 15.30
Martedì 25 dicembre 15.30 – 20.30
Mercoledì 26 dicembre 9.30 – 20.30
Lunedì 31 dicembre 9.30 – 15.30
Martedì 1 gennaio 15.30 – 19.30
Domenica 6 gennaio 9.30 – 20.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)
BIGLIETTI
Intero 13€ + 1,50€ prevendita
Acquistabile online
ISLANDA IL GIRO DELL’ISOLA A TAVOLA (Antonella Giroldini)
Il pesce e l’agnello, davvero squisiti, saliranno subito ai primi posti della vostra hit parade dei piatti islandesi. Probabilmente v’incuriosirà anche il tasso di novità di alcuni cibi insoliti, come la carne di balena o di pulcinella di mare e perfino hakarl ( lo squalo groenlandese fermentato).
Tra i piatti gustati, da consigliare:
Skyr, formaggio vaccino fresco e cremoso , preparato con latte scremato simile allo yogurt. Si consuma così com’è , talvolta addolcito con zucchero e mirtilli, oppure è impiegato nella preparazione di dolci ( per esempio nel cheesecake, nella creme bruleè e perfino nello skyramisu) e bevande.
Hangikjot , carne appesa, in genere agnello affumicato servito a fette sottili : è il piatto tradizionale natalizio.
Hardfiskur: friabili pezzi di eglefino essiccati al vento , in genere mangiati con il burro.
Hardifiskur: friabili pezzi di eglefino essiccati al vento , in genere mangiati con il burro.
Pylsur: gli hotdog islandesi, fatti con carne d’agnello , manzo e maiale e farciti di cipolla fritta e cruda, senape e remoulade.
Liquirizia: la liquirizia salata e quella ricoperta di cioccolato riempiono gli scaffali dei dolciumi nei supermercati.
Rugbraud: un ricco pane di segale nero. Viene cotto sottoterra sfruttando il calore geotermale.
TERME DEI VULCI (Antonella Giroldini)
Di recente apertura, le Terme di Vulci sono divenute in pochissimo tempo una dei centri termali più amati e frequentati, si tratta infatti di un luogo molto particolare e le proprietà delle acque sono incredibili.
Le terme distano solo pochi minuti dal Parco Archeologico di Vulci e circa un’ora di auto da Roma, a soli 20 minuti dal mare e in in prossimità del confine con la Toscana, i borghi di Saturnia, Montemerano e Manciano distano solamente 30 minuti di auto.
Incastonate tra le campagne della Tuscia, queste terme sono bellissime, un’oasi di benessere completamente immersa nella natura incontaminata.
Quattro grandi piscine di acqua ferrosa sorgiva, con una temperatura che passa dai 42 ai 30°C, per godere delle proprietà benefiche di quest’acqua ad ogni temperatura, le piscine sono perfettamente in armonia con la natura circostante, grazie alle forme leggere e sinuose, agli ulivi posti al centro della piscina principale e all’utilizzo di pietre locali e legno.
Queste acque termali hanno importanti proprietà benefiche, vengono infatti impiegate nelle balneo-fango-terapie per la cura di malattie artroreumatiche e nelle balneo-terapie per la cura di malattie dermatologiche e flebopatie.
L’acqua di vulci è bicarbonato, solfata, calcica, magnesiaca, fluorata, acidula e ferruginosa, microbiologicamente pura e naturalmente gassata.
Per maggiori informazioni : termedivulci.com
ORARI DI APERTURA TERME DI VULCI :
Gennaio – 3 Marzo : chiuso
Resto dell’anno : aperto tutti i giorni dalle 10.00 al tramonto
LISTINO PREZZI TERME DI VULCI :
Giornaliero – giorni feriali – : Adulti € 17 | Bambini 4-12 anni € 8 | Bambini 0-3 anni ingresso gratuito
Giornaliero – giorni festivi, week end, ponti e festività – : Adulti € 25 | Bambini 4-12 anni € 10 | Bambini 0-3 anni ingresso gratuito
Snaefellsnes Peninsula and Cave Exploration (Antonella Giroldini)
Questo tour ti porta ad ovest da Reykjavik su una strada panoramica per Borgarfjörður e il villaggio di Borgarnes, dove verrà effettuata una breve sosta per un rinfresco.
Poco dopo essere entrati nella penisola di Snæfellsnes, presso l’azienda agricola Ytri-Tunga, avrete la possibilità di avvistare la fauna locale presso la spiaggia che ospita una colonia di foche e una varietà di uccelli marini.
La prossima tappa è la visita all’idilliaco villaggio di Arnarstapi, dove potrete fare una passeggiata per ammirare lo straordinario paesaggio lungo la costa scoscesa prima di proseguire verso il piccolo villaggio di Hellnar dove si farà una pausa per il pranzo.
Dopo pranzo, il tour prosegue per la grotta di lava a tubo di Vatnshellir che si trova nel Parco Nazionale Snæfellsjökull, vicino a dove Jules Verne trovava il suo ingresso per il “Viaggio al centro della Terra”.
Esplorando Vatnshellir ti tufferai in un mondo sotterraneo di stalattiti, stalagmiti e strane formazioni di lava che, nel bagliore del tuo faro, formano forme inquietanti e ombre che sfarfallano attraverso le pareti della grotta.
Dall’oscuro mondo sotterraneo di Vatnshellir il tour ti porta a Djúpalónssandur, una tranquilla spiaggia di ghiaia nera che offre splendide viste sul mare e una storia affascinante.
Lasciando Djúpalónssandur attraverserai paesaggi suggestivi sulla costa settentrionale della penisola di Snæfellsnes fino al villaggio di pescatori di Grundarfjordur. Circondato da montagne straordinariamente belle, Grundarfjörður è la patria di uno dei punti di riferimento più iconici e fotografati della penisola, la montagna simmetrica Kirkjufell che si erge a 150 metri dalla costa.
Fuori da Grundarfjörður il percorso si snoda attraverso i campi di lava Berserkjahraun che secondo le leggende vichinghe era il luogo in cui due “Berserks” svedesi forgiarono la prima strada dell’Islanda e oltrepassarono il lato sud della penisola attraverso il passo Vatnaleið.
Snaefellsnes Peninsula and Cave Exploration (Antonella Giroldini)
MUSEO ALL’APERTO DI ARBAER (Antonella Giroldini)
Una ventina di vecchi edifici caratteristici sono stati trasferiti dalla loro sede originale, un museo all’aperto di 4 km a sud – est dal centro città, oltre Laugardalur. Ci sono abitazioni ottocentesche, una chiesa con il tetto di zolle, diverse stalle, fucine, fienili e rimesse per le barche, tutti molto pittoreschi. Completano il quadro gli animai domestici e, in estate , dimostrazioni di artigianato e antichi mestieri. Le visite guidate sono alle 13.