Asciano (Antonella Giroldini)

Nell’alta valle dell’Ombrone, il paese di origini etrusche e romane, conserva mura trecentesche e l’aspetto medievale nonostante gli interventi urbanistici del periodo fascista e lo sviluppo edilizio del secondo dopoguerra. La romanica collegiata di S. Agata è caratterizzata da un campanile merlato del XII secolo. Palazzo Corboli , edificio medievale con sale decorate da affreschi trecenteschi, ospita su tre piani le important collezioni del Museo Civico Archeologico e d’arte sacra .

Museo “Monteriggioni in Arme” (Antonella Giroldini)

Il museo ospita fedeli riproduzioni di armi e armature medievali e rinascimentali. Accurati modellini, inoltre, illustrano mezzi e tecniche di assedio in auge nelle stesse epoche.
Ogni sala è dedicata a uno specifico momento della storia di Monteriggioni, all’interno del quale i pezzi esposti sono contestualizzati.
Insolita quanto apprezzata dalla maggioranza del pubblico è la possibilità di maneggiare e indossare alcune armi e parti di armature, situate in apposite zone del museo. Alcuni pannelli esplicativi e un’agevole audioguida multilingue accompagnano il visitatore in questa breve, ma intensa immersione nella storia.

Castello di Brolio (Antonella Giroldini)

Il complesso costruito nel 1041 è storico quartier generale dei Ricasoli e punta di diamante del sistema di difesa messo a punto dai fiorentini contro l’eterno nemico senese. Tutto in mattoni rossi, deve l’attuale aspetto agli interventi voluti nel 1835 da Bettino Ricasoli che fece trasformare l’antica fortezza, secondo il gusto del revival gotico del tempo forse estraneo nel risultato all’architettura locale. Da secoli anche importante azienda vitivinicola si deve proprio al Barone di ferro la definizione della formula del Chianti Classico: uve sangiovese, canaiolo e un po’ di malvasia. si possono visitare le nuovissime cantine, con sale degustazione, il castello e i giardini.

 

 

Museo d’Arte Sacra a San Gimignano (Antonella Giroldini)

Nella raccolta piazza Pecori, in alcuni ambienti del Palazzo della Prepositura, espone opere provenienti dal Duomo e da Chiese del territorio tra cui i dipinti di Benozzo Gozzoli, Matteo Rosselli e Bartolo di Fredi e sculture di Benedetto da Maiano, Pietro Torriggiani e Francesco di Valbrino. Inoltre, paramenti e oreficerie sacri e antifonari miniati da Nicolò di Ser Sozzo Tagliacci e da Lippo Vanni.

 

Radda in Chianti (Antonella Giroldini)

Bandiera Arancione del Tci , la località, sullo spartiacque tra le valli della Pesa e dell’Arbia, in cima ad un colle coperto di boschi e di vigneti, fu a capo della lega del chianti , costituitasi nel XII secolo sotto la guida di Firenze. Conserva integra la struttura dell’antico borgo medievale, sviluppato attorno alla chiesa di S, Nicolò, di origini trecentesche , e al palazzo pretorio.

Castellina in Chianti ( Antonella Giroldini)

Emerge tra i vigneti sopra un colle in posizione preminente sulla valle dell’Arbia, dell’Elsa e della Pesa, questo centro medioevale che origini etrusche, come dimostra il tumolo sepolcrale sull’altura del vicino Moltecalvario, per secoli avamposto verso Siena dei fiorentini, Castellina venne da questi cinta di mura, .rinforzate sotto Lorenzo dei Medici con l’intervento nel 1478, di Giuliano da Sangallo. Resta la Rocca, con torrione trecentesco e cassero del ‘400.

Siena ( Antonella Giroldini)

Sempre in salita e sempre in discesa, Siena si presenta divisa i terzi corrispondenti ai colli su cui è costruitala città antica, ed ha una tipica forma a Y, sagoma che gli antichi amministratori medioevali circondarono di una cerchia tondeggiante di possenti mura che includevano –  proprio come polmoni verdi intensi soggetti fin da allora a un esplicito divieto di edificabilità – vallate di orti di campagna. Tutte ancora presenti a distanza di secoli nel tessuto urbano.

Città affascinante ma difficile, suadente come le sue architetture e spigolosa come il carattere schietto della gente.

Nel visitarla forse conviene rinunciare a comprenderla , accontentandosi di godere della ricchezza di un patrimonio storico , artistico, culturale che ha pochi paragoni, testimone di un passato unico inizialmente legato all’epopea della via Francigena.

Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (Antonella Giroldini)

Solitaria su un’altura per tre lati difesa da precipizi insuperabili, sorge l’abbazia dove si raccolsero i primi monaci della Congregazione benedettina di Monte Oliveto, fondata nel 1313. Gli edifici, costruiti a partire dal 1319, sono circondati da un grande parco. Cuore del complesso è il chiostro grande formato da due loggiati sovrapposti, su colonne, con i celebri affreschi delle storie di S. Benedettto, una delle maggiori testimonianze del rinascimento italiano: 36 scene dipinte da Luca Signorelli e dal Sodoma. Nell’abbazia i monaci gestiscono un laboratorio di restauro dei libri antichi. Nella farmacia, notevole raccolta di vasi.