CARDENAS (di Antonella Giroldini)

CARDENAS

Cardenas è una città sonnacchiosa.

image001La sua tranquillità è rafforzata dalla sua struttura regolare e da una pianta urbana a scacchiera, fatta da un susseguirsi di case basse e vie non troppo ampie. L’atmosfera è resa interessante dal suo essere una sorta di confine tra la vivacità e i rumori della vicina Varadero e la sterminata campagna di canna e agrumi.

image003image005La visita si esaurisce abbastanza in fretta con un giro nella zona centrale. Cuore della città è Parque Colon dove si affaccia la cattedrale e svetta l’edificio della Dominica, quello su cui fu innalzata per la prima volta la bandiera cubana.

image007image009

L’AVANA (di Antonella Giroldini)

L’AVANA

Quello che ci impressiona di questa città è la sua vastità. E’ una città formata da case basse mono familiari e da palazzi di 2 o 3 piani con rarissimi picchi rappresentati da alberghi e qualche moderno grattacielo che si staglia verso l’alto. E’ una città tentacolare con ampie aree verdi. E’ l’unica vera metropoli cubana. Ha una mescolanza di stili urbanistici ed architettonici che si manifesta nelle forme presenti nei vari quartieri: le vie strette e i palazzi storici nel cuore storico di Habana Veja, gli ampi viali disadorni e i grandi porticati delle costruzioni ottocentesche del centro dell’Habana; le palazzine di ispirazione vagamente francese di quella che fu la media borghesia ; le ville eleganti immerse nel verde nel raffinato quartiere delle ambasciate. E poi le casette di periferie, i palazzini periferici, persino gli antichi villaggi di pescatori, il tutto inframmezzato da parchi, piazze sterminate, complessi universitari e ministeriali.

image001Vi è poi un naturale melting – pot etnico. E vi è, infine, un curioso miscuglio di veri tipi di turismo. La maggior parte, però, limita le esplorazioni dell’Avana a itinerari ben precisi, trascurando buona parte della città. Ed è un peccato perché questa città andrebbe non solo ammirata ma anche respirata. Nelle zone ignorate dal turismo, s’incontra una pulsante e autentica vita di chi nella capitale vive; ovviamente ci sono meno attrattive ma il turista in compenso vi passa del tutto indisturbato . Ciascuno, insomma, può scegliere la “Sua Havana”, i suoi itinerari e i quartieri che gli promettono più emozioni, con la certezza, che in ogni caso, di fare un’esperienza unica all’interno di un viaggio. Perché la capitale non è lo specchio di Cuba, o la sintesi di quanto si trova nell’isola, ma un unicum: una città con le proprie caratteristiche ed elementi di fascinazione che non si possono trovare nel resto di cuba.

image003L’Avana è situata sulla costa nord – occidentale di Cuba in corrispondenza della baia intorno alla quale sorse il primo nucleo della città, quasi cinque secoli fa. Storicamente lo sviluppo urbanistico ha interessato principalmente la riva sinistra della baia, partendo dalla zona immediatamente alle spalle del porto per proseguire all’interno e lungo la costa ovest. L’Avana è situata sulla costa nord – occidentale di Cuba in corrispondenza della baia intorno alla quale sorse il primo nucleo della città, quasi cinque secoli fa. Storicamente lo sviluppo urbanistico ha interessato principalmente la riva sinistra della baia, partendo dalla zona immediatamente alle spalle del porto per proseguire all’interno e lungo la costa ovest.

image005

Sulla riva sinistra della baia, attorno al porto, sorge il quartiere antico della Havana Vieja, A occidente si passa al vasto municipio del Centro Habana, che viene ugualmente considerato appartenente alla parte antica della città. Sempre seguendo la costa verso l’interno il Municipio chiamato Plaza de la Recvolucion comprendente i quartieri moderni di Vedado e Miramar, sorti tra 800 e 900.

Habana Vieja: l’inizio del viale che costeggia l’imbocco della baia è anche la porta d’accesso al centro storico. Qui ci si trova ancora all’interno del dedalo di vie, ma si ammira un’ampia panoramica di spazi verdi e di antiche cinte murarie e ormai quasi interamente abbattute.

image007La zona della cattedrale è un buon punto di partenza per iniziare una visita dell’Habana Vieja. E’ formata da alcuni palazzi e da edifici religiosi che rimandano ai tempi della dominazione spagnola, quando il cattolicesimo rappresentava uno dei punti fermi della realtà cubana.

image009image011All’inizio di Calle Empedrado s’incontra il celeberrimo locale dove Hemingway veniva a consumare il suo mojito quotidiano. Non c’è molto da vedere a parte la terrazza panoramica e le famose scritte sulle pareti interne lasciate da tutti quelli che vi hanno sostato.

image013

Plaja Vieja la cui struttura originale risale a metà del 500, non è di per se uno splendore urbanistico, tutto intorno, però, vi si affacciano diversi antichi palazzi nobiliari.

Centro Habana : Malecon è il lungo mare della capitale che inizia dal tunnel della baia , sotto il castillo di San Salvador de la Punta, e termina, dopo oltre 10 km, al tunnel della Boca de la Chorrera, dove sfocia il fiume Almendores e termina il quartiere del Vedado.

Il nome Malecon deriva dal termine che significa “origine”. Ed è in effetti uno degli aspetti più spettacolari del lungomare è proprio la barriera frangiflutti contro la quale si infrangono le onde marine, che spesso danno vita a spruzzi alti qualche metro capaci di superare il parapetto e bagnare il tratto più stretto della strada.

Plaza de la Revolucion: si presenta come una spianata vastissima, a prima vista un po’ desolante , circondata da un imponente torre centrale ; è il tradizionale luogo delle grandi adunate politiche, delle feste celebrative , dei discorsi alla popolazione.

image015Sulla facciata del ministero degli interni campeggia il celebre ritratto stilizzato di Che Guevara in ferro lavorato con la scritta “ hasta la victoria siempre”.

image017Lasciamo cuba con la sua bellezza negli occhi … A presto terra meravigliosa

image019

MUOVERSI ALL’HABANA !!!! (di Antonella Giroldini)

MUOVERSI ALL’HABANA !!!!

Se non si sceglie un tour organizzato di Habana Vieja, il problema principale è come spostarsi per le vie della capitale.

Lo scarso traffico sembrerebbe rendere appetibile la soluzione di un’auto a noleggio, magari approfittando della disponibilità di una vettura già in possesso del turista che intende poi spostarsi verso mete lontane in altri punti dell’isola.

image001Tuttavia l’Avana non ha una struttura urbanistica facilmente interpretabile: non assomiglia all’ordinata scacchiera di Torino o ai cerchi concentrici di Milano. Non ha grandi viali di accesso e non ha circonvallazioni, ma un susseguirsi di strade in parte grandi che s’intrecciano in modo quasi intellegibile al visitatore. La mancanza d’indicazioni stradali, poi, sconsiglia quella che a prima vista potrebbe essere una soluzione praticabile.

I mezzi pubblici, a loro volta, non rappresentano una scelta allettante. I bus sono pochi e di solito molto affollati, perché pochi habaneri hanno mezzi propri.

image003Un viaggio sui caratteristici camellos ( gli autobus con le “ gobbe”, come li chiamano gli abitanti della capitale può essere più un esperienza curiosa che una scelta razionale . Ancora più accalcati si viaggia sui bus di importazione europea, più piccoli dei camellos.

image005Meglio affidarsi al taxi, allora. Ma tenendo presente che bisogna districarsi tra le diverse compagnie, riconoscibili dal tipo di vettura. Ci sono taxi turistici ( moderni e scattanti ) con tariffe alte, taxi statali ( auto scure vetuste) a prezzi più popolari, taxi di compagnie private in cui bisogna contrattare il prezzo della corsa con gli autisti .

image007Sono taxi anche molte delle caratteristiche auto americane anni cinquanta che solcano placide le vie della città; ma sono riservati ai cubani .

image009I risciò a pedali sono i mezzi di trasporto più usati dagli abitanti dell’Avana per compiere brevi tragitti. Le carrozze a cavallo sono invece un’esclusiva dei turistici in giro panoramico.

image011image013In fin dei conti, la soluzione ideale è rappresentata dai caratteristici coco- taxi, vera esclusiva cubana. Sono piccoli veicoli a tre ruote riadattati simili a grandi caschi gialli, che i cubani trovano, però, più somiglianti a noci di cocco aperte, da cui il nome. Possono portare due passeggeri oltre il guidatore, sono semiaperti e procedono lentamente ideali per guardare il panorama.

image015Le strade di Cuba, comunque ci regalano curiosissimi mezzi di traporto!

image017image019image021image023image025A presto cuba ……..torneremo

Antonella Giroldini

Pamukkale: casteIlo di cotone… (di Antonella Giroldini)

Pamukkale : casteIlo di cotone…

Deve il suo nome alle formazioni calcaree che hanno trasformato il luogo in un eccezionale fenomeno naturale.

image001In corrispondenza di un crepaccio tettonico scaturirono innumerevoli sorgenti termali (36 gradi) nelle cui acque sono presenti (in soluzione) grandi quantità di Sali di calcio. Queste acque hanno lasciato sui fianchi della collina depositi calcarei che, trasformatisi in ossido di calcio, hanno dato luogo nel tempo a rupi frastagliate e dentellate, bianche scogliere e cascate d’acqua pietrificate, cristallizzate in lucenti stalattiti di travertino. Ne risulta un suggestivo scenario, caratterizzato da un susseguirsi di terrazze sovrapposte, costituite da enormi vasche tra loro comunicanti, che a seconda delle diverse ore del giorno e della luce riflessa assumono differenti e spettacolari colorazioni.

image002Pamukkale è anche un sito archeologico di grande importanza dove fin dall’antichità gli ammalati affluivano per proprietà terapeutiche delle acque.

image003image004Si conservano le Terme ora trasformate in museo, un vasto teatro ed alcuni edifici cristiani sorti in memoria dell’apostolo Filippo secondo la tradizione qui martorizzato.

image005Gli alberghi della zona ci regalano una rilassante serata in vasche di acqua termale …a nostra disposizione scendendo una decina di scalini dalle nostre stanze!

image006image007Per me e per il resto del gruppo la tappa a Pamukkale è stata una rilassante tappa….. che lasciamo non prima di fare un ultimo giro per ammirare lo splendido panorama.

image008

Trilussa Palace (di Antonella Giroldini)

Chiacchierando con una simpatica coppia, rientrando dal viaggio in Giordania, scopro che vicino a casa, a Trastevere, nel cuore di Roma, c’è un hotel a quattro stelle ideale sia per un soggiorno vacanza ma anche per organizzare eventi speciali. Consultando il sito dell’hotel scopriamo che il Trilussa Palace Hotel & SPA ha un centro benessere e un roof garden con vista.

Scopro con piacevole sorpresa che l’esclusivo Centro Benessere offre un ambiente di assoluto relax ideato per scaricare stress e fatica.

Il centro benessere è dotato di sauna, bagno turco, piscina idromassaggio riscaldata, sala relax e salette per i massaggi.

Quello che davvero mi colpisce, però, è che l‘ingresso alla SPA è prenotabile a uso esclusivo. Addirittura si può scegliere tra due diverse Spa per regalarsi un momento di assoluto relax che aiuti a ritrovare concentrazione e serenità lontano da tutto, dai ritmi frenetici del lavoro e dagli impegni di ogni giorno.

L’hotel dà la possibilità di organizzare eventi speciali come compleanni, addio al nubilato e anniversari. Ed è proprio qui che decido di organizzare la mia festa di 40 anni. Mi regalerò una pomeriggio di benessere con una quindicina di amici per tre ore nella Spa Moon.

L’hotel ci mette a disposizione una stanza con bagno, dove troviamo ciabattine e accappatoi per tutti. Arriviamo in camera e subito siamo pronti a barattare i nostri vestiti canonici con un costume e un accappatoio e in me che non si dica da così…..

image001……..ci trasformiamo …..

image002La SPA MOON ci aspetta!

Entrando troviamo un’ampia sala Relax, Tecnologica e Confortevole, con lettini modernissimi ed un vasto assortimento di Tisane, Tè, Succhi di frutta, Prosecco e spiedini di frutta fresca, circondati da Scenari, Musiche e Colori che tramite due Ipad Touch Screen possono essere modificati o addirittura personalizzati, una Doccia emozionale profumatissima, una grande vasca Idromassaggio con dei comodi lettini ad aria immersi all’interno ed una grande cascata per la cervicale attivabile a vostro piacimento, Bagno Turco e Biosauna con programmi incorporati (Relax, Tonic, Purific) dove ad ogni programma corrispondono colori, profumazioni e musiche differenti, inoltre nel Bagno Turco sono inserite altre due Docce Emozionali una con Pioggia Tropicale Calda all’aroma di Maracuja e un’altra Pioggia Fredda all’aroma di Menta, infine una cascata di ghiaccio per riequilibrare la temperatura del corpo.

image003Questo paradiso è a nostra disposizione per tre ore e lo godiamo fino in fondo!

image004image005image006Tre ore di benessere a uso esclusivo ci rimettono al mondo!

Abbiamo a disposizione una stanza e uno spogliatoio tutto per noi,quindi tempo di cambiarci e renderci presentabili e scappiamo a goderci un meraviglioso aperitivo con pizzette, rustici, panini presso il panoramico Roof Garden dell’hotel

image007image008image009L’esperienza è stata davvero piacevole e divertente ed anche per me che ho sempre avuto un rapporto conflittuale con il compleanno e con tutti gli inevitabili bilanci che ne conseguono. La Spa mi regala un viaggio mentale e sensoriale nel relax più assoluto!

E non posso che decidere di tornare per un’occasione speciale!

A distanza di quasi un anno …eccomi di nuovo qui per regalare un pomeriggio unico ad una persona speciale…questa volta, però, per un esperienza a due cerco un ambiente più raccolto e romantico e quindi scelgo la Classic SPA.

Qui il piacere di prendersi cura di se stessi nell’atmosfera rilassante mi mette più a mio agio. Mi sembra di tornare indietro nel tempo: alla salutare abitudine che vedeva i romani frequentare bagni e terme fin dal II secolo a.C.

E’ uno spazio dedicato alla remise en forme di mente e corpo. E’ dotato di sauna, bagno turco, vasca idromassaggio e palestra attrezzata a uso gratuito. La Classic SPA ha un’area relax e salette esterne per trattamenti che alleviano ogni stress e fatica della vita quotidiana, donando nuova energia ed equilibrio al corpo.

image010La Spa Calssic è un’esperienza da condividere in due in un ambiente romantico avvolti in un’atmosfera calda, intima e a lume di candela. Completano l’ambiente una vasca idromassaggio, cascata d’acqua, Sauna e bagno turco, una vasta scelta di tisane, acqua, succhi, spiedini di frutta fresca e prosecco e complice tutto questo…… non posso che godermi a pieno la gioia di dividere l’esperienza con un fantastico compagno di “emozionante relax” !!!!

….Lungo il corno d’oro…… (di Antonella Giroldini)

….Lungo il corno d’oro……

Il Corno d’oro rappresenta uno dei punti più interessanti di Istanbul.

image001Questo canale è lungo circa 7 km, con un’ampiezza massima di 800 metri e una profondità media di 35 metri. Nei secoli passati le sue rive erano uno dei luoghi più belli e affascinanti della città, della quale era centro commerciale e mercantile, costellata da moschee, chiese, patriarcati e sinagoghe, oltre che da giardini esotici e lussuose dimore nobili e dignitari reali.

image003image005Dopo un periodo di abbandono, l’area vive una fase di rinascita e di riqualificazione urbana. La zona conserva comunque un grande fascino soprattutto al tramonto quando il sole si riflette sugli edifici creando una atmosfera magica.

image007image009La sponda del Corno D’Oro in prossimità dello Yeni Camii è uno dei più importanti imbarcaderi della città di Istanbul. Dall’imbarcadero più vicino al ponte di Galata partono ogni mattina alle 10.30 circa i battelli turistici che risalgono il Bosforo.La sponda del Corno D’Oro in prossimità dello Yeni Camii è uno dei più importanti imbarcaderi della città di Istanbul. Dall’imbarcadero più vicino al ponte di Galata partono ogni mattina alle 10.30 circa i battelli turistici che risalgono il Bosforo.

image011..a presto splendida città

Antonella Giroldini

Cappadocia (di Antonella Giroldini)

Cappadocia

E’ davvero possibile annoverarla tra le meraviglie del mondo per passaggio da fiaba, effetto dell’erosione degli agenti atmosferici sul tufo, la Cappadocia da sola vale un viaggio in Turchia.

image001Per l’effetto erosivo il suolo si è fessurato e disgregato. Nella parte meridionale della ragione, l’altopiano è costituito da tufo omogeneo, tagliato da piccoli corsi d’acqua che vi hanno scavato stretti valloni.

image002Altrove dove il tufo è frammisto a rocce più resistenti l’erosione disgregatrice ha dato luogo a formazioni geologiche assai particolari creando nel fondale colonne, coni, torni, piramidi e guglie alte fino a 30 metri. In alcuni casi questi coni sono sormontati da un blocco di roccia dura che ha opposto maggiore resistenza all’erosione, formando i cosiddetti camini delle fate.

image004L’aspetto lunare dei coni è addolcito dai colori della roccia che raggiunge tonalità che va dalla gamma del bianco, grigio, rosa, malva e giallo.

image006La Valle di Goreme è un sito Unesco dal 1985, caratterizzato da coni e pareti rocciose crivellate da aperture tra di loro comunicanti, conserva in una sorta di vasto museo all’aperto uno dei complessi monastici più suggestivi dell’intera regione.

image008image010Uchisar è un villaggio che col suo enorme picco di tufo perforato da mille cavità, costituisce uno dei luoghi più affascinanti della Cappadocia che ci ha regalato paesaggi bellissimi!

image012image014image016image018image020Salutiamo la Cappadocia ed i fantastici compagni di viaggio che avviamo incontrato con la voglia di bissare presto !

Antonella Giroldini

Nascita del Guggenheim di Bilbao (di Antonella Giroldini)

Nascita del Guggenheim di Bilbao

Allo scopo di rivitalizzare Bilbao in seguito al collasso del suo settore industriale negli anno ’80, agli inizi del 1991 le Istituzioni Basche si rivolsero alla Fondazione Guggenheim con l’idea di creare un consorzio in grado di fondare un museo d’arte contemporanea in collaborazione con il prestigioso ente newyorkese.

La semplice presenza del Guggenheim agirà, infatti, da causa detonante della trasformazione di Bilbao e del recupero della zona ria, il braccio di mare che penetra nell’estuario del fiume. In pochi anni intorno al museo saranno costruiti molti edifici e molte strutture rappresentative.

Fin dalla sua inaugurazione nel 1997 il capolavoro di Frank O. Gehry è diventato il motore della trasformazione economica e sociale di Bilbao e un importante punto di riferimento per gli architetti, che ammirano l’accostamento apparentemente caotico di forme curve che rendono il Guggenheim Bilbao una vera e propria scultura architettonica.

image001

Il museo ha una struttura rivoluzionaria che permette di ammirare le opere d’arte seguendo un ordine libero , fluido e intuitivo. Rientra appieno nella filosofia architettonica del suo autore : fonde infatti criteri scultorei e criteri funzionali.

L’edificio ha un perimetro completamente percorribile.

La piazza Jose Maria Aguirre occupa parte di una piattaforma rettangolare che si protende come un grande terrazza dalla facciata meridionale del Guggenheim Bilbao fino al viale Mazzedo. L’area svolge due evidenti funzioni: da una parte è l’anticamera del museo, la zona di collegamento tra il museo e la città , e dall’altra parte è come un grande atrio – un ambiente di distribuzione che accompagna i vari luoghi dell’area museale.

image003Accessibile dalla piazza, l’entrata principale del museo consiste discendente: si tratta di una caratteristica che distingue il Guggenheim dai musei tradizionali , a cui di solito si accede tramite scale ascendenti che trasmettono potere e grandezza . Nel caso del Guggenheim Bilbao la sua posizione presso la ria offriva indubbi vantaggi scenografici.

image005l’architetto ha progettato una scalinata discendente dalla piazza , a forma di anfiteatro per compensare la mancanza di monumentalità.

image007In omaggio ai lavoratori portuali che hanno fatto la storia della città di Bilbao, l’architetto non ha, infatti, esitato a evocare forme navali su questo lato del museo con il lunghissimo profilo della sala.

La terrazza è una piattaforma romboidale che si estende dal perimetro esterno dell’atrio verso il lato artificiale del museo. Ideata come belvedere e come zona di riposo – permette di rilassarsi durante la visita al museo – è tuttavia parte dello spazio espositivo , dato che viene anch’essa utilizzata per esporre opere d’arte.

image009

L’architetto ha concepito un tipo di museo radicalmente innovativo, mirato a permettere ai visitatori di creare liberamente il proprio percorso senza itinerari prestabiliti. A tale scopo ha immaginato un atrio collegato direttamente a tutti gli spazi espositivi per cui i visitatori, dopo aver contemplato le opere esposte in una determinata ala, devono per forza passare dall’atrio per dirigersi verso un’altra area del museo.

Visitarlo è stato un sogno e desiderio per lungo tempo e poter visitare le sue sale e le sue opere una vera emozione!

A presto Paesi Baschi

Antonella Giroldini

PESCINA (Antonella Giroldini)

Il centro allo sblocco della valle del Giovenco nella piana del Fucino, è dominato dai resti di un fortilizio dei marsi, poi castrum romano. Appartiene ai Del Balzo e ai Piccolomini, e ha dato i natali al cardinale Mazzarino e a Ignazio Siline. Il terremoto del 1915 ha raso al suolo il centro storico, oggi sostituito dall’abitato moderno in pianura. Nella cattedrale di S. Maria delle Grazie, prima del terremoto del 1915 e delle distruzioni belliche era il trionfo del SS Sacramento, celebre affresco di Teofilo Patini. All’ingresso nel paese antico, all’interno dell’ex convento dei Minori Conventuali, è il Centro Studi Ignazio Silone. Il Museo Mazzarino con documenti e cimeli relativi alla vita del cardinale è allestito in una palazzina del 1971 posta nei pressi della chiesa di S. Bernardo; qui sotto la torre campanaria , sono sepolte le spoglie di Ignazio Silone. La Chiesa di S. Francesco ha facciata romanica con bel portale. Il viottolo che sale tra le rovine del vecchio nucleo abbandonato si conclude ai piedi dell’unica torre sopravvissuta del castello.