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CELANO (Antonella Giroldini)
LAGO DI SCANNO (Antonella Giroldini)
Il lago di Scanno è uno di questi posti in Italia che pochi conoscono, e che anche per questo resta un luogo speciale che vale la pena scoprire. Diventato il lago più grande in Abruzzo dopo il prosciugamento del Fucino, il lago di Scanno è un bellissimo specchio d’acqua incastonato tra i Monti Marsicani, a 922 metri d’altitudine. È lungo 1722 metri e largo 700, con una profondità massima di 32 metri. Ma soprattutto, ha una caratteristica che infiamma l’immaginazione di tutti: è un lago a forma di cuore.
L’origine del lago è naturale. Si tratta infatti di un antico lago di sbarramento formatosi in seguito al distacco di una frana dal Monte Genzana. Secondo un’antica leggenda, però, il lago di Scanno si sarebbe formato in seguito a un combattimento tra i romani e Re Battifolo, un sovrano del posto. Quando questi stava per essere sopraffatto, invocò l’aiuto del mago Bailardo che con un incantesimo fece coprire d’acqua il campo nemico. Un’altra leggenda vede invece protagonista la bellissima fata Angiolina, di cui si era invaghito tale Pietro Baialardo, che ordinò il suo rapimento. Per sfuggire ai rapitori, la fatina fece in modo che sotto i loro piedi si materializzasse un lago, nel quale sprofondarono.
Non ci sono vere e proprie spiagge, ma declivi del terreno più o meno dolci consentono di raggiungerne comunque le sponde con relativa comodità. Le acque color verde smeraldo del lago sono balneabili. Nel lago di Scanno il nuoto è un’esperienza unica, ma è possibile anche noleggiare barche e pedalò per un tour più comodo. Il lago è attrezzato con un’area di sosta per camper. È consentita anche la pesca!
La Chiesa della Madonna del Lago, dedicata a Santa Maria dell’Annunziata, è stata edificata nel 1702 sulla sponda meridionale del lago, proprio sul luogo in cui si trovava una sacra immagine della Madonna, dispensatrice di miracoli e meta di pellegrinaggi. L’interno della chiesetta è stato ristrutturato all’inizio del XX secolo in stile neogotico, con affreschi di pittori del posto.
La chiesa conservava inoltre un’antica statua della Madonna del Lago, che è stata però trafugata nel 1979. Quella attualmente esposta è una copia successiva, realizzata subito dopo il furto da un artista scannese.
BORGHI ABRUZZESI (Antonella Giroldini)
SANTO STEFANO DI SESSANIO (Antonella Giroldini)
OCRE (Antonella Giroldini)
BARREA (Antonella Giroldini)
Affacciata su uno splendido panorama, la località sorge sullo sperone roccioso che domina il lago di Barrea e il profondo canyon calcareo della Foce. Sorta in epoca sannita, è stata a lungo legata all’abbazia benedettina di S. Angelo in Barreggio. Nel centro storico, che mantiene l’aspetto di antico villaggio appenninico, si visitano la chiesa di S. Tommaso, al cui interno sono altari, crocefissi e statue lignee barocche, la Chiesa di S. Rocco, la Chiesa di S. Abate, fondata nel Trecento. Il Castello, edificato nel XII secolo dai Di Sangro, fu danneggiato dai bombardamenti del 1944. Dall’area intorno al castello si ammira un bel panorama sul canyon della Foce. Lungo l’orlo della forra si snoda un sentiero – natura che consente di osservare varie specie di rapaci.
Alfedena (Antonella Giroldini)
Dal centro di Barrea la statale sale fino al valico di Barrea, dove è ancora visibile il tratturo di Pescasseroli – Candela. Di qui una discesa a tornanti porta ad Alfedena, situato in una posizione strategica sulle due sponde del Rio Toto. Fu centro dei sanniti pentri tra il VII e il III secolo a. C.
Oggi il centro conserva solo in parte l”originario aspetto medievale .
Castel Di Sangro (Antonella Giroldini)
La Aufidena dei Sanniti è oggi un importante centro industriale e commerciale. Vi nacque il pittore Teofilo Patini, ricordato da un busto sulla facciata del Municipio. Accanto è la Chiesa dell’Annunziata, rifacimento moderno della costruzione del 1430 distrutta dalla guerra, che conserva una bella facciata barocca. Il monumento più interessante è la Chiesa di S. Maria Assunta, sorta nel X secolo, ampliata nell’XI e rifatta dopo terremoti nel XIII e nel XVIII. Fu visitata da Carlo Martello, Celestino V, S. Bernardino da Siena e S. Giovanni da Capestrano; oggi ha aspetto in buona parte barocco. Un viottolo sale in 20 minuti ai ruderi del castello, affiancato da pochi resti delle fortificazioni sannite e della chiesa di San Giovanni Battista.
PACENTRO (Antonella Giroldini)
Protetto dal monte Morrone, su un ripiano che domina la conca, è un centro medievale di piccole nobili dimore , dove è bello passeggiare respirando un’atmosfere antica. Il profilo urbano è caratterizzato dalle torri del castello dei Cantelmo, che contesero il borgo ai Caldarola; appartengono poi agli Orsini, ai Colonna e ai Barberini. Restaurato da alcuni anni, il castello è tra i più suggestivi dell’Abruzzo. A pianta quadrilatera, cinto da un fossato , è sorvegliato da tre slanciate torri quadrate; la cinta esterna, più tarda, ha tre torri cilindriche. Poco sotto il castello , la parrocchiale di S. Maria Maggiore, del tardo Cinquecento, ha uno snello campanile e una bella facciata in pietra, alla quale è stato aggiunto nel 1603 un elegante portale . Seicentesca anche la fontana di piazza. Nel centro storico è la chiesa di S.Marcello , fondata nel 1407 e restaurata nel 1166. Ai margini, in fondo a via S. Francesco, è invece la Chiesa dell’Immacolata , del convento dei Minori Osservanti, con chiostro decorato da affreschi seicentesco.