Interamente circondata da una massiccia cortina muraria, alta 7m, con torri cilindriche agli angoli e tre porte a torre quadrangolari lungo lati: così appare ancora oggi questo borgo fortificati, che per integrità è uno maggiori dell’Italia settentrionale, esattamente come lo costruirono nella prima metà del XVI secolo Jorg Kolderer, Turing e Cristofaro da Lurago, architetti e ingegneri di Massimiliano I. Glorenza punto obbligato di passaggio per i commerci tra Svizzera, Germania, Tirolo e Italia, era stata distrutta nel 1499 durante la guerra d’Engadina e l’imperatore, temendo altre invasione svizzere, ritenne di doverla munire adeguatamente, anche tenendo conto della nuova realtà delle armi da fuoco.
Fuori dalla porte Tubre, in cui è allestita una mostra che racconta le vicende della città.