LA CAPOEIRA (Antonella Giroldini)

La Capoeira sarebbe nata da una danza rituale africana, poi trasformata dagli schiavi del Brasile in un mezzo per difendersi dai padroni, che la proibirono e la bandirono dalle baracche in cui erano alloggiati gli schiavi .

Più tardi , nel tentativo di mascherare questo atto di sfida agli occhi delle autorità, la capoeira diventò una specie di danza acrobatica. Il battimani e il suono del Berimbau, servirono in origine ad avvisare gli schiavi del fatto che il padrone si stava avvicinando: poi vennero integrati nella danza per mantenere il ritmo.

Unisce forme di lotta, del gioco della danza. I movimenti sono fluidi e circolari, i lottatori sempre giocosi e rispettosi mentre si scambiano finti colpi.

SALVADOR DE BAHIA : CIDADE ALTA ( Antonella Giroldini)

Le zone più frequentate sono la Ciudade Alta e la parte meridionale della Ciudade Baixa, dove si concentra la maggior parte delle cose interessanti da vedere.

Nella Ciudade Alta, da vedere :

  • Chiesa e convento di San Francesco (Igreja e Convento de São Francisco). Chiesa barocca con annesso convento dell’ordine terziario; si trova sulla piazza centrale dello storico Barrio Pelourinho che prende il nome dal palo dove venivano frustati gli schiavi.
  • Cattedrale (Catedral-Basílica Primacial de São Salvador). Chiesa barocca, con interno spoglio ma bel soffitto in legno.
  • Museu de cidade. Museo molto interessante che raccoglie tutte le statue delle divinità del candomblé.
  • Convento del Carmelo (Carmo). Convento cinquecentesco convertito di recente ad albergo di lusso.
  • Fundação Casa de Jorge Amado
  • Igreja de Nossa Senhora do Rosário dos Pretos
  • Palácio Rio Branco
  • Igreja da Ordem Terceira de São Francisco
  • Museu Afro-Brasileiro

RECIFE (Antonella Giroldini)

La Casa della Cultura è un edificio particolare che sorge su una ex – prigione. Eccellente esempio di rigenerazione architettonica in quanto sorge su un edificio per anni abbandonato e oggi divenuto centro vivo e attivo della città. E’ sede di uno dei mercati più tradizionali della città. Un vero e proprio polo turistico e commerciale insieme al Mercato di San Josè per chi cerca l’artigianato e i prodotti locali.

Il Palazzo del Governo è tra i palazzi storici di Recife più conosciuti essendo la sede storica del potere cittadino. Si trova nel centro storico, in particolare nel quartiere di Sant’Antonio e si affaccia sulla Piazza della Repubblica. Tra i suoi punti forti vi è il giardino tropicale che lo circonda. Si tratta di uno dei più grandi e rigogliosi giardini della città, qua potrete passeggiare e ammirare la florida natura locale.
Recife non a caso è soprannominata la Venezia del Brasile. La città sorge su isole, fiumi e canali. Neanche a dirlo i collegamenti principali sono dei ponti. Si trovano più di 50 ponti e tra questi il più famoso è il Ponte Maurício de Nassau. Un ponte che unisce le due isole al centro della città brasiliana. Da qui potrete godere della veduta panoramica sui fiumi Beberibe e Capibaribe.

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OLINDA (Antonella Giroldini)

A Nord di Recife (nello Stato del Pernambuco), sulla costa Costa Atlantica del Brasile c’è Olinda, una delle città coloniali meglio conservate del Brasile.

Il centro storico di Olinda, conosciuto come Città Alta, è Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1982, inserito nella lista per le sue belle chiese barocche e per la straordinaria conservazione degli edifici e dell’atmosfera coloniale.

COSA VEDERE AD OLINDA – La Sé da Olinda è la cattedrale di Olinda e Recife. La chiesa era stata costruita sul finire del 1500 e ricostruita nel 1631 in seguito ad un incendio. Sulla porta in legno della cattedrale ci sono delle interessanti iscrizioni in portoghese.
Il Monastero di San Benedetto e il Convento di San Francesco sono altri luoghi iconici da visitare ad Olinda.

Dopo le visite di rito la cosa migliore da fare in questa bella città coloniale è passeggiare davanti agli edifici colorati, godersi, tra le vie acciottolate del centro storico, gli scorci sull’Atlantico incorniciati tra le palme.

 

SALVADOR (Antonella Giroldini)

E’ nota come l’anima africana del Brasile. Qui i discendenti degli schiavi africani hanno conservato le proprie radici molto più che in qualsiasi altra zona del nuovo mondo.

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Salvador è famosa per combinare per combinare elementi sacri e profani nei suoi festival ampiamente noti . Ma anche nei giorni normali, è possibile imbattersi dietro l’angolo nella capoeira on in un gruppo di percussionisti che suona samba e reggae o guardare una seguace del cordomblè mentre è posseduta da una divinità africana

PRAHIA DO FORTE (Antonella Giroldini)

E’ stata trasformata in un luogo ecologico di villeggiatura balneare di alto livello. Quello che si vede oggi è un villaggio turistico piacevole e attraente , che ha mantenuto comunque le sue dimensioni e il fascino originario. La strada principale è una via pedonale, piena di bei ristoranti e negozi all’ombra di alberi.

Salvador de Bahia: Cidade Baixa (Antonella Giroldini)

Da vedere nella Cidade Baixa

  • Forte Barra. La prima delle fortificazioni costruite per difendere la città dai francesi e dagli spagnoli all’inizio del periodo di colonizzazione del Sud America. Il forte dà anche il nome al quartiere, piuttosto popoloso, che è il punto iniziale delle sfilate carnevalesche.
  • Mercado Modelo
  • Elevador Lacerda. Ascensore che collega la città bassa con la città alta, dall’alto si gode una vista spettacolare.

MANGUE SECO (Antonella Giroldini)

Contornato da dune e dalle palme dei cocchi, il piccolo villaggio che si trova al confine tra la Bahia e il Sergipe è diventato famoso per aver fatto da scenario ad una nota novella brasiliana basata su un libro di Jorge Amado. Situato vicino alla foce del fiume Real, si trova incastonato tra una spiaggia di acqua dolce e le onde dell’oceano. A causa della scarsità delle sue infrastrutture, Mangue Seco viene di solito visitato in giornata partendo da da Aracaju, dalla Costa do Sauipe e da Praia do Forte. Chi decide di rimanere nel villaggio per qualche giorno può però assaporarne l’irripetibile atmosfera al tramonto garantita da pousadas e ristoranti situati sulla riva del fiume nonchè godersi le sterminate spiagge che si affacciano sull’oceano quando ancora la folla delle gite giornaliere non è arrivata. Per raggiungere le spiagge si devono attraversare delle sorprendenti dune di sabbia bianchissima. Tipiche sono le gite in buggy sulle dune, anche solo per raggiungere le spiagge che si affacciano sull’oceano.

COME ARRIVARE

Per arrivare a Mangue Seco, è necessario attraversare il fiume Real. Le imbarcazioni partono da Pontal nel Sergipe. Vi si arriva, provenendo da sud, conclusa la Linha Verde, seguendo la SE-368 (continuazione della linea verde), e seguendo le indicazioni per Pontal.

Proveniendo da nord la città più vicina, situata sulla BR 101, è Estancia. Dalla BR 101, deve prendersi la SE-368 e seguire le indicazioni per Pontal. Si lascia l’auto in un parcheggio e si aspetta una delle barche che attraversa il fiume (il costo dipende dal numero dei passeggeri della barca; il passaggio nel suo complesso costa R$ 80 e va diviso tra i passeggeri – sino a cinque – la traversata dura quindici minuti).