PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO (Antonella Giroldini)

A 1 km dal centro di Bomarzo, in un ampio parco dai confini irregolari divenuto privato e risistemato a partire dagli anni ’50, il letterato e condottiero Vicino Orsini fece realizzare, tra il 1552 e il 1580, all’architetto Pirro Ligorio un originale insieme di giardini, di edifici e di sculture che ancora oggi è una sfida all’interpretazione del  visitatore; il complesso si riferisce nelle frequenti realizzazioni artistiche “stupefacenti” protobarocche. Passeggiando per il parco si incontrano: un tempietto dorico ottagonale dedicato a Giulia Farnese, con un portale ornato da un timpano vuoto; un gigantesco vaso, un mascherone dall’enorme bocca spalancata e con grandi occhi e naso rincagnato; un elefante in battaglia, probabile riferimento all’arte orientale come drago in lotta con veltri. Notevoli anche la casetta inclinata, la tartaruga colossale sormontata da obelisco, la statua di una donna opulenta con testa sormontata da un vaso, il gigante che squadra una donna, una statua di Nettuno appoggiata a un muro ciclopico, una rozza balena, una sfinge, un arpia, degli orsi e dei cerberi infernali, una serpe bifida e un mascherone infernale sovrastato da un globo ornato da motivi araldici degli Orsini da Castello.

 

Poppi (Antonella Giroldini)

Borgo nel cuore del Casentino, in cima a un colle isolato. E’ centro di fondazione medioevale, a lungo sotto le dipendenze dei Conti Guidi che vi eressero alla fine XII il Castello, poi ricostruito nel 1274 e ampliato nel 1291. Suggestivo il cortile delle pareti ricoperte di stemmi gentilizi, con belle scalinate e ballatoi.

PENTEDATTILO (Antonella Giroldini)

ovvero 5 dita. Con i suoi cinque strani pinnacoli, sembra davvero una gigantesca mano di roccia arenaria che sovrasta il borgo, frazione di Melito di Porto Salvo, uno dei più caratteristici e suggestivi della Calabria dal punto di vista paesaggistico e architettonico, mirabile esempio dell’adattamento dell’insediamento alla natura del terreno. Aggrappato a declivio di una rupe rossastra con straordinario effetto scenografico, è un labirinto di stradine, tetti, case in pietra con archi e balconi, ridotto a una sorta di paese fantasma per il trasferimento dei suoi abitanti nei recenti quartieri sorti a valle.

 

GIORGIO BETTINELLI – IN VESPA (Antonella Giroldini)

….e’ un destino crudele quello di chi ha un’anima ligia al dovere e un cuore fuorilegge ….

….e io, ascoltando, vorrei imparare la lingua di chi non da mai giudizi sui viaggi o sulla vita di chicchessia, anche se la sua grammatica è di una difficoltà enorme, al cui confronto quella cinese è semplice come bere un bicchier d’acqua…

Rodi (Antonella Giroldini)

9_ Rodi

Secondo la mitologia la maggior parte tra le isole del Dodecaneso, separata  dalla costa turca dal breve stretto di Marmara, nacque dall’amore tra Helios e la ninfa Rhoda, da cui ebbe il nome. E al Dio Sole gli antichi abitanti di Rodi tributarono sempre grandi onori, arrivando a costruire un simulacro in bronzo alto oltre 30 metri considerato 30 m, considerato una delle sette meraviglie del mondo antico . Boschi di conifere, e una lussureggiante vegetazione mediterranea, ma anche ampie coltivazioni di agrumi, viti e tabacco rivestono l’isola molto amata dai turisti europei per il clima straordinariamente mite e soleggiato che permette di sfruttare a lungo belle spiagge. Gli appassionati di storia troveranno qui importanti vestigia di un ricco passato, con resti archeologici di grande rilievo, monumenti che rimandano all’epoca in cui il quartier generale dei Cavalieri di S. Giovanni, architetture risalenti alla dominazione ottomana. Del periodo in cui Rodi venne annessa all’Italia restano numerosi edifici pubblici, costruiti nello stile dell’epoca, imponente e celebrativo.

1

Nonostante i numerosi rifacimenti, conserva caratteri medievali la città murata che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Sulla punta più settentrionale dell’isola si allunga invece la città moderna, sorta a partire dal 1912, con monumenti architetture che ricordano la presenza italiana. Capoluogo dell’isola del Dodecaneso, Rodi sembra così avere due anime, unite però da un’identica vocazione turistica. Tra giardini profumati di rose e gelsomini, tra bouganvillee e paplme, sono infatti molti gli alberghi, i ristoranti, i caffè, animatissimi nella lunga estate dell’isola si allunga invece la città moderna sorta a partire dal 1912, con monumenti architetture che ricordano la presenza italiana. Capoluogo dell’isola e del Dodecaneso, Rodi, sembra così avere due anime, unite però da un’identica vocazione turistica. Tra giardini profumati di rose e gelsomini, tra buganville e palme, sono infatti, molti gli alberghi ristoranti, i caffè, animatissimi nella lunga estate dell’isola.

2

Un’intatta e scenografica cerchia di mura di circa 4 km racchiude la città antica, carica di storia e ricca di testimonianze di un illustre passato. In vie lastricate, in piazze raccolte, palazzi e chiese che ricordano da vicino le forme e i modi del tardogotico francese o spagnolo, con i suoi decori fiammeggianti e gli arabeschi in pietra. Ma, oltre a questi miraggi di un lontano medioevo, anche atmosfere e sapori d’oriente, perché nella cerchia di alte mura è racchiuso il caratteristico quartiere turco. Visitati i principali monumenti, più che seguire un preciso itinerario ci si lasci trasportate da colori e profumi, per scoprire , passo dopo passo, scorci e angoli di fascino. Le mura sono un vero capolavoro dell’architettura militare del XV – XVI secolo.

 

Non più atmosfere medievali, piazze raccolte, fontane e minareti. Fuori dal nucleo fortificato la città moderna si allunga sul porticciolo e sul promontorio bordato di spiagge.

IMG_2466IMG_2467

 

 

Elias Canetti ” le voci di Marrakech”

..c’è aroma nei suk, e freschezza, e varietà di colori. L’odore, che è sempre piacevole, cambia a poco a poco secondo la natura delle merci. Non esistono nomi, ne insegne, e neppure vetrine. Tutto ciò che vi vende è in esposizione. Non si sa mai quanto costeranno gli oggetti, ne essi hanno infilzati i cartellini  dei prezzi, ne i prezzi sono fissi…

….i suoi costumi mi erano estranei come la sua gente . A ciascuno capita di imparare nel corso di una vita qualcosa su tutti i paesi e su tutti i popoli, ma quel poco lo smarii nelle prime ore…..

……quando si viaggia si prende tutto come viene, lo sdegno rimane a casa. Si osserva, si ascolta, ci si entusiama per le cose più atroci solo perchè sono nuove. I buoni viaggiatori sono gente senza cuore…

si può anche salire sul tetto e di colpo vedere innumerevoli tetti a terrazza della città. Si ha l’impressione di una spianata, e tutto sembra fatto di ampie gradinate . Vien da pensare che si può passeggiare sopra l’intera città. i vicoli non sono un ostacolo, non si vedono, si dimentica la loro esistenza. I monti di Atlante risplendono vicini, e si potrebbe scambiarli per una catena delle Alpi se la loro luce non fosse più fulgida e non vedessimo tutte quelle palme tra i monti della città.

i minareti che si innalzano qua e là non sono come i nostri campanili. sono anch’essi slanciati ma non finiscono a punta, hanno la stessa lunghezza in basso come in alto , e ciò che conta è la piattaforma su in cima, da dove giunge l’invito alla preghiera. Assomigliano piuttosto a dei fari, nei quali però dimora una voce.

sopra i tetti delle case si svolgono le manovre di un’intera popolazione di rondini. e’ come una seconda città; solo che in essa la vita è tanto rapida quanto è lenta nelle strade degli uomini.

….con le donne accade qualcosa di analogo: quando esse camminano come sacchi informi loungo i vicoli , non nsi scorge ne si intuisce nulla, e presto ci si annoia di occuparsene e di dover ricorrere all’immaginazione . Si rinuncia alle donne. ma si rinuncia a malincuore; così, quando poi una donna ti appare alla finestra e addirittura ti parla , e china leggermente il capo e non va più via, come se da sempre ti avesse atteso qui, una che poi continua a parlare quando le volti le spalle e ti allontani piano piano , una che parlerà, non importa se tu ci sei oppure no, che sempre ti parlerà , non importa se tu ci sei oppure no, che sempre ti parlerà , che parlerà sempre a tutti, quella donna, allora, diventa un miracolo, un’apparizione, e sei propenso a considerarla più importante di tutto ciò che pure varrebbe la pena di aver visto in questa città….

Moschea Hassan II – Casablanca (Antonella Giroldini)

Eretta su progetto dell’architetto francese Michel Pinseau e inaugurata nel 1993, è il terzo edificio di preghiera più grande del mondo, capace di ospitare fino a 20.000 fedeli. Il minareto , a pianta quadrata , tocca i 172 m di altezza  e assolve anche la funzione di faro; dalla cima, un fascio di luce laser è puntato verso la Mecca. Il complesso architettonico , che occupa 90.000 mq, comprende una medersa fornita di biblioteca e sale per conferenze; i sotterranei sono provvisti di sale per abluzioni e garage.

+

 

Canarie – Tenerife ( Antonella Giroldini)

IMG_20130222_00202843

Tenerife, la più grande e la più conosciuta tra le isole dell’arcipelago delle Canarie ed offre esperienze per tutti i gusti : 350 km di costa, passeggiate nella foresta tropicale delle Canarie. Ma sono gli scenari particolarmente suggestivi a rendere Tenerife diversa dalle altre isole dell’arcipelago. Con i suoi 3718 m di altezza , il Pico del Teide è la vetta più elevata della Spagna, circondata da un paesaggio lunare caratterizzato da formazioni rocciose e suolo vulcanico dai colori intensi, ideale per le escursioni.

196

Tutte queste diversità ambientali permettono di assaporare la vera essenza delle Canarie, inoltre, più ci si allontana dai resort della costa sud occidentale, meno turisti si incontrano.

013

Tra le cose da vedere senza dubbio il Parque Nacional del Teide: con la sua estensione non è soltanto il parco nazionale più grande della Spagna, ma anche il più popolare, visto che richiama più di quattro milioni di visitatori l’anno. Attualmente ci sono 21 sentieri escursionistici ( ma presto ne verranno tracciati altri 30) che permettono di vedere il suo terreno vulcanico e le sue originali formazioni rocciose , arrivando fino alla vetta del Teide, che con i suoi 3718 m è il monte più alto di tutta la Spagna. Nel 1954 questa area è stata dichiarata parco nazionale, con lo scopo di proteggere il paesaggio in cui vivono 14 specie di piante che non vivono in nessuna altra parte del mondo. Il parco è di una bellezza mozzafiato qui si trova più l’80% delle formazioni vulcaniche del mondo, fra cui aspri calanchi, lisci pahoehoe o lajial di lava ( rocce che sembrano caramelle mou attorcigliate) e lapilli che sembrano ciottoli. Ci sono anche formazioni complesse, come tubi e coni vulcanici.

205

195

Masca: se arrivate prima delle 10, potreste pensare di essere i primi ad avere scoperto questa cittadina di montagna. Da sempre da  l’impressione di essere un’oasi in mezzo a un paesaggio desolato. Nei dintorni, il bellissimo e selvaggio Parque Rural de Teno è una meta escursionistica.

141

139

Los Cristianos, Playa de Las Americas e Costa Adeje: le spiagge sono indubbiamente favolose, grandi e bianche grazie alla sabbia importata dal deserto del Sahara. La vita notturna è l’ideale per chi è pieno di energia e grande assortimento di ristoranti.

106

098

La più merdionale è Los Cristianos, il cui centro conserva a malapena un po’ dell’atmosfera del villaggio di pescatori che era. Subito dopo si incontra Playa de Las Americas, questa si è sviluppata in un modo molto più appariscente, pieno di grandi alberghi di centri commerciali , con un’atmosfera in stile Las Vegas con tanto di piramidi e false statue romane. Costa Adeje è la continuazione apparentemente senza interruzione di Playa de Las Americas e ospita alberghi eleganti e alcune delle spiagge migliori. E’ più tranquilla e ha migliore reputazione delle tre anche se, come il resto della costa del sud, in pratica è una lunga distesa di esercizi turistici.

224225

Fuerteventura (Antonella Giroldini)

009

Seconda isola dell’arcipelago per dimensioni dopo Tenerife, Fuerteventura è anche la più vicina alla costa africana. Il paesaggio rappresenta notevoli affinità con quello dell’Africa, soprattutto se si osservano i tetti piatti delle case , costruiti in modo da raccogliere l’acqua piovana. Gli insediamenti, spesso senza un centro preciso, sono sparsi sulle pianure e inframmezzati da cactus, arbusti e allevamenti di capre. Sotto altri aspetti ricorda la vicina Lanzarote, ma più colorata: i vulcani assomigliano a cumuli di zafferano, peperoncino e coriandolo, surreali triangoli di spezie esotiche.

La Fuerteventura è baciata dal sole tutto l’anno e offre le spiagge più belle e ampie della Canarie. I venti dell’Atlantico che un tempo permettevano il funzionamento di centinaia di mulini oggi sono una manna per gli appassionati di windsurf  e kitesurf.

044

Le spiagge migliori : Fuerteventura è famosa per le sue splendide spiagge, le migliori delle quali si trovano nella parte meridionale, dove interminabili distese di sabbia ricordano più il paesaggio dei Caraibi che quello delle Canarie: Morro Jable ha un’ ampia e spettacolare spiaggia ad arco, un eccellente centro per gli sport acquatici e un esteso lungomare per gli appassionati di jogging ( che però dovranno fare lo slalom fra i turisti). La spiaggia migliore della Penisola de Jandia per il windsurf è la Playa de Sotavento de Jandia, che vanta 22 km di sabbia bianca e, come dice il nome stesso si trova sottovento ; anche il kitesurf sta iniziando a essere molto praticato La Costa Calma e la Caleta de Fuste, ideali per le famiglie, hanno splendide spiagge di sabbia dorata con acque poco profonde e attività per i bambini, mentre Coralejo, a nord, offre una una piccola spiaggia sabbiosa nella zona centrale e, a sud della città, dune di sabbia  bianchissima che nascondono spiagge appartate e incantevoli calette rocciose. Sempre a nord, spingetevi oltre il castello di El Cotillo per scoprire un litorale più selvaggio, con tanto di sculture , gabbiani e magnifiche onde per il surf.

003

Il suo paesaggio tranquillo ma ricco di contrasti offre splendide opportunità per escursioni a piedi, con oasi, crateri vulcanici, tenute abbandonate e coste rocciose a disposizione dei più intrepidi. Anche la riserva naturale di Los Lobos è una meta perfetta per gli escursionisti; dirigendosi a destra appena scesi dal traghetto potrete fare il giro completo dell’isola. La scalata della Caldera de Montana merita invece una menzione per la magnifica che si può godere dalla cima.

197

192

A Puerto del Rosario, il capoluogo dell’Isola, l’unico posto da visitare è la modesta Casa/Museo Unamuno. Il filosofo e scrittore Miguel De Unamuno, esiliato per essersi opposto alla dittatura di Primo de Rivera, nel 1924 alloggiò in questa dimora. In seguito si rifugiò in Francia, per poi tornare a occupare la propria cattedra all’università di Salamanca nel 1931, quando i repubblicani salirono al potere.  Quattro camere al pian terreno sono state arredate con mobili risalenti ai tempi di Unamuno: da segnalare la stanza da letto ( con tanto di vaso da notte!) e lo studio con lo scrittoio originale. All’ingresso verrete accolti con grande cordialità, ma le informazioni vengono date solo in spagnolo.

020

L’intero di Fuerteventura è uno dei territori più variegati che si possano trovare su questa isola prevalentemente desertica. Le imponenti montagne di Parque Natural de Betancuria sono interrotte, a sud, da un’oasi punteggiate di palme, Vega del Rio de Palmas. La costa occidentale e quella orientale sono costituite da scogliere rocciose inframmezzate da piccole spiagge di ciottoli neri e da villaggi di pescatori in cui il tempo sembra essersi fermato. Le pianure centrali color rame intorno ad Antigua, invece, sono costellate di vecchi mulini a vento che risalgono a un paio di secoli fa.

Betancuria, questo grazioso villaggio ricco di vegetazione, nascosto nei recessi delle colline basaltiche, è un mosaico di muretti a secco, palme e semplici case rurali imbiancate a calce, dominato da una magnifica chiesa del XVII secolo con un suggestivo chiostro.

033

Difronte alla chiesa troverete il Museo Artesania, un museo con annesso un centro artigianale dove potrete vedere tessitori e altri artigiani al lavoro, assaggiare il tipico formaggio della zona, guardare un filmato di 20 minuti sulla cultura locale e visitare una piccola esposizione di antichi utensili e macchinari agricoli e domestici

034