“UNA CITTA’ O L’ALTRA” di Bill Bryson

nessuna delle piccole meraviglie del mio viaggio in Europa fa scoprire che il mondo poteva essere tanto vario da originare modi diversi di fare in pratica le stesse identiche cose, tipo mangiare e bere e acquistare biglietti per il cinema. Mi affascinava come gli europei potessero essere tanto uguali tra loro a tal punto da risultare al contempo universalmente intellettuali e celebrarli, guidare auto minuscole e vivere in piccole case di città antiche, amare il calcio, essere relativamente così poco materialisti e rispettosi delle leggi, avere alberghi con camere gelide e locali dove bere e mangiare in un atmosfera intima e invitante – pur rimanendo così eternamente sorprendentemente diversi. Amavo l’idea che in Europa non ci fosse nulla di definitivo. Mi affascina ancora quella sensazione di non sapere mai cosa potrebbe accadere. …

non riesco a pensare a nient’altro in grado di dare piacere più grande di quel senso di infantile stupore che si prova in un paese dove ci si sente ignorati quasi su tutto. All’improvviso si torna bambini. L’intera esistenza di una persona diventa un susseguirsi di interessanti quesiti….

Andrea Bocconi ” il giro del mondo in aspettativa”

i luoghi di perdizione sono innumerevoli …i modi per sperdersi sono molti…..ve ne sono tanti quanti sono i  motivi che spingono una persona a sparire, a cancellarsi, a reinventarsi non solo un luogo ma una storia – o molte -, un’identità – o molte.

nei trattati di psichiatria la fuga è vista con sospetto, del resto il vagabondaggio era un reato fino a non troppo tempo fa. Insomma, chi si sperde deve avere una buona giustificazione  – la polizia o un coniuge tradito e vendicativo alle calcagna – altrimenti la gente pensa che sia un pò pazzo.

..ero entrato nell’agenzia con una richiesta semplice: volevo andare in India e poi in Tailandia, con un biglietto valdo per tre mesi. Ma Leila, la capa dell’agenzia che mi vendeva biglietti esoticida 15 anni, con un pugno di dollari in più mi offriva il mondo. Era una vertigine: vai dove vuoi, stai quanto vuoi, cambi destinazione tutte le volte che vuoi, con un’unica condizione: mai tornare indietro. cosi alla fine anche tornare a Lucca, alla fine del giro del mondo, darà l’illusione di aver raggiunto una nuova meta. …

…” Ma, se vado verso Ovest, allora il Sole…”

“Si, segui il tramonto per raggiungere l’alba”….

…o ero io quello che aspettava, il soggetto, quello che esercita l’azione, in questo caso però si tratta di un’inazione: aspettare. Ma cosa aspettavo? O cosa mi aspettavo? (strano modo di dire: si trattava di aspettare se stesso da qualche parte, come in un agguato?)

…in realtà prendevo un’aspettativa senza molte aspettative, forse era proprio questo il punto . mi ero sentito la sabbia fino al collo e avevo deciso di tuffarmi dentro per scomparire…..un naufrago volontario che aspettava il momento giusto per gettarsi dalla nave…

….ero sempre colpito da come mi vedevano gli amici: un nomade, un apache di quelli con l’ombrellino da donna e una giubba blu strappada da soldato…

…cercavo anzi un buon motivo per scomparire, per mollare come Mattia Pascal nome vita abitudini e sicurezze. Almeno con un giro del mondo potevo dire di averci provato, di essermi guardato intorno. Mai tornare indietro poteva diventare una possibilità….

L’avevo cercata in molti luogi, la bellezza, ma restava sempre il dubbio che più in là esistesse il posto perfetto, quello che avrei riconosciuto come mio…

perdersi nella bellezza è un’idea piuttosto rassicurante: i posti belli non mancan, spesso sono a buon mercato. Ma mi tornano in mente altri viaggi, altri luoghi in cui a un certo punto la bellezza era diventata soffocante o addirittura irritante. …..NO, la bellezza aiuta, ma non sarei partito dietro a quella illusione. Per fortuna ce ne erano tante altre

……un si o un no che nasce dalla pancia, il cervello lotta, la vittoria dipenderà dall’alchimia tra diversi fattori : la razionalità, l’impulsività, la fiducia nell’intuizione . Perdersi significa allora intravedere nella nebbia un modo di procedere diverso, più animale e più divino. E’ questione di fede in definitiva…

…disperdersi significa allargarsi, estendersi, deragliare dolcemente, comev un trenino che comincia a disegnare perfetti slalom sulla prateria, ora per sfiorare una quercia, ora per fare il giro di un lago. E’ naturalmente fermate a richiesta. E poi ci sono gli specialisti e i generalisti  e io mi onoro di essere della seconda categoria: saremo superficiali, ma almeno spaziamo …

…..puoi cambiare tutto, ma non il colore dei tuoi piedi, non il percorso della tua mente .Perdersi in un’altra cultura non può funzionare perchè l’errore è che in fondo non si vuole rinunciare a essere chi si è, si vuole essere diversi, quanto più diversi meglio è.

…Vi sono modi di perdersi abbastanza intenzionali. Ma vi è anche un “perdersi punto e basta”. Quali sono le qualità che fanno un viaggiatore?  curiosità, buona salute , spirito di adattamento , resistenza alla fatica. Tutti aspetti che fanno parte del carattere e delle condizioni fisiche. Ma il vero segno di nascita del viaggiatore io non ce l’ho. E’ il senso dell’orientamento.

Se scoraggiarsi significa perdere il contatto con il proprio cuore, perdersi d’animo è più grave ancora. E’ un afflosciarsi su se stessi, svanito ogni entusiamo . E’ vedere il viaggio come una gran perdita di tempo, un girovagare stanco, perchè non si sta bene da nessuna parte. E’ una sensazione che ci lascia disanimati, peivi dell’anima. Capita sempre, almeno a me , in qualche momento del viaggio . E allora tutto diventa assolutamente estraneo, se non addirittura ostile…

…non potevo fare a meno di pensare che quella rigidità muscolare corrispondesse a una rigidità mentale. Così come riuscivo a mascherla nello sport attraverso la grinta e la resistenza , forse anche nella vita davvero mi lasciano andare troppo poco. …

…l’incontro in viaggio è diverso: forse perchè non c’è tempo da perdere, è solo un incrocio e poi ciascuno va altrove, forse perchè non dico  che non abbiamo maschere, ma almeno sono più sgarcianti di quelle lasciate a casa, forse perchè siamo più aperti. Ma insomma, a volte si parla profondamente con uno sconosciuto , scoprendosi in due sensi: non solo dicendo molto di noi, ma anche dicendo ciò che non sapevamo ancora, e scopriamo appunto nel momento.

Alcune amicizie diventano subito amori, alcuni amori diventano amicizie (più difficile) , poi scompaiono nel mappamondo……

Rolf Potts “VAGABONDING – l’arte di girare il mondo”

il vagabonding mira alla ricerca dell’avventura nella vita normale e della vita normale nell’avventura. E’ un atteggiamento, un interesse amichevole verso la gente, i luoghi e la cosa che fa di una persona un esploratore nel senso più vero e più pieno del termine.

il vagabonding non è uno stile di vita, ne una moda, ma soltanto una maniera insolita di guardare alla vita, un adeguamento di valori a cui segue un azione. E, più di ogni altra cosa, il vagabonding ha a che fare con il tempo, il nostro unico bene, e con il modo in cui decidiamo di impiegarlo…..

la maggior parte di noi non ha mai preso i voti eppure scegliamo di vivere come questi monaci, ancorandoci a cose o a carriera o usando il futuro come una specie di fintro rituale che giustifica il presente, finendo così per sprecare la parte migliore della vita a far soldi per godere di una dubbia libertà nella parte meno preziosa della vita stessa. Ci diciamo che vorremmo mollare tutto per esplorare il mondo attorno a noi, ma il momento adatto sembra non arribìvare mai . Così pur avendo a disposizione un numero sconfinato di possibilità non ne scegliamo nessuna. Ci adagiamo nella nostra esistenza e ci aggrappiamo in maniera ossessiva alle nostre certezze domestiche, dimebticandoci perchè le avevamo volute.

Il vagabonding comincia dal momento in cui smettete di trovare delle scuse e iniziate a mettere da parte il denaro.

Nonostante tutte le straordinarie esperienze che ci attendono in terre lontane la parte significativa del viaggio comincia sempre a casa, con un investimento personale nelle meraviglie a venire.

il fatto di mollare tutto non significa rinunciare ad andare avanti, cambiare direzione non perchè qualcosa mon va d’accordo con noi , bensì perchè voi non andate d’accordo con qualcosa.In altre parole non è una protesta,ma una scelta positiva, e non è una stasi nel percorso di un individuo, bensì un passo in una direzione migliore. Mollare qualcosa che sia un lavoro o un’ abitudine, significa svoltare e accertarsi di essere ancora in cammino verso i propri sogni…

Dopo anni di battaglia ci renderemo conto che non siamo noi a metterci in viaggio , ma è il viaggio a mettersi dentro di noi ….

SANTA CLARA (Omaggio a Che …Antonella Giroldini)

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Il Che riposa a Santa Clara. Nel 1977, nel trentesimo anniversario della sua morte, le sue spoglie vennero rimpatriate dalla Bolivia e tumulate nel mausoleo costruito in questa cittadina ordinata e tranquilla al centro della città . A Santa Clara infatti si svolse nel 1958 la decisiva battaglia della guerriglia contro il dittatore Batista.

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Plaza de la Revolucion – Memorial Ernesto Che Guevara : spettacolare, non fosse altro per le dimensioni, questa piazza immensa e deserta è dominata da una monumentale e celeberrima statua di bronzo del Che.

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E con i brividi e le lacrime agli occhi ….diamo un ultimo saluto a questa figura mitica ……

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….Arrivederci Che!!!!

Leggendo Andrea Bocconi…ho trovato il senso del mio viaggiare

Leggendo questo libro mi sono detta : “Antonella GIroldini per te il viaggio è questo : una droga che risveglia i sensi e ti stupisce…..

Non si sta bene che altrove” ha detto qualcuno …. Da sempre anime inquiete trovano nel viaggio un momento in cui la vita vibra a frequenze inconsuete. L’inaspettato, lo sperdersi, ci fa sentire più vivi, attiva sensi, sconquassa i pregiudizi …..lo spaesamento rompe gli schemi mentali in cui incaselliamo il mondo… Nessuno ci conosce, nessuno connette il nostro volto a una storia , a un nome . La vecchia identità non funziona più veniamo visti e guardati in modo nuovo, vediamo e guardiamo il mondo in modo nuovo. Può essere un momento per cercare un io più vero, più profondo,oltre i trucchi e le convenzioni …. Oppure possiamo esplorare altre vite possibili ….