…..chi visita paesi stranieri, ma frequenta solo i suoi connazionali, cambia clima ma non abitudini. vede nuovi meridiani , ma gli stessi uomini e, con la testa vuota come le tasche, torna a casa dopo aver viaggiato con il corpo , ma essendo rimasto fermo con la mente. ….
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Lao – Tzu ” la via della vita” (Antonella Giroldini)
un buon viaggiatore non ha programmi fissi e il suo scopo non è arrivare
Dagobert Runes (Antonella Giroldini)
…la gente va in posti lontanissimi per guardare affascinata, lo stesso tipo di persone che, nel proprio paese, ignora completamente….
Rebecca Markey (Antonella Giroldini)
…per me l’esperienza del viaggio consiste non soltanto in ciò che ho scelto di lasciarmi alle spalle , sia pure per un breve periodo di tempo, e nella prospettiva che, in questo modo, conquisto. la parte più difficile del viaggio è decidersi a a partire…quando avete preso ques’impegno , il resto viene con facilità e, nonostante l’ansia creata dai vari problemi, la mia esperienza non sarebbe la stessa senza di essi.
Henry David Thoreau Walden
..se ci muoviamo con fiducia in direzione dei nostri sogni e ci sforziamo di vivere la vita che abbiamo immaginato, incontreremo un successo inaspettato nelle ore comuni. Ci lasceremo certe cose alle spalle, supereremo un confine invisibile: intorno a noi e dentro di noi cominceranno a sorgere leggi nuove, universali e più liberali
Paul Theroux
……i turisti non sanno dove sono stati – ha osservato Paul Theroux vent’anni fa – i viaggiatori non sanno dove stanno andando…..
Joseph Campbell ” Il potere del mito”
si dice che quello che tutti cerchiamo è il senso della vita. io non penso che sia così , secondo me cerchiamo l’esperienza dell’essere vivi
Rolf Potts “VAGABONDING – l’arte di girare il mondo”
il vagabonding mira alla ricerca dell’avventura nella vita normale e della vita normale nell’avventura. E’ un atteggiamento, un interesse amichevole verso la gente, i luoghi e la cosa che fa di una persona un esploratore nel senso più vero e più pieno del termine.
il vagabonding non è uno stile di vita, ne una moda, ma soltanto una maniera insolita di guardare alla vita, un adeguamento di valori a cui segue un azione. E, più di ogni altra cosa, il vagabonding ha a che fare con il tempo, il nostro unico bene, e con il modo in cui decidiamo di impiegarlo…..
la maggior parte di noi non ha mai preso i voti eppure scegliamo di vivere come questi monaci, ancorandoci a cose o a carriera o usando il futuro come una specie di fintro rituale che giustifica il presente, finendo così per sprecare la parte migliore della vita a far soldi per godere di una dubbia libertà nella parte meno preziosa della vita stessa. Ci diciamo che vorremmo mollare tutto per esplorare il mondo attorno a noi, ma il momento adatto sembra non arribìvare mai . Così pur avendo a disposizione un numero sconfinato di possibilità non ne scegliamo nessuna. Ci adagiamo nella nostra esistenza e ci aggrappiamo in maniera ossessiva alle nostre certezze domestiche, dimebticandoci perchè le avevamo volute.
Il vagabonding comincia dal momento in cui smettete di trovare delle scuse e iniziate a mettere da parte il denaro.
Nonostante tutte le straordinarie esperienze che ci attendono in terre lontane la parte significativa del viaggio comincia sempre a casa, con un investimento personale nelle meraviglie a venire.
il fatto di mollare tutto non significa rinunciare ad andare avanti, cambiare direzione non perchè qualcosa mon va d’accordo con noi , bensì perchè voi non andate d’accordo con qualcosa.In altre parole non è una protesta,ma una scelta positiva, e non è una stasi nel percorso di un individuo, bensì un passo in una direzione migliore. Mollare qualcosa che sia un lavoro o un’ abitudine, significa svoltare e accertarsi di essere ancora in cammino verso i propri sogni…
Dopo anni di battaglia ci renderemo conto che non siamo noi a metterci in viaggio , ma è il viaggio a mettersi dentro di noi ….