Mese: giugno 2020
PORTOFERRAIO (Antonella Giroldini)
Capoluogo e principale porto dell’isola, conta poco meno di 12.000 abitanti. Città dalle origini antichissime, conosciuta come Porto Argo nelle narrazioni mitologiche, sin dall’epoca etrusco-romana viene chiamata Fabricia in riferimento alle antiche lavorazioni siderurgiche presenti nella zona.
A distanza di quattro secoli dalla sua fondazione Portoferraio conserva ancora l’antico fascino rinascimentale. Le possenti mura fatte edificare nel ‘500 da Cosimo I° de’ Medici, Granduca di Toscana, che ribattezzò la nuova città fortezza “Cosmopoli”, rappresentano un’opera di alta ingegneria e straordinaria bellezza architettonica.
Chi arriva con il traghetto difficilmente rimane impassibile alla particolare bellezza offerta dalla darsena con le fortezze che la sovrastano.
All’imbocco del porto considerato il più sicuro al mondo persino dall’ammiraglio Nelson, si trova la Torre del Martello appartenente alla fortezza della Linguella, denominata anche Torre di Passannante, dopo che, nel periodo in cui il nucleo fortificato fu adibito a bagno penale, vi fu rinchiuso l’attentatore che ferì il Re Umberto I, dal quale appunto prese il nome.
All’interno del complesso della Linguella si può visitare anche un interessante museo archeologico, dove sono esposte anfore e reperti risalenti all’epoca etrusca.
Sopra il centro storico si trova il Forte Stella, così chiamato per la caratteristica forma stellare delle sue mura, realizzato nel 1548 su progetto di Camerini, ospita uno dei più antichi fari d’Europa, innalzato dal granduca Leopoldo di Lorena nel 1788.
Qui, oltre a godere di un’ottima posizione panoramica della darsena di Portoferraio, si può ammirare dall’alto la Villa dei Mulini, residenza invernale dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte.
Il Forte Falcone, situato nel punto più alto della città, con i suoi bastioni, rappresenta senza dubbio la fortificazione medicea più possente esistente sull’isola. A dimostrazione della sua capacità difensiva, seppe resistere agli innumerevoli attacchi dei saraceni, al contrario delle fortezze di Capoliveri, Rio e Marciana più volte devastate dalle sanguinose incursioni dei pirati.
Visitando il centro storico di Portoferraio, cuore dell’antica Cosmopoli, si possono scoprire, oltre che ad alcuni interessanti monumenti storici e luoghi sacri, strette e tortuose stradine a scalinata che si aprono a piazzette panoramiche, vecchie case con balconi fioriti e suggestivi angoli dove si possono incontrare personaggi locali pronti a raccontare aneddoti e curiosità sulla vita dell’isola.
Di fronte alla darsena di Portoferraio sul promontorio delle Grotte, gli scavi hanno riportato alla luce i ruderi di una grande villa romana. Qui si possono ammirare parti di decorazioni e mosaici di età adrianea. Rimasero coperti dai rovi fino al 1960 quando un lavoro di scavi portò alla luce il grande complesso con muri in opus reticulatum, grandi terrazze che si affacciano sul mare e una piscina fornita di un sistema di riscaldamento e di depurazione dell’acqua.
Poco distante in località Magazzini si trova la chiesetta di Santo Stefano alle Trane, originale per le sue particolari forme architettoniche è sicuramente una delle più affascinanti chiese di epoca romanico pisana esistenti sull’isola.
SPIAGGIA DELLA PELOSA (Antonella Giroldini)
PALMAROLA (Antonella Giroldini)
Si trova a circa 10 km ad ovest di Ponza ed è la terza isola per grandezza dell’arcipelago ponziano, dopo Ponza e Ventotene. Chiamata anche “la Forcina” per la sua forma, prende in realtà il nome dalla palma nana, unica palma originaria dell’Europa, che cresce selvatica sulla sua superficie. L’isola era nota in antichità col nome Palmaria.
A Palmarola fu esiliato e morì papa Silverio, Santo patrono del comune di Ponza che viene festeggiato il 20 giugno. Lo scoglio di San Silverio accoglie sulla sua sommità una piccola cappella che la tradizione popolare narra sia sorta sui resti della forzata residenza del Santo.
L’isola è una riserva le e, grazie al suo aspetto incontaminato e alla varietà delle sue coste, è considerata una tra le più belle isole del mondo. Abitata solo nel periodo estivo, diventa luogo di ritiro per i ponzesi che si rifugiano nelle case grotta, tipiche abitazioni scavate nella roccia di Palmarola.
L’abitudine di rifugiarsi nelle case-grotte è molto antica ed affonda le sue radici nella necessità di sfuggire ai pirati, durante il secolo XVIII. In un testo dell’Accademia Pontaniana è ricordato che: “Giovanni Tagliamonte di Ponza, morto in età di centotrè anni, andava spesso da Ponza a Palmarola e mi raccontò vari di simili scontri coi corsari accaduti a lui non meno che ad altri Ponzesi nei dintorni di quest’ isola. Egli aveva un’antica grotta tagliata nella rupe per abitazione vicino al piccolo porto di Palmarola (oggi Grotta Tagliamonte) ma per paura dei pirati passava molte delle sue notti sulla montagna in qualche grotta senza far fuoco per non essere loro scoperto dal fumo.”
