Per gli appassionati del cibo di strada, Salerno e la costiera amalfitana offrono da qualche anno una deliziosa variante marinaresca: è il cosiddetto “cuoppo di mare”, piatto tradizionale tornato oggi prepotentemente di moda.
Un gustoso cartoccio di frittura di pesce fresco, da gustare “ipso facto” mentre ancora scotta, in napoletano si direbbe frienn magnann, appena appena insaporito da un pizzico di sale e pepe.
Al suo interno anellini di calamari, alici, gamberi, paranza, ma anche polpi, frutti di mare, pizzette di alghe, avvolti, come vuole la tradizione risalente al dopoguerra, nella carta gialla, quella del pane fresco, per intenderci, perfetta per assorbire l’olio. Così confezionata, la frittura di pesce diventa un ottimo finger food da gustare con calma passeggiando tra le vie del centro storico di Salerno, in questo periodo rese ancora più suggestive grazie alle luminarie d’artista.
Anche quest’anno infatti, in occasione delle festività natalizie, la città si è rivestita di luce richiamando con le sue luminarie d’autore folle di turisti stupefatti.
Passeggiando tra draghi, folletti, fatine colorate, tappeti volanti, slitte e costellazioni di pianeti, come resistere all’invitante tentazione delle bancarelle e delle numerose cuopperie del centro antico che offrono a pochi euro (il prezzo si aggira tra i 3 e i 5 euro) un delizioso spuntino a base di croccante frittura di pesce magari accompagnato da un buon bicchiere di vino?
Come molti altri piatti del passato tornati attuali, il cuoppo è divenuto ormai l’assoluto protagonista della movida salernitana, soppiantando panini e kebab, anche grazie ad alcune manifestazioni che l’hanno promosso e fatto conoscere al grande pubblico.