Legno, faience, avorio
Dimensioni: 19x38x23 cm
Antico Regno, IV dinastia
Provenienza: Gebelein, scavi Schiapparelli, 1914
In tutte le società è naturale voler proteggere il lino dalla polvere: così, in una tomba dell’Antico Regno, a Gebelein, questo prezioso cofanetto serviva appunto a custodire il lino. Si tratta di un oggetto di lusso, decorato con intarsi formati da tessere intagliate di avorio ( di solito ricavato da zanne di ippopotamo) e di una specie di forma arcaica del vetro detta faience ( ottenuta dal quarzo, fuso e ricoperto con uno smalto vitreo alcalino, colorato con un composto di rame). Qui le tessere faiance sono colorate in azzurro chiaro e scuro e alternate per ottenere un effetto più decorativo ; all’epoca erano questi i colori disponibili per gli smalti vitrei, e sarebbero trascorsi quasi mille anni prima che si potesse cominciare a usare un’ampia gamma cromatica.
Il cofanetto vuole imitare le forme naturali delle piante che si usano anche nell’edilizia: i pannelli laterali in avorio sono scolpiti come stuoie di palme, proprio come le pareti degli edifici più semplici: la striscia di faience sotto coperchio potrebbe ricordare il modo in cui queste stuoie di cannicciato erano fissate in cima alle pareti con legacci di cuoio. Il coperchio del cofanetto ha una ricca decorazione di boccioli di loto su uno sfondo di avorio, separati da strisce verticali di faiance azzurra. Considerando che nell’architettura il loto diventava spesso una colonna, è possibile che qui abbiamo di fronte la raffigurazione simbolica di una splendida sala a colonne. Lo scrigno è montato su zampe di legno che forse servivano a impedire l’invasione dei parassiti; l’interno era dipinto di rosso.