ORTO BOTANICO ROMA (Antonella Giroldini)

L’Orto Botanico di Roma è situato alle pendici del Gianicolo, nell’antico parco di villa Corsini “alla lungara” e, con i suoi 12 ettari di parco e circa 2.000 metri quadrati di serre è uno dei maggiori d’Italia. È caratterizzato da presenze architettoniche di ragguardevole interesse e le sue collezioni vantano di una notevole importanza scientific

Il giardino dipende dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma “La Sapienza” e attualmente ospita oltre 3000 specie vegetali. Oltre all’attività turistica (circa centomila visitatori l’anno), l’Orto Botanico ha funzioni didattiche e di ricerca scientifica. L’Orto Botanico di Roma raccoglie secoli di storia e piante provenienti da tutto il mondo. Se cercate l’occasione per una fuga dalla città, immergendovi in un viaggio tra la flora dei cinque continenti siete nel posto giusto. Citiamo alcune tra le numerose collezioni presenti nell’Orto Botanico. Gli alberi monumentali, tra i quali annoveriamo le i platani orientali, la sughera, il cerro, la roverella e i due cedri dell’Himalaya, il bosco mediterraneo costituito in prevalenza da querce e le gimnosperme. Una serie di meravigliosi giardini tra cui citiamo il giardino mediterraneo, con specie appartenenti alla macchia mediterranea, specie sudafricane e specie australiane, il giardino giapponese, progettato dall’architetto Ken Nakajima, caratterizzato da giochi d’acqua e piccole cascate e il giardino degli aromi, uno degli allestimenti più lodevoli perché dimostra un ambiente attento all’educazione di un pubblico ampio. Infatti, propone una serie di aiuole con piante riconoscibili tramite caratteristiche tattili e olfattive accompagnate da cartellini in braille. Il viale delle palme è una delle collezioni di maggior rilievo per l’elevato numero di entità che vengono coltivate all’aperto. Troviamo inoltre alcune serre tra le quali annoveriamo la serra Corsini, realizzata nel 1800, rappresenta la prima serra calda del giardino Corsini e ospita una collezione di succulente. La serra tropicale, di recente realizzazione, ospita specie tropicali e subtropicali, e la serra monumentale quella originaria, costruita dalla ditta Mathian di Lione nel 1877. Per gli amanti delle piante officinali, troviamo l’orto dei semplici dove sono coltivate le piante medicinali. Per i più romantici consigliamo di visitare il roseto e le piante acquatiche

CASA VACANZE ” … Vicino Vicino … ” Bomarzo (Antonella Giroldini)

É una casa di 120 mq arredata con quadri moderni. Una stanza con la porta il resto open space con una grande vetrata che da sul giardino di 6.000 mq dove c’è un gazebo x ripararsi dal sole tavolino con sedie un barbecue una quercia secolare e tanti ulivi. Un parcheggio riparato da un bellissimo glicine. Si può visitare la famosa Piramide le tombe di S Cecilia il Parco dei Mostri fatto erigere dal principe Vicino Orsini che viveva nel centro storico ecco per ché si chiama “vicino Vicino”.o.

Ci siamo state a Maggio per un workshop !!! abbiamo giocato con gli ambienti surreali. E’ come soggiornare in un atelier di un artista surrealista.

Lo spazio esterno ci consente di goderci la natura sia per rilassarci sia per studiare in natura

Giardino Zen … Orto botanico (Antonella Giroldini)

HANAMI ALL’ORTO BOTANICO – EDIZIONE 2023

Anche quest’anno è stata orna anche quest’anno Hanami all’Orto Botanico, 15 e 16 aprile 2023

Il giardino giapponese del Museo dell’Orto Botanico di Roma è stato realizzato tra il 1990 e il 1994 su progetto dell’architetto Takeshi (Ken) Nakajima(1914-2000), una figura fondamentale nella trasmissione della cultura e dell’arte paesaggistica del Sol Levante in tutto il mondo: nel 1986 è infatti incaricato dall’Imperatore del Giappone che gli assegna L’Ordine del Sol Levante, il Raggio d’Oro e d’Argento per promuovere la cultura giapponese in tutto il mondo. In Italia realizzerà due giardini molto importanti e (autentici) giapponesi a Roma, il primo nel 1963 situato presso l’Istituto giapponese di Cultura e, nel 1990, il giardino giapponese presso L’Orto Botanico di Roma.

In occasione della fioritura dei ciliegi del giardino giapponese, il Museo Orto Botanico di Roma celebra con un evento dal titolo «Hanami all’Orto Botanico», l’idea della Natura che permea la cultura giapponese e ne definisce la sua estetica.

Nella contemplazione dei ciliegi in fiore e di quella bellezza tanto sorprendente quanto effimera, è racchiuso uno dei concetti che più profondamente attraversa il pensiero giapponese, quello dell’ impermanenza dell’esistenza.

L’antica attitudine degli abitanti del Sol Levante a godere e accettare la caducità e la provvisorietà dell’esistenza in quanto tale, la sensibilità ad abbracciare nella struggente bellezza dell’ hinc et nunc, la malinconia della fine.
Comprendere questo aiuta a spiegare il perché in tutto il mondo sia così diffusa e amata la “cultura Sakura” e la visione giapponese della Natura, amplificata anche da una meravigliosa varietà lessicale che ne racconta dettagli e particolarità.
Un altro filo rosso guida questo evento: il wabi sabi. Due parole che insieme esprimono un filosofia di vita, un sentire e un modo di stare, orientarsi nel mondo, apprezzarne la bellezza autentica che privilegia l’imperfezione, il divenire e la transitorietà, suggerendoci nuovi sguardi per leggere la quotidianità.

«Hanami all’Orto Botanico» è un evento che mette al centro la fine capacità giapponese di osservare la Natura e partecipare emotivamente al suo mondo. Invita i visitatori ad esplorare la compenetrazione dei concetti di natura e bellezza onnipresenti in questa cultura. Li accompagna lungo un percorso libero, fatto di mostre, momenti di condivisione e dialogo, allestimenti verdi, visite guidate, laboratori per bambini.

INVERNESS (Antonella Giroldini)

Inverness è la capitale delle Highlands nonché la città più settentrionale del Regno Unito. Luogo con una storia intensa, ricca di avvenimenti che hanno avuto ripercussioni importanti per tutta la Scozia, Inverness è oggi un vivace centro urbano in continua crescita che vanta la miglior qualità della vita del Regno Unito.

Inverness è una città molto viva dal punto di vista culturale e sociale. Qui ha la sua sede centrale l’Università delle Highlands e Islands, una federazione di quindici college e centri di ricerca responsabile della formazione dei cittadini delle Highlands e delle isole scozzesi. Uno dei settori chiave dell’economia della città è proprio la ricerca in campo medico, svolta all’interno del suo Centre for Health Science. Un altro settore molto importante e più tradizionale è quello della distillazione del whisky, la bevanda preferita dagli scozzesi e strettamente legata alla loro storia. Un’ampia gamma di whisky si può assaggiare nei tanti pub della città, dove quasi tutte le sere è anche possibile assistere a performance di musica e danze tipiche delle Highlands. Uno dei migliori pub è senza dubbio Hootnanny, dove si trova spesso musica dal vivo di vario genere, dal rock al folk, alla musica celtica.

STIRLING (Antonella Giroldini)

n questa città situata a nord-est di Edimburgo risiede una buona parte del patrimonio storico scozzese.

La collina che occupa e il fiume Forth favorirono la sua difesa, prima di fronte ai romani e in seguito agli inglesi e ai giacobini. Era l’unico punto in cui era possibile guadare il fiume. Per la sua posizione così strategica, ricevette anche il nome di “Porta delle Highlands. Di questa città si arrivò anche a dire che chi l’avesse difesa avrebbe difeso tutta la Scozia

Secondo un’antica leggenda del nono secolo, quando la città era temporaneamente sotto il dominio anglosassone, subì un attacco da parte di invasori vichinghi. La sentinella dormiva placidamente quando fu svegliata dal provvidenziale ululato di un lupo. Accortosi del pericolo che minacciava la guarnigione, dette l’allarme e i nemici si diedero alla fuga. Da quel momento la città adottò il lupo come suo simbolo.

Se vuoi rivivere questi momenti storici e viaggiare nel tempo fino al Medioevo, questa è la città che fa per te. Puoi passeggiare lungo le sue brulicanti vie fiancheggiate da edifici di pietra, salire fino all’imponente castello, o raccoglierti in tranquillità nella chiesa di  Holy Rude. Come vedi, a seconda dei tuoi interessi, hai molte opzioni.

Stirling non è molto grande, conta poco più di 30.000 abitanti, per questo puoi percorrerla a piedi con comodità in un solo giorno, ma siccome non vogliamo che ti perda niente di quello che può offrire questa città abbiamo stilato una lista di luoghi di interesse a posta per te.