Bandiera Arancione del Tci, il borgo medievale abbarbicato su una rupe tufacea propone immagini di forte suggestione dai due versanti su cui è adagiato: a ovest i volumi cubici e allungati delle case torri, a picco sulla valle , a est il ritmo orizzontale del sovrapporsi di tetti e facciate lungo i vicoli che scendono a tornanti. Si staglia al centro la sagoma del settecentesco Sasso Leopoldino, razionalizzazione a colpi di scalpello del blocco tufaceo attorno a cui è organizzato il paese. : abitato in età etrusca e romana, fu castello aldobrandesco quindi contea ursinea e infine, dal 1608 , parte del granducato di Toscana.
Ai piedi della fortezza si trova il borgo cui si accede dalla porta di Sopra . Tra palazzetti con finestre incorniciate e bei portali pugnati, si raggiunge la parrocchiale che posteriormente conserva tratti dell’impianto medioevale. Si scende per un dedalo di vicoli, archetti, scale esterne, logge, profonde cantine scavate nel tufo, attraversando il rione del vecchio ghetto e uscendo dall’abitato per la porta dei Merli; da qui si scende fino al fiume Lente , oltre il quale iniziano le vie cave.