…… In un isola dalle molteplici etnie, sulla rotta marittima asiatica, anche la cucina riflette ovviamente i suoi vari aspetti.A Zanzibar è possibile degustare specialità arabe, indiane, cinesi, swahili, nonché europee.

Tra le specialità zanzibarine assaggiamo: il “Wali wa nazi”, del riso bollito nel latte di cocco. Vi è anche il frutto dell’albero del pane chiamato “Mashelisheli Ia nazi”; gli spiedini di carne chiamati “Mishaki Ua Niama” vengono cotti al momento su vacillanti barbecue. Tra i contorni, una specialità da non perdere è la “Mchica”, una varietà di spinaci dal forte sapore. Il pane locale è chiamato “Mkate” ed è molto buono, e si trovano anche le classiche “Chapati”, delle piccole focacce di origine indiana. Tra i dolci sono da provare i “Tambi”, realizzati a base di zucchero; i “Visheti”, preparati con farina, zucchero ed olio di cocco; i “Vipopoo”, delle simpatiche palline di farina e zucchero. Sull’isola sono presenti moltissime qualità di frutta, tutte a buon mercato. Tra le più saporite citiamo meloni, ananas, arance, papaye, 24 differenti tipi di manghi, 26 differenti tipi di banane (da provare quelle con la buccia rossa, acquistabili al mercato), passion fruits, bunghi (un dolcissimo frutto locale), mangostini, uva, mandarini molto saporiti. Vi sono poi i lychees, un frutto buonissimo, trasparente, i durian, le ciliege tropicali, i lime, i limoni, gli avogadi, le prugne indiane, i melograni, le mandorle indiane, gli star fruits, chiamati “carambol”, le star apple, gli aspri frutti del tamarindo, le mele malesi, i frutti dell’albero del pane, mangiabili cotti. Un discorso a parte meritano i cocchi, abbondantissimi, dal basso costo, nutrienti e dissetanti.