Che nella seconda città per grandezza del Trentino esistano ben quattro musei la dice già lunga sulla vocazione di centro della cultura della medioevale Roboretum , documentata nel 1150 in una zona dove l’uomo si era insediato nel neolitico e dove forte fu la colonizzazione romana. Quando poi si scopre che tale vocazione è di origine austriaca e che proprio qui Mozart tenne i suoi primi concerti italiani, non si ha più dubbio a ritenere valido il soprannome di ” Atene del Trentino” che Rovereto da tempo si è guadagnata.
Antica è pure la vocazione commerciale, favorita dalla posizione lungo la via Claudia Augusta, che la vide avamposto veneziano per i traffici con l’Europa nel 1416 – 1509 e dal 1520 florida per la lavorazione della seta, assurta ben presto a livelli industriali grazie agli allevamenti di bachi e alle coltivazioni dei gelsi. E non bisogna dimenticare che nelle montagne del circondario la riunificazione all’Italia richiese un grande tributo di vittime.