Le più grandi del mondo romano, furono erette in soli 8 anni , tra il 928 e il 306; per la costruzione del complesso, situato nella zona tra i colli Viminale e Quirinale, furono demoliti numerosi edifici pubblici e privati, come ricorda l’iscrizione di dedica. Erano delimitate da un ampio recinto con ingresso principale nel lato nord – orientale e, al centro del lato opposto, da una grande esedra con gradinate, corrispondente all’odierna piazza della Repubblica. Ai lati dell’esedra si trovavano due biblioteche affiancate, ai margini del recinto, da due sale circolari, una trasformata nel 1598 nella Chiesa di San Bernardo, l’altra tuttora visibile all’inizio di via del Viminale. Gli ambienti principali, frigidarium, tepidarium e calidarium, erano posti in successione lungo un asse centrale ai lati del quale si articolano simmetricamente tutte le altre aule. Accanto al frigidarium erano poste due grandi palestre scoperte.
Il complesso fu restaurato all’inizio del V secolo ma rimane in uso probabilmente per pochi altri decenni prima di essere abbandonato a una progressiva spoliazione.
Dopo quasi mille anni di abbandono, nel 1561 Papa Pio IV decise di realizzare all’interno delle Terme una Basilica con annessa certosa dedicata alla Madonna degli Angeli e alla memoria dei martiri cristiani . Il progetto fu affidato a Michelangelo .
Nel 1889 il Complesso delle Terme di Diocleziano e della Certosa divenne la sede Museo Nazionale Romano. Fin dall’istituzione il Giardino fu destinato a esporre numerosi reperti archeologici provenienti da Roma e dal suburbio.
L’ androne del Museo corrisponde all’antico corridoio della Certosa.