Pio Monte della Misericordia (Antonella Giroldini)

Il Pio Monte della Misericordia è una delle più importanti e antiche istituzioni benefiche napoletane, di ispirazione cattolica, nata per l’esercizio delle sette opere di misericordia corporale e che ancora oggi , grazie alla generosità degli associati , prosegue ininterrottamente la sua attività.

l’Istituzione , fondata nel 1602 da sette nobili napoletani, ha sede nello storico palazzo progettato dal regio architetto Francesco Picchiarotti , che nasconde al suo interno l’elegante chiesa barocca a pianta centrale dove si ammira, la grande tela di Caravaggio le Opere di Misericordia e altri capolavori di pittura , come il dipinto di Battistello Caracciolo la Liberazione di San Pietro, tra le più alte testimonianze del naturalismo napoletano , e statue allegoriche in faccia ad Andrea Falcone.

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Al primo piano, le suggestive sale dell’appartamento storico custodivano la Quadreria con il considerevole nucleo di dipinti e bozzetti di Francesco De Mura, artista del ‘ 700 napoletano; ed inoltre opere di insigni pittori italiani e stranieri del Cinquecento all’Ottocento, tra cui Ribera, Giordano, Pitloo, Stanzione, Vaccaro , Fracanzano, Santafede, van Somer.

 

La flagellazione di Cristo ( Antonella Giroldini)

Eccoci nuovamente in compagnia di Caravaggio, il quale realizzò moltissime opere nel corso della sua vita molto movimentata e nella relativa carriera artistica. Il quadro che andremo ad analizzare oggi ha ancora come una volta per soggetto la figura di Cristo, come è avvenuto per il quadro “Ecce Homo” e anche “Incoronazione di spine.

L’opera, o meglio le opere che andremo ad analizzare oggi sono intitolate entrambe “Flagellazione di Cristo”, e sono due versioni realizzate sempre da Caravaggio, ma che risiedono in due luoghi differenti e che hanno delle differenze stilistiche importanti e che cercheremo di scoprire all’interno di questo articolo.

Data di produzione: 1607-1608

Dimensioni: 286 x 213 cm

Dove si trova: Museo nazionale di Capodimonte, Napoli

La prima versione del quadro “Flagellazione di Cristo” che andremo a scoprire è la versione risiedente a Napoli ed è una delle più grandi tele che Caravaggio ha realizzato mentre si trovava a Napoli.

Questo Caravaggio a Napoli è molto interessante ed essendo destinata al pubblico, Caravaggio decise di fare un lavoro molto interessante, cercando di donare maggiore realismo alla scena e di mettere in secondo piano invece l’aspetto più sacro della vicenda.

Si può notare che nello sfondo scuro della flagellazione di Cristo Caravaggio ci sono: al centro Gesù bloccato attorno alla colonna, un torturatore che invece sulla destra sta cercando di bloccarlo, e quello sulla sinistra che dà supporto al primo torturatore; aguzzando bene la vista è possibile notare che ai piedi della colonna è presente un terzo uomo che in posizione chinata, aiuta gli altri due a bloccare il prigioniero alla colonna.

Restando sempre su questi uomini che stanno bloccando Cristo, è possibile notare che sono stati rappresentati quasi come se avessero una smorfia sul proprio volto, come quasi se stessero effettuando un lavoro contro la loro volontà e sembra tra l’altro che non siano addestrati o preparati a fare ciò che stanno facendo.

Il corpo di Cristo è il punto più luminoso dell’opera, in netto contrasto con l’oscurità che domina la tela e che immerge i corpi dei torturatori; non solo luci ed ombre, ma anche i movimenti mettono in contrasto le figure: se da una parte sembra che Cristo sia in una leggera torsione e sembri quasi muoversi, dall’altra parte gli uomini sono stati rappresentati in una posizione statica, fissa e ben precisa.

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