si dice che quello che tutti cerchiamo è il senso della vita. io non penso che sia così , secondo me cerchiamo l’esperienza dell’essere vivi
Mese: ottobre 2015
Canarie – Tenerife ( Antonella Giroldini)
Tenerife, la più grande e la più conosciuta tra le isole dell’arcipelago delle Canarie ed offre esperienze per tutti i gusti : 350 km di costa, passeggiate nella foresta tropicale delle Canarie. Ma sono gli scenari particolarmente suggestivi a rendere Tenerife diversa dalle altre isole dell’arcipelago. Con i suoi 3718 m di altezza , il Pico del Teide è la vetta più elevata della Spagna, circondata da un paesaggio lunare caratterizzato da formazioni rocciose e suolo vulcanico dai colori intensi, ideale per le escursioni.
Tutte queste diversità ambientali permettono di assaporare la vera essenza delle Canarie, inoltre, più ci si allontana dai resort della costa sud occidentale, meno turisti si incontrano.
Tra le cose da vedere senza dubbio il Parque Nacional del Teide: con la sua estensione non è soltanto il parco nazionale più grande della Spagna, ma anche il più popolare, visto che richiama più di quattro milioni di visitatori l’anno. Attualmente ci sono 21 sentieri escursionistici ( ma presto ne verranno tracciati altri 30) che permettono di vedere il suo terreno vulcanico e le sue originali formazioni rocciose , arrivando fino alla vetta del Teide, che con i suoi 3718 m è il monte più alto di tutta la Spagna. Nel 1954 questa area è stata dichiarata parco nazionale, con lo scopo di proteggere il paesaggio in cui vivono 14 specie di piante che non vivono in nessuna altra parte del mondo. Il parco è di una bellezza mozzafiato qui si trova più l’80% delle formazioni vulcaniche del mondo, fra cui aspri calanchi, lisci pahoehoe o lajial di lava ( rocce che sembrano caramelle mou attorcigliate) e lapilli che sembrano ciottoli. Ci sono anche formazioni complesse, come tubi e coni vulcanici.
Masca: se arrivate prima delle 10, potreste pensare di essere i primi ad avere scoperto questa cittadina di montagna. Da sempre da l’impressione di essere un’oasi in mezzo a un paesaggio desolato. Nei dintorni, il bellissimo e selvaggio Parque Rural de Teno è una meta escursionistica.
Los Cristianos, Playa de Las Americas e Costa Adeje: le spiagge sono indubbiamente favolose, grandi e bianche grazie alla sabbia importata dal deserto del Sahara. La vita notturna è l’ideale per chi è pieno di energia e grande assortimento di ristoranti.
La più merdionale è Los Cristianos, il cui centro conserva a malapena un po’ dell’atmosfera del villaggio di pescatori che era. Subito dopo si incontra Playa de Las Americas, questa si è sviluppata in un modo molto più appariscente, pieno di grandi alberghi di centri commerciali , con un’atmosfera in stile Las Vegas con tanto di piramidi e false statue romane. Costa Adeje è la continuazione apparentemente senza interruzione di Playa de Las Americas e ospita alberghi eleganti e alcune delle spiagge migliori. E’ più tranquilla e ha migliore reputazione delle tre anche se, come il resto della costa del sud, in pratica è una lunga distesa di esercizi turistici.
Fuerteventura (Antonella Giroldini)
Seconda isola dell’arcipelago per dimensioni dopo Tenerife, Fuerteventura è anche la più vicina alla costa africana. Il paesaggio rappresenta notevoli affinità con quello dell’Africa, soprattutto se si osservano i tetti piatti delle case , costruiti in modo da raccogliere l’acqua piovana. Gli insediamenti, spesso senza un centro preciso, sono sparsi sulle pianure e inframmezzati da cactus, arbusti e allevamenti di capre. Sotto altri aspetti ricorda la vicina Lanzarote, ma più colorata: i vulcani assomigliano a cumuli di zafferano, peperoncino e coriandolo, surreali triangoli di spezie esotiche.
La Fuerteventura è baciata dal sole tutto l’anno e offre le spiagge più belle e ampie della Canarie. I venti dell’Atlantico che un tempo permettevano il funzionamento di centinaia di mulini oggi sono una manna per gli appassionati di windsurf e kitesurf.
Le spiagge migliori : Fuerteventura è famosa per le sue splendide spiagge, le migliori delle quali si trovano nella parte meridionale, dove interminabili distese di sabbia ricordano più il paesaggio dei Caraibi che quello delle Canarie: Morro Jable ha un’ ampia e spettacolare spiaggia ad arco, un eccellente centro per gli sport acquatici e un esteso lungomare per gli appassionati di jogging ( che però dovranno fare lo slalom fra i turisti). La spiaggia migliore della Penisola de Jandia per il windsurf è la Playa de Sotavento de Jandia, che vanta 22 km di sabbia bianca e, come dice il nome stesso si trova sottovento ; anche il kitesurf sta iniziando a essere molto praticato La Costa Calma e la Caleta de Fuste, ideali per le famiglie, hanno splendide spiagge di sabbia dorata con acque poco profonde e attività per i bambini, mentre Coralejo, a nord, offre una una piccola spiaggia sabbiosa nella zona centrale e, a sud della città, dune di sabbia bianchissima che nascondono spiagge appartate e incantevoli calette rocciose. Sempre a nord, spingetevi oltre il castello di El Cotillo per scoprire un litorale più selvaggio, con tanto di sculture , gabbiani e magnifiche onde per il surf.
Il suo paesaggio tranquillo ma ricco di contrasti offre splendide opportunità per escursioni a piedi, con oasi, crateri vulcanici, tenute abbandonate e coste rocciose a disposizione dei più intrepidi. Anche la riserva naturale di Los Lobos è una meta perfetta per gli escursionisti; dirigendosi a destra appena scesi dal traghetto potrete fare il giro completo dell’isola. La scalata della Caldera de Montana merita invece una menzione per la magnifica che si può godere dalla cima.
A Puerto del Rosario, il capoluogo dell’Isola, l’unico posto da visitare è la modesta Casa/Museo Unamuno. Il filosofo e scrittore Miguel De Unamuno, esiliato per essersi opposto alla dittatura di Primo de Rivera, nel 1924 alloggiò in questa dimora. In seguito si rifugiò in Francia, per poi tornare a occupare la propria cattedra all’università di Salamanca nel 1931, quando i repubblicani salirono al potere. Quattro camere al pian terreno sono state arredate con mobili risalenti ai tempi di Unamuno: da segnalare la stanza da letto ( con tanto di vaso da notte!) e lo studio con lo scrittoio originale. All’ingresso verrete accolti con grande cordialità, ma le informazioni vengono date solo in spagnolo.
L’intero di Fuerteventura è uno dei territori più variegati che si possano trovare su questa isola prevalentemente desertica. Le imponenti montagne di Parque Natural de Betancuria sono interrotte, a sud, da un’oasi punteggiate di palme, Vega del Rio de Palmas. La costa occidentale e quella orientale sono costituite da scogliere rocciose inframmezzate da piccole spiagge di ciottoli neri e da villaggi di pescatori in cui il tempo sembra essersi fermato. Le pianure centrali color rame intorno ad Antigua, invece, sono costellate di vecchi mulini a vento che risalgono a un paio di secoli fa.
Betancuria, questo grazioso villaggio ricco di vegetazione, nascosto nei recessi delle colline basaltiche, è un mosaico di muretti a secco, palme e semplici case rurali imbiancate a calce, dominato da una magnifica chiesa del XVII secolo con un suggestivo chiostro.
Difronte alla chiesa troverete il Museo Artesania, un museo con annesso un centro artigianale dove potrete vedere tessitori e altri artigiani al lavoro, assaggiare il tipico formaggio della zona, guardare un filmato di 20 minuti sulla cultura locale e visitare una piccola esposizione di antichi utensili e macchinari agricoli e domestici
GIORDANIA – MONTE NEBO (Antonella Giroldini)
Si trova all’estremità occidentale del sistema montuoso di Siyaghah. Le due cime più importanti di questa regione estremamente rilevante dal punto di vista storico e biblico sono la collina di Al – Mukhayyat e il bel Siyaghah, spettacolare balcone naturale sulla valle del Giordano, sulla Palestina e sul Mar Morto. Qui Mosè sostò in contemplazione sulla Terra Promessa , e qui i Francescani della Custodia della Terrasanta hanno costruito il memoriale dedicato al patriarca, sulle rovine di un monastero sul sito presunto della tomba di Mosè. Secondo il racconto biblico, Jahvè ordinò a Mosè di salire sul monte Nebo per ammirare il paese di Canaan prima di morire.
Santuario di Nebo. Si trova sulla cima del gebel Siyaghah e venne costruito dai Francescani della Custodia di Terrasanta sul luogo in cui sorgeva un monastero di epoca bizantina le cui origini risalgono al IV secolo, costruito su un preesistente edificio monumentale.
Splendido è il mosaico pavimentale scoperto nel 1976, venne preservato grazie che il pavimento del diaconicon , dove si trovava, fu sopraelevato di circa un metro, per essere portato allo stesso livello di quello della basilica . Per fare ciò fu necessario coprire il mosaico, che quindi venne preservato dalla distruzione. Questo intervento richiese anche la costruzione di un nuovo battistero in sostituzione delle fonti battesimali originarie, che fu posto lungo il lato sud della chiesa.
Il punto più interessante della chiesa e sicuramente il pavimento musivo della sala nord, eseguito nel 531 e in ottimo stato di conservazione .
























