Calcare
Dimensioni; 202,5x170x37 cm
Provenienza: Giza, scavi Schiapparelli, 1903
Una falsa porta è un insieme di stipiti e architravi di porta, scolpito sulla parete di una tomba per permettere al defunto di entrare e uscire. Inoltre era qui che i vivi potevano lasciare i cibi offerti per il sostentamento dei defunti, e dunque la falsa porta rappresentava il punto di contatto fra i vivi e i morti. Questa è scolpita in altorilievo, così che le figure e i testi in geroglifico spiccano nettamente sullo sfondo; proviene dalla tomba di una donna di nome Uhem – neferet, raffigurata sul blocco centrale poggiato sull’architrave doppio. Uhem – neferet è seduta a un tavolo montato su un piedistallo singolo, il cui piano è ricoperto di piani alti e sottili; le altre offerte di cibi sono identificate dai geroglifici. I testi riportati sull’architrave elencano i suoi titoli, chiamandola ” Beneamata Figlia del Re, privilegiata più della madre, Uhem – neferet”. La sua alta posizione sociale chiarisce come mai Uhem – neferet sia una delle pochissime donne del tempo ad avere una tomba propria, senza dover dipendere da quella di un coniuge. Sugli stipiti sono visibili vari personaggi, fra i quali i figli della defunta( si noti il ragazzo nudo sullo stipite destro), che offrono canestri con cibarie, lini e sandali nell’ambito delle cerimonie funebri.