TERME DI STIGLIANO – TERME ROMANE (Antonella Giroldini)

Bagni di Stigliano, o Aquae Apollinares Veteres come le chiamarono i romani, erano considerati un luogo di sosta sia per gli Etruschi sia per i Romani che, di ritorno dalle campagne militari, si fermavano per riposarsi e purificarsi nelle acque termali.

Gli Etruschi utilizzarono le acque salutari in maniera naturale come sgorgavano dal suolo. Vi fondarono un villaggio e ne sono testimonianza le necropoli e gli oggetti antichi ritrovati. L’abitato etrusco, localizzato probabilmente nel bosco a nord dell’attuale stabilimento termale, era sorto in corrispondenza dell’importante via di comunicazione collegava Caere con Tarquinia, attraverso l’attuale territorio di Castel Giuliano, le Pietrische e la media valle del torrente Mignone. Fu la presenza delle acque salutari e l’attrazione delle terme che salvarono Stigliano dalla decadenza in cui erano precipitarono i centri etruschi dell’entroterra ceretano dopo la conquista romana.

Romani vi costruirono stabilimenti termali strutturati, che divennero fastosi in epoca imperiale, quando Stigliano conobbe il periodo più felice della sua storia. La fioritura economica e culturale è testimoniata dai resti di una strada selciata, la via Cornelia detta localmente la Selciatella, e dai ruderi delle terme e del tempio, scoperti occasionalmente nel 1928 e messi in luce durante gli scavi archeologici sistematici condotti da Lidio Gasperini nel decennio del 1970.

Il santuario e le terme erano dedicare ad Apollo, il dio guaritore delle malattie. Il nome del villaggio romano era Aquae Apollinares, com’è stato definitivamente accertato nel corso della campagna di scavo del 1975, col ritrovamento di un’epigrafe marmorea. In seguito venne aggiunto l’aggettivo Veteres per distinguerle dalle Aquae Apollinares Novae (le Terme di Vicarello) sempre nell’area dei monti Sabatini.
Le acque furono conosciute anche con il nome di Thermae Stygianae, associate dalla fantasia popolare alle acque paludose dello Stige, uno dei cinque fiumi che nella mitologia greco-romana scorreva negli inferi. Plinio il Vecchio, la cui Naturalis Historia costituisce un preziosissimo documento storico-culturale, nel I° secolo d.C. narra che era severamente proibito alle legioni romane, di ritorno dall’Egitto, entrare in Roma se prima non fossero passate da Stigliano per purificarsi. Sotto l’imperatore Tiberio, le Thermae Stygianae costituivano l’unica e sempre frequentatissima stazione termale più vicina alla capitale, grazie anche alla strada Selciatella costruita appositamente per facilitarne l’accesso, le cui tracce sono ancora visibili nelle vicinanze.

L’abitato romano di Stigliano era il centro di riferimento di una zona agricola molto popolata e lungo la Selciatella, o sparsi nella campagna, sorgevano alcuni piccoli insediamenti a carattere agricolo e molte ville-fattoria, abitate da piccoli e medi proprietari terrieri e dai loro servitori e braccianti. Ancora oggi nei quarti di Canale e Manziana, durante l’esecuzione di lavori agricoli, affiorano dal terreno nuovi resti di muri, frammenti di laterizi e oggetti di terracotta.

Dall’epoca romana, le notizie relative ai Bagni di Stigliano emergono solo nel medioevo: secondo un documento le terme, unitamente al locale castello furono lasciate dal Conte d’Anguillara Pandolfo III ai suoi figli nel 1321; la successiva testimonianza, datata 1493, attribuisce la proprietà al principe Virginio Orsini e a tale periodo risalgono anche degli scritti che descrivono le proprietà benefiche delle acque, relativamente alla loro efficacia per le malattie erpetiche, per i reumatismi e per i dolori sifilitici, oltre che per l’effetto coagulante nella cura delle ossa e delle piaghe. Un ulteriore salto temporale nelle notizie relative alle terme di Stigliano porta al 1700 quando sotto la proprietà dei principi Altieri venne costruito un albergo di villeggiatura e una chiesetta dedicata a Santa Lucia, dando così vita ad un piccolo borgo e i bagni tornano a essere frequentati come luogo di cura.

Le acque termali di Stigliano sono di natura salso-iodico-sulfurea, con una temperatura che varia dai 36 gradi della Fonte di Bellezza ai 58 gradi del Bagnarello. Legate al fenomeno vulcanico sabatino, vengono utilizzate prevalentemente per la cura di malattie della pelle, dell’apparato locomotore, dell’apparato respiratorio, dell’apparato urinario e del ricambio. Sotto la struttura vi è ancora oggi la grotta sudatoria, risalente alla Roma imperiale, dove è possibile sentire l’acqua sgorgare direttamente dalla fonte.

Le Terme sono circondate da un parco di venti ettari che fa parte del circuito Grandi Giardini Italiani. La presenza delle acque termali che scorrono in profondità ha reso la flora di Stigliano straordinariamente esuberante, con aceri, querce centenarie, lecci, roveri, noccioli, tamerici e bambù giganti che si associano alla predominante distesa di pini romani.

Terme di Stigliano (Antonella Giroldini)

Il Parco Termale delle Terme di Stigliano è un’autentica oasi a soli 50 minuti dalla frenesia delle città di Roma e di Viterbo. Potrai passeggiare nel relax, ammirare la natura, trascorrere una giornata rilassante in un paesaggio incontaminato. Il rigoglioso parco é immerso in un contesto di colline verdi di 20 ettari, con ben 5 fonti termali da cui sgorga acqua di natura solfo-iodica ipertermale (da 36°C a 56°C).

 

IL PARCO TERMALE

La presenza delle acque termali che scorrono in profondità ha reso la flora di Stigliano straordinariamente esuberante.

L’eccezionale microclima arricchisce la flora tipica del Lazio di specie endemiche, esclusive di questo parco, che esibiscono fioriture spontanee diverse in ogni stagione. Il parco di venti ettari, completamente restaurato dalla Marchesa Umberta Patrizi Montoro, si snoda lungo un itinerario magico tracciato dai percorsi dell’onnipresente acqua.

Aceri, querce centenarie, lecci, roveri, noccioli, tamerici e bambù giganti si associano alla predominante distesa di pini romani in una geometria onirica. Nel sofisticato gioco di profumi e colori di questo spazio anche la fauna del parco presenta una straordinaria diversificazione: aironi, falchi, civette, istrici, tassi, volpi, donnole e faine ne sono ospiti assidui.

LE ACQUE TERMALI

Il Parco Termale è il modo migliore per godersi la natura e le rilassanti acque termali durante la bella stagione.

Le numerose fonti presenti, ognuna con differenti temperature dai 30°C a 38°C gradi circa, permettono la presenza di 600 metri quadri di specchi d’acqua con getti cervicali, idromassaggi, e nuoto controcorrente.

Il tutto in uno scenario naturale ricco di verde in cui concedersi una coccola speciale: i massaggi all’aria aperta.

Prezzi e Orari piscine:

Prezzi e Orari piscine:

Accesso alle piscine:
Dalle ore 9.00 alle 19.00

Informiamo i nostri gentili ospiti che il Parco Termale delle Terme di Stigliano è aperto

Piscine Termali, percorso knaipp, cascata a fungo, vasche termali

  • Ingresso giornaliero infrasettimanale – € 11,00
  • Ingresso Sabato, Domenica, ponti e festività –  € 15,00
  • Ingresso ridotto ai bambini dai 4 ai 10 anni  feriale  – € 5,00
  • Ingresso ridotto ai bambini dai 4 ai 10 anni sabato domenica ponti e festività –  €10,00 
  • Supplemento grotta sudatoria  dalle 8:00 alle 13:00 domenica escluso

Lettini ed ombrelloni disponibili fino ad esaurimento.

Accesso alle piscine:
Dalle ore 9.00 alle 19.00

Informiamo i nostri gentili ospiti che il Parco Termale delle Terme di Stigliano è aperto

Piscine Termali, percorso knaipp, cascata a fungo, vasche termali

  • Ingresso giornaliero infrasettimanale – € 11,00
  • Ingresso Sabato, Domenica, ponti e festività –  € 15,00
  • Ingresso ridotto ai bambini dai 4 ai 10 anni  feriale  – € 5,00
  • Ingresso ridotto ai bambini dai 4 ai 10 anni sabato domenica ponti e festività –  €10,00 
  • Supplemento grotta sudatoria  dalle 8:00 alle 13:00 domenica escluso

Lettini ed ombrelloni disponibili fino ad esaurimento.

Cani ammessi con supplemento di € 5,00

I cani possono stare nel parco al guinzaglio ma non nelle zone limitrofe alle piscine