PESCOLANCIANO (Antonella Giroldini)

L’abitato sorge su uno spuntone roccioso posto nel mezzo delle valli del fiume Trigno a est e del torrente Savona ovest, in asse con il tratturo Castel di Sangro – Lucera, di cui costituì a lungo un’importante stazione di sosta e ristoro, il borgo antico, avvolto da una cinta fortificata lunga 750 m, la più integra tra quelle molisane, è raccolto sotto il castello, uno dei più imponenti e affascinanti del Molise , che dall’altro di un dente di roccia calcarea domina l’alta valle del Trigno. Quella che in epoca romana era una severa fortificazione , diventò un lussuoso palazzo nel XVIII secolo sotto la signoria dei D’Alessandro : il ponte levatoio divenne fisso, la merlatura lasciò il posto a un loggiato, le torri scomparvero, tutte inglobate nelle mura tranne una, rimasta come suggestivo belvedere. In una cappella si conservano un dipinto di un allievo di Solimena e uno splendido altare marmoreo , opera tardo rinascimentale di artisti napoletani.

 

 

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