In un angolo di Piazza del Popolo, nonostante il trascorrere degli anni, è ancora possibile sedersi e assaporare un ottimo caffè preso Caffè Meletti, un salotto in stile Liberty che, dai primi anni del ‘900, offre la bevanda calda con l’aggiunta dell’Anisetta. Sedersi e bere caffè corretto con Anisetta Meletti e ‘mosca’ annessa (un inebriante chicco di caffè) fa un effetto strano se si pensa che, per anni, fu sede del “Senato”, sodalizio dei notabili della città. Re Vittorio Emanuele fece visita nel 1908 e 1910 per acquistare l’Anisetta e lo decretò “Fornitore della Real Casa”. Perfino Hemingway si sedette per un caffè, oltre a Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Pietro Mascagni, Renato Guttuso, Jean Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Mario Soldati, e politici di levatura nazionale come Sandro Pertini e Giuseppe Saragat.E l’elenco sarebbe ancora lungo: Stuparich, Zandonai, Badoglio, Sartre e Trilussa che, goloso dell’Anisetta parlò di “quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti”. Questo locale è ovviamente tra i 150 caffè storici d’Italia, con originali arredi lignei lavorati ed intagliati che, ieri come oggi, offrono occasioni per incontrarsi.