I padovani sono fieri della grandezza di Prato della Valle (88620 mq), una piazza che per estensione totale è seconda solo alla Piazza Rossa di Mosca. Per comprendere quanto effettivamente sia grande, basta pensare che è formata da un’isola centrale, completamente verde, chiamata Isola Memmia in onore del podestà che commissionò i lavori.
Intorno all’isola c’è una canale di circa 1,5 km di circonferenza, circondato da una doppia fila di statue numerate (78) di personaggi famosi del passato. Per raggiungere l’isola centrale ci sono 4 viali incrociati con relativi ponti sul canale. Prato della Valle sorge in un luogo da sempre fulcro della vita di Padova: qui c’era un grande teatro romano e un circo per le corse dei cavalli. Qui furono martirizzati due dei quattro patroni della città, Santa Giustina e San Daniele. Nel Medioevo si svolgevano fiere, giostre e feste pubbliche. Oggi in Prato della Valle turisti e padovani passeggiano, vanno in bici, prendono il sole d’estate o fanno tardi la sera. Dopo anni di abbandono, la Piazza ha finalmente ripreso la sua centralità nella vita di Padova.
Ci sono altre Piazze notevoli a Padova: Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta separate dal Palazzo della Ragione. Poi c’è Piazza dei Signori con la Torre dell’Orologio. L’Orologio meccanico risale ai tempi della Serenissima ed ha un particolare curioso che vorrei raccontarti: lungo la circonferenza ci sono i segni zodiacali ma ne manca uno: la Bilancia, segno di giustizia ed equità. Manca perché la Serenissima non ha saldato il conto al committente il quale risentito ha omesso la Bilancia. Solo pochi lo sanno e forse neanche tutti i padovani “gran dottori”. Perché il motto dice: “Veneziani gran signori, Padovani gran dottori, Vicentini magnagatti, Veronesi tutti matti…”
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