La protezione di sabbia e terra e il lungo lavoro di restauro hanno reso l’antica Gerasa una vera e propria sorpresa per i visitatori. Sebbene l’area archeologica riportata alla luce sia solo in minima parte di quella complessiva, la ricchezza del sito, i colori delle pietre, l’eleganza dei templi e dei teatri ne fanno sicuramente una meta da non perdere. La sua storia millenaria, desunta dalle tracce delle varie civiltà che si sono succedute dall’età del Bronzo all’epoca abbaside, è stata sicuramente favorita dalla posizione geografica, a ridosso della regione collinare di Gilead, ricca di acqua.
In perfetto stato di conservazione, ha forma ellittica ed è considerata una delle più straordinarie costruzioni di Jarash. Lunga 90 m e larga 80, era circondata da un largo marciapiedi sovrastato da un colonnato ionico del I secolo d.C. , sormontato da tutta la sua lunghezza da un architrave decorato. La pavimentazione ha la particolarità di essere formata da grosse lastre di pietra calcarea nella parte esterna e da pietre nella parte esterna e da pietre di dimensioni più piccole verso il centro della piazza si trovano le fondamenta di una struttura quadrata, che in epoca romana era probabilmente la base di un monumento, trasformato in fontana nel VII secolo. La colonna sovrastante, invece, è un’aggiunta moderna, posta per sostenere la fiamma del festival.
L’antica Gerasa della Decapoli: un sito archeologico di grande interesse storico e di grande impatto emotivo . Sopravvissuto all’opera distruttrice del tempo grazie alla stratificazione secolare di sabbia e terra, è stato opera di un lavoro di restauro e di recupero che ha rivalutato la zona monumentale e pubblica della città . Il magnifico cardo massimo ne rappresentava la spina dorsale e pubblica appunto – dalla vita cttadina e via d’accesso alle terme, ai mercati, alle zone di culto . Interrotto da due decumani, nord e sud, il cardo si rivela spettacolare alla luce del sole che tramonta , quando le colonne si accendono di tinte dorate che le rendono maestose. Città dalle mille anime, per la sua posizione, per l’abbondanza d’acqua delle colline circostanti, per l’importanza delle sue attività commerciali, ha sempre attratto i popoli dominanti. E quasi sempre le nuove presenze l’hanno ampliata, arricchita, facendone ora un centro cristiano, ora musulmano. Jarash oggi è diventata simbolo dell’incontro tra espressioni culturali diversi, grazie agli spettacoli che vi svolgono durante il Jordan Festival tra fine luglio e inizi agosto, attirando un numero crescente di spettatori. ù
Teatro sud: Era il più grande di Gerasa. La Cavea poteva ospitare 3500 spettatori, distribuiti nei due settori in cui si suddividevano le 32 file di sedili, alcuni dei quali contrassegnati da lettere greche incise nella pietra che servivano a facilitarne la prenotazione . Ai piedi della prima fila di gradinate è incisa sul podio un’iscrizione in greco. Il palcoscenico, molto bello, è ricco di decorazioni ed è stato accuratamente restaurato. Il teatro ha un ottima acustica, amplificata anche dalle nicchie scavate del podio, che servivano da piccole casse di risonanza. In occasione delle naumachie, l’orchestra veniva allargata e trasformata in una grande piscina con l’ausilio di tubazioni di carico e scarico e paratie stagne.
Tempio di Artemide: considerato il monumento più famoso di Jarash, è caratterizzato dalle raffinate colonne corinzie del peristilio. Alcune di esse, per la particolare costruzione a incastro, hanno lo strano effetto di oscillare impercettibilmente. Il complesso ha subito numerose alterazioni e modifiche nel corso dei secoli.