OLIMPIA (Antonella Giroldini)

Pellegrini e concorrenti ai Giochi olimpici erano pronti , un tempo, a giorni di cammino pur di recarsi presso il santuario di Zeus. I primi per osservare la famosissima statua del dio creata da Fidia, talmente grande da sfiorare con la testa del tetto del tempio. Gli altri per esercitarsi, sotto l’occhio vigile di allenatori r giudici, prima dell’inizio delle gare, il cui premio, sarebbe assai semplice (erano incoronati d’alloro o fregiati di una palma), non aveva eguali in Grecia quanto a prestigio. Oggi, i torpedoni dei viaggi organizzati hanno trasformato l’area archeologica , posta dall’Unesco tra i beni Patrimonio dell’Umanità , e il borgo, erede di uno dei più frequentati santuari panellenici, in una delle soste irrinunciabili del tour della Grecia classica.